Le prime indicazioni, già emerse dal primo incontro, sulle esperienze fatte dalla Città di Messina nel campo della pianificazione e programmazione innovativa, indicano alcune posizioni di rilevanza in campo progettuale ma anche diversi elementi sensibili che fino ad oggi non hanno consentito alle strategie ed ai progetti di tradursi in elementi reali di sviluppo
Domani, giovedì 4 alle 15,30, all’UrbanLab del Palazzo della Cultura “Antonello da Messina”, si terrà il secondo incontro relativo al laboratorio tematico “Azioni Integrate Innovative – Progetto di Territorio: La piattaforma strategica della Sicilia Orientale”.
Il laboratorio ha l’obiettivo di costruire una vision condivisa circa le azioni essenziali che devono essere poste in campo affinché si possa realmente costruire un progetto di area vasta che ponga a sistema i territori della Sicilia Orientale per costruire un’unica piattaforma attrattiva e competitiva sul mediterraneo.
Sulle stesse tematiche lavora, di concerto con Messina, anche Siracusa con cui si terrà nelle prossime settimane un tavolo di coordinamento.
L’UrbanLab ha avviato l’11 marzo scorso la serie di incontri nell’ambito del Laboratorio Urbano Tematico “Azioni Integrate Innovative” con l’obiettivo della costruzione condivisa di un progetto di territorio che vede Messina, i cittadini, le forze sociali, economiche e culturali della città, e l’area vasta dello Stretto, soggetti promotori e attivi per una nuova cultura del territorio che individui nella sostenibilità, competitività, coesione, creatività ed economia della conoscenza, fattori di sviluppo e di progetto.
I lavori sono coordinati dall’Ufficio Programmi Complessi del Comune di Messina (ing. Mario Pizzino, dirigente, ing. Giacomo Villari, coordinatore UrbanLab, dott.ssa Daniela Catanoso, responsabile tecnico-scientifico di UrbanLab) e dal LABSTUTEeP (Laboratorio di Strategie Urbane e Territoriali per la Pianificazione) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria (prof. arch. Francesca Moraci, responsabile).
Le prime indicazioni, già emerse dal primo incontro, sulle esperienze fatte dalla Città di Messina nel campo della pianificazione e programmazione innovativa, indicano alcune posizioni di rilevanza in campo progettuale ma anche diversi elementi sensibili che fino ad oggi non hanno consentito alle strategie ed ai progetti di tradursi in elementi reali di sviluppo.
La scelta che oggi appare è di non perseguire assolutamente la politica dell’accentramento bensì individuare sistemi territoriali che possano essere la trama di una rete di realtà urbane competitive, insieme, per lo sviluppo. Tra queste, alcune città possono essere chiamate a giocare un ruolo diverso, di indirizzo e di catalizzatore di azioni diffuse, per il raggiungimento di più ampi obiettivi d’area vasta. In tal senso è importante richiamare il contributo che Messina sta portando al tavolo nazionale delle città innovative, unitamente ai contributi che provengono da Siracusa e, sul versante occidentale, da Palermo. E’ necessario non disperdere quanto sinora fatto e, segnatamente, ripartire dai contenuti del protocollo d’intesa firmato dal Comune e dalla Provincia Regionale di Messina il 28 marzo del 2011, con gli enti territoriali di Catania, Siracusa, Ragusa, Enna e Caltanissetta.
Le politiche di azione e coesione per il prossimo periodo 2014-2020 vedranno 20 città italiane direttamente investite dal compito di essere punto di riferimento per lo sviluppo armonico e coeso dei territori e delle regioni ed al contempo sperimentare nuove forme di investimento delle risorse comunitarie.