Quasi seicento persone al PalaNebiolo. Durante un incotnro in Prefettura, l'Assessore Filippo Cucinotta ha nuovamente proposto di utilizzare strutture più idonee. Tra gli edifici offerti per l'accoglienza anche la Casa dello Studente, ma la Prefettura ha bocciarto le ipotesi del Comune. Intanto, la Protezione Cicvile sta trasferendo da Palermo container e gruppi elettrogeni. LE FOTO DI GAETANO SACCA'
Le operazioni di sbarco per i 360 migranti giunti a Messina a bordo del mercantile “Prospero” si sono concluse verso le quattro del mattino. Quando l’ultimo pullman ha lasciato il molo di fronte la Dogana per dirigersi verso il PalaNebiolo. Su ordine prefettizio, è stato riaperto il Palazzetto sportivo. Tra palestra e tende, ora il PalaNebiolo ospita quasi seicento migranti. Questa mattina si è svolto un vertice in Prefettura a cui ha partecipato anche il Comune di Messina. L’incontro era già stato precedentemente indetto per discutere dei problemi legati al disinnesco della bomba in zona Policlinico e alla partita di domenica allo Stadio San Filippo. Nello spostare l’attenzione sulla difficilissima situazione venutasi a creare in città, con l’arrivo di 361 migranti che aggravano il problema della prima accoglienza e vanno ad aggiungersi al dramma degli oltre duecento che vivono nelle trentadue tende allestite nel campo da baseball, l’assessore alla Protezione Civile, Filippo Cucinotta, ha ribadito la disponibilità del Comune nell’offrire per l’accoglienza altre strutture, più idonee, oltre a suggerire di riprendere in considerazione l’eventualità di utilizzare il residence per studenti sito in zona Annunziata – risultato praticamente perfetto ai fini dell’agibilità e della vivibilità già ai tempi del primo sopralluogo effettuato nell’ottobre 2013- di accettare la disponibilità della Curia che tramite la Caritas ha messo da tempo a disposizione tutti i posti disponibili nelle rispettive strutture dislocate sul territorio e di valutare la possibilità di utilizzare la stessa Casa dello Studente. Questa proposta era già stata suggerita al Sindaco Renato Accorinti ieri sera, dagli stessi attivisti del Teatro Pinelli e del collettivo Unime che occupano da febbraio lo stabile. Tutte queste opzioni, comunque, sono state nuovamente rigettate dal Prefetto Stefano Trotta.
Il palazzetto sportivo riaperto ieri per ordine prefettizio, era stato chiuso a Novembre dell’anno scorso in seguito alla “bocciatura sanitaria” rilevata da diverse ispezioni dell’Asp. Per questo ha suscitato sconcerto tra la società civile, la notizia della sua riapertura per contenere, non 180 persone – come al tempo in cui si sono verificate le ispezioni sanitarie che hanno dato esito negativo – ma oltre il doppio. Appresa la notizia dello sbarco di 360 migranti a Messina, il primo luogo ipotizzato dalla Prefettura per la prima accoglienza, è stato il quartiere fieristico, in cui i migranti sarebbero stati collocati in almeno due padiglioni.
Dei migranti sbarcarti ieri sera, la maggior parte proviene dall’Africa sub-shahriana, soprattutto: Mali, Senegal, Gambia e Nigeria. Presente anche un piccolo gruppo proveniente dal Corno d’Africa, Eritrei e Somali. La madre con il bambino, prima a scendere dal mercantile “Prospero” ieri sera, è stata collocata in una famiglia tramite l’associazione Ai.bi. I volontari fanno sapere che entrambi stanno bene. Un’altra donna, incinta di tre mesi, è ricoverata all’ospedale Papardo. Le altre ventidue sono al PalaNebiolo, insieme ad oltre cinquecento uomini, divise nella zona di pernottamento. Magra consolazione visto la promiscuità di bagni e docce, tra l’altro, di numero oltremodo insufficiente. I minori riconosciuti al momento sono circa una decina, ricoverati in ospedale a causa delle precarie condizioni di salute.
"Momenti concitati e carichi di emozioni ieri per i Volontari del Comitato Provinciale di Messina – racconta la Croce Rossa – coadiuvati dal Presidente, dottoressa Grazia Costa, che insieme ai responsabili delle Aree di attività hanno accolto gli oltre 360 Migranti salvati in mare. Medici ed Infermieri volontari hanno trovato tutti i migranti disidratati, contusi e molti fortemente traumatizzati. Oltre alle attività sanitarie di primo intervento con medici ed infermieri volontari della CRI, ci si è occupati anche dell'allestimento del dormitorio”.
Attiva nelle operazioni di assistenza anche la Protezione Civile Regionale. “Da quando si è attivata l’unità di crisi in Prefettura – scrive la Protezione Civile – nel corso del cui incontro si sono decisi i ruoli e i compiti di ciascuna componente, il Dipartimento regionale di Protezione Civile ha attivato 13 Associazioni di volontariato per un totale di 57 volontari di cui 3 medici, con diversi mezzi, tra cui 4 ambulanze per l’assistenza sanitaria e con le quali è stato possibile l’ospedalizzazione di 9 soggetti tutti in codice giallo. Presso il Palanebbiolo, la Protezione Civile regionale ha reso disponibili 113 brandine curandone l’allestimento”. In questo momento, inoltre, sta avvenendo il trasferimento di tende, container – di tipo ufficio- servizi – e gruppi elettrogeni della Protezione Civile da Palermo per il campo profughi di Messsina.
Eleonora Corace
Ma perchè non li ospita tutti R E N A T O a casa sua?
Ma perchè non li ospita tutti R E N A T O a casa sua?
esatto, casa tua dei tuoi seguaci.E’ una follia ospitare gli immigrati in pieno centro
esatto, casa tua dei tuoi seguaci.E’ una follia ospitare gli immigrati in pieno centro
Ma la casa dello studente non è stata chiusa perchè non sicura?
Vogliamo aprire un altro campo minato di accuse?
Ma la casa dello studente non è stata chiusa perchè non sicura?
Vogliamo aprire un altro campo minato di accuse?