Conferenza stampa dei consiglieri comunali per protestare per il mancato inserimento in bilancio delle somme destinate alla ristrutturazione della scuola, devastata dall'incendio di aprile
Le mamme si sono presentate in conferenza stampa con i cartelli di protesta, affiancando così una contestazione, quella dei consiglieri comunali nei confronti dell’ennesima situazione paradossale di un’amministrazione che doveva stare al fianco degli “ultimi” e invece si è rivelata inefficace.
Il paradosso è quello della scuola elementare di Mili San Pietro devastata dall’incendio dell’aprile scorso (leggi qui l’articolo), fiamme di origine dolosa, appiccate per una bravata che ha messo a repentaglio il futuro stesso della struttura.
Nonostante le promesse e gli impegni solenni per la scuola il Comune non ha previsto 1 euro né in bilancio né nel Piano Triennale delle opere pubbliche approvato la scorsa settimana.
In realtà nelle settimane passate, proprio per andare incontro alle richieste delle famiglie, il consigliere comunale Franco Mondello aveva predisposto un emendamento che ha trovato il consenso di metà Aula. Ad affiancare il centrista nella richiesta d’inserimento dei 370 mila euro necessari alla ristrutturazione della scuola, sono stati Mario Rizzo, Mariella Perrone, Libero Gioveni, Andrea Consolo (centristi per l’Italia) ed i colleghi Daniela Faranda, Nicola Cucinotta, Antonella Russo, Gaetano Gennaro, Giuseppe Trischitta, Giuseppe Santalco, Fabrizio Sottile, Francesco Pagano, Simona Contestabile, Pietro Iannello, Rita La Paglia, Nino Carreri, Nino Interdonato, Carlo Cantali, Carmelin David, Nora Scuderi, Pierluigi Parisi.
Con l’emendamento i consiglieri chiedevano l’inserimento delle somme destinate alla scuola nel Piano Triennale e quindi la possibilità di utilizzarle subito con il bilancio di previsione 2016 approvato contestualmente. Le risorse sarebbero state individuate, come spiegato dall’assessore De Cola, all’interno del fondo per la messa in sicurezza della discarica di Portella Arena, inserita nel Patto per Messina.
Inizialmente la proposta ha avuto il parere positivo dei dipartimenti di edilizia scolastica e lavori pubblici. Arrivato il momento della votazione però i dirigenti Ajello e Amato hanno cambiato idea, ed hanno alzato la bandierina rossa perché manca il progetto esecutivo.
Mondello e i colleghi hanno quindi ritirato l’emendamento anche perché l’amministrazione, per voce dell’assessore De Cola si è impegnata contestualmente sia ad individuare subito il capitolo di bilancio che soprattutto ad affidare l’incarico di progettazione agli uffici di Palazzo Zanca.
La sorpresa, lunedì mattina, per i consiglieri, è stato scoprire che non è stato fatto nulla e che nessuna somma nel bilancio 2016 o triennale sarà destinata alla scuola.
Da qui la protesta e la conferenza stampa di stamane con un coro unanime: “l’amministrazione è distratta ma adesso il problema è serissimo e le famiglie non possono pagare oltre con disagi intollerabili. Era l’unica scuola elementare di Mili San Pietro e le famiglie sono costrette due volte al giorno, ogni giorno a raggiungere l’edificio di Larderia. Non si può accettare un altro anno di disagi”.
La direttrice didattica inoltre ha già annunciato di non voler più accettare iscrizioni per il prossimo anno fin quando da Palazzo Zanca non arriveranno certezze.
Basterebbe andare a rileggersi gli articoli successivi all’incendio per ricordare quanti impegni erano stati presi per le famiglie in quei giorni. A distanza di 8 mesi la situazione è la stessa e all’orizzonte non c’è alcun atto concreto né risorse messe a disposizione.
Rosaria Brancato
