Se Unime utilizza l'ex Riviera per gli alloggi dello studente, la struttura di via Cesare Battisti potrebbe ospitare Tribunale del Lavoro e giudice di pace

Mentre il sindaco De Luca rilancia “il fosso”, i Giovani Avvocati di Messina puntano alla ex Casa dello Studente di via Cesare Battisti, quanto meno per i nuovi locali di Tribunale del Lavoro e Giudice di Pace.

Fare in fretta per spostare i due “tribunali” dai locali di via Dama Bianca, dove le condizioni di sicurezza non ci sono, è infatti essenziale secondo l’Aiga Messina, che torna a intervenire sul tema del secondo palazzo di giustizia con il neo presidente Luigi Azzarrà e il delegato al settore, il presidente uscente Ernesto Marcianò.

La sigla dei giovani legali ricorda che l’Inps aveva messo a disposizione anche i locali di via Romagnosi – oltre che quelli di via Capra dove i tempi sembrano più lunghi. Locali adatti ad ospitare quanto meno il giudice del lavoro. Ma se proprio anche quelli dovessero essere inutilizzabili, ora che UniMe ha fatto sapere che guarda all’ex Riviera per la nuova Casa dello Studente, potrebbe tornare in auge la struttura di via Cesare Battisti, come già proposto 8 anni fa dagli operatori del settore.

Dopo il definitivo tracollo del progetto siglato nel 2013 per realizzare l’opera all’ex Ospedale Militare, AIGA Messina infatti ha proposto diversi possibili luoghi alternativi per la costruzione di una cittadella giudiziaria. Ferma restando la necessità di un Palasatellite-bis” – afferma Marcianò “qualsiasi progetto comporta l’impiego di tempi che mal si conciliano con le esigenze di celerità volte a garantire la pubblica incolumità oggi messa a rischio per chi opera nei locali di via Dama Bianca: è dunque necessario trovare una soluzione alternativa subito”.

In occasione di un tavolo tecnico convocato dal Sindaco il 21 febbraio 2020, era emersa la disponibilità dell’INPS a concedere in locazione i propri locali di via Romagnosi e via Capra, che per condizioni ed ampiezza sembravano idonei. Mentre il trasferimento degli uffici INPS dall’immobile di via Capra – candidato a divenire il nuovo Palagiustizia satellite – ai nuovi uffici, secondo il cronoprogramma espresso dal Direttore INPS non si realizzerà prima di tre anni, si riteneva che l’immobile di via Romagnosi potesse essere disponibile subito poiché inutilizzato. Ad oggi però, nulla è stato fatto, ricordano il presidente Azzarrà e Marcianò.

AIGA Messina perciò riaccende i riflettori sul tema, insistendo sulla circostanza che è urgente trovare una collocazione sicura per gli uffici del Tribunale del Lavoro e del Giudice di Pace atteso che i locali attuali non garantiscono l’incolumità.

A tal proposito il Magnifico Rettore dell’Università di Messina, Prof. Salvatore Cuzzocrea, ha proposto l’acquisizione al patrimonio dell’Ateneo dell’ex Hotel Riviera: proposta già approvata dal Consiglio di amministrazione e dal Senato accademico. I locali dovrebbero essere adibiti a residenze per studenti vista la permanente indisponibilità della Casa dello Studente di via Cesare Battisti.

“L’occasione riporta alla memoria l’accordo – poi dissoltosi per ragioni ignote – raggiunto alla fine del 2013 fra l’allora Presidente della Corte d’Appello di Messina dott. Fazio, il Rettore dell’Università Prof. Navarra, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Avv. Celona ed il Sindaco Prof. Accorinti, per la realizzazione del Palagiustizia bis presso la Casa dello Studente: struttura prossima a Palazzo Piacentini che, con un impiego di risorse inferiore a quelle che annualmente il Comune paga per i fitti passivi di via Dama Bianca (circa 1,5 mln di euro), avrebbe rappresentato una via percorribile in tempi celeri”.

Se pertanto la soluzione dei locali INPS di via Romagnosi dove trasferire gli uffici del Tribunale del Lavoro e del Giudice di Pace non è così rapida come appariva inizialmente, in attesa del nuovo Palagiustizia, sembra indispensabile fare rivivere l’accordo del 2013 sulla Casa dello Studente. Ciò consentirebbe di consegnare una sede degna e sicura. La città e gli operatori di giustizia non possono più aspettare, conclude Aiga Messina.