Sono state avviate una serie di esercitazioni, distribuite nel territorio di tutte le circoscrizioni, secondo il metodo di gestione delle emergenze denominato “AUGUSTUS”, per testare i piani di evacuazione interni ed esterni di strutture pubbliche e private
E’ iniziata oggi, alle ore 9.08, l’ottava edizione della settimana della sicurezza “Messina Risk Sis.ma 2017” – esercitazioni di protezione civile. L’evento , che mira a non far trovare impreparati cittadini in caso di sisma, si concluderà sabato 22.
Nella simulazione di un’emergenza sismica di 6,33 Richter è ipotizzato uno scenario che coinvolge aree del territorio delle sei municipalità del Comune di Messina e che, sulla base delle stime effettuate dal dipartimento della Protezione Civile Nazionale, potrebbe produrre il crollo di 1.853 abitazioni, l’inagibilità di 36 mila 194 case e 4 mila 10 abitanti coinvolti (di cui 3 mila 007 feriti e 1.003 deceduti), 80 mila 113 senza tetto. Alla luce di questi dati oggi sono state avviate una serie di esercitazioni, distribuite nel territorio di tutte le circoscrizioni, secondo il metodo di gestione delle emergenze denominato “AUGUSTUS”, per testare i piani di evacuazione interni ed esterni di strutture pubbliche e private.
Per la prima volta sarà presente una rappresentanza della Colonna Mobile della Regione Calabria, con mezzi che giungeranno a Messina per la manifestazione. Questa collaborazione si è potuta concretizzare grazie alle intese intercorse tra i sindaci di Messina e Reggio Calabria, Renato Accorinti e Giuseppe Falcomatà, ed il dirigente generale della Protezione Civile Regionale, Calogero Foti, con il suo omologo della Regione Calabria, Carlo Tansi.
Obiettivo dell’esercitazione, di cui è responsabile l’ing. Antonio Rizzo, esperto comunale volontario per le attività di protezione civile, è determinare e verificare attraverso l’omogeneizzazione di procedure e linguaggi, l’impiego coordinato delle singole componenti e strutture operative. Nelle attivazioni previste si tiene conto della vulnerabilità degli edifici, delle infrastrutture e delle reti di erogazione dei servizi essenziali.
Che il buon Dio non ci faccia capire quanto servono queste inutili esercitazioni…
Che il buon Dio non ci faccia capire quanto servono queste inutili esercitazioni…