Il padel è stato nei mesi scorsi un fenomeno sportivo e sociale. Ne abbiamo parlato con il responsabile di una delle strutture cittadine
Il padel non è stato solo il principale protagonista della vita sportiva messinese degli scorsi mesi; complici le misure legate alla pandemia, si è rivelato un vero e proprio fenomeno sociale.
Giovani e vecchi, uomini e donne, sportivi navigati e tifosi da divano, ex tennisti e gente che non aveva mai impugnato una racchetta, in tanti si sono cimentati almeno una volta sul campo da padel. Qualcuno si è fermato alla partitella tra amici, per altri è iniziato un cammino fatto di lezioni individuali e tornei.
Sport in ascesa da tempo
Come già anticipato, la chiusura di luoghi destinati all’attività sportiva, allo svago e all’intrattenimento ha sicuramente favorito il boom del padel, ma sarebbe riduttivo considerarla l’unica spiegazione. Che questo sport abbia delle caratteristiche coinvolgenti, del resto, è dimostrato anche dai dati, su base nazionale, riferiti al quadriennio 2015-2019. Già prima del Covid, infatti, erano in forte aumento sia il numero di campi che quello delle prenotazioni effettuate.
Ne abbiamo parlato con Alberto, responsabile del Padel Planet, struttura con due campi all’aperto. “Lo reputo uno sport innovativo, divertente e alla portata di chiunque di chiunque voglia tenersi in forma e divertirsi, anche senza possedere una particolare preparazione tecnico-atletica. Perciò ho deciso di investire in questo settore, del resto sono da sempre appassionato di sport, cosa che ha influito sulla scelta dei miei studi accademici. Perciò ho avuto modo di mettere a frutto ciò che ho imparato negli anni di formazione”.
Tra l’inverno e la primavera, i campi erano così richiesti che, per prenotarne uno negli orari più gettonati, servivano settimane di attesa. “Naturalmente credevo con forza nel progetto, ma ad essere onesto una presenza così copiosa fin dall’inizio ha stupito anche me. Certo, il momento storico ha avuto una sua influenza, ma ritengo che il merito principale sia del gioco in sé, che è davvero divertente”.
Come si gioca
“Si gioca in due contro due” continua Alberto “con regole semplici da ricordare e mettere in pratica. Nel punteggio e in varie dinamiche di gioco ci sono molte similitudini col tennis; le differenze principali sono nelle dimensioni del campo, più piccolo nel caso del padel, e nel poter utilizzare le pareti attorno al campo”.
Facile e divertente
“Le dimensioni del campo, e l’utilizzo di racchette più piccole e prive di corde, rendono il padel più facile del tennis. O meglio, nel padel è più rapido il processo per acquisire quel minimo di padronanza per giocare divertendosi”.
“Tanti dei nostri praticanti abituali sono partiti da zero, e in brevissimo tempo hanno raggiunto un livello di gioco tale da dar vita a sfide entusiasmanti. Inoltre, nel padel, l’aspetto tattico ha un ruolo fondamentale. Scegliere la giocata giusta da fare – provare un pallonetto o un tiro più teso, cercare la potenza o un determinato effetto – conta quanto, o forse più, dell’avere una buona tecnica. Quindi capire bene il gioco è una sfida nella sfida, in cui il cervello conta più dei muscoli”.
Il presente
Nelle ultime settimane l’affluenza nelle varie strutture cittadine si è un po’ ridotta, ma siamo sicuri questo non sia sinonimo di un disinnamoramento dei messinesi verso il padel.
“Da quando è arrivato il caldo si gioca un po’ di meno, ma credo sia naturale, proprio a causa del clima” spiega Alberto. “Giocare un’ora e mezza sotto il sole, con queste temperature, è davvero sfiancante. Ma nelle ore più fresche della giornata tanti praticanti continuano a giocare e divertirsi”.
Qualche consiglio
Proprio a causa del successo del padel, sicuramente in molti avranno pensato a loro volta di investire in questo sport. Terminiamo la conversazione con Alberto chiedendogli qualche suggerimento da rivolgere ad ipotetici futuri colleghi.
“Direi che è il lavoro perfetto per chi è intraprendente, ama lo sport e stare a contatto con le persone. Dei pregi del gioco ho già parlato, vorrei però dare anche un avvertimento. Per quanto il padel sia in ascesa, non bisogna pensare che sia sufficiente realizzare un campo per averlo sempre pieno. Nel lungo periodo, serve impegno per coinvolgere le persone, organizzare corsi ed eventi, coltivare i rapporti. Insomma, è un’attività che richiede un impegno costante, come è normale che sia per poter riuscire bene”.