Un gesto di solidarietà quello dei due consiglieri provinciali che hanno richiamato le istituzioni a fare sentire il proprio peso in questa vicenda, schierandosi dalla parte dei cittadini. Galluzzo oggi rincara la dose con una lettera indirizzata al presidente della provincia, Nanni Ricevuto
La protesta anti Terna si è spostata nell’aula consiliare di Palazzo dei Leoni dove ieri due consiglieri provinciali, Pino Galluzzo e Francesco Andaloro, hanno deciso di occupare l’aula a tempo indeterminato. La decisione scaturisce dalle vicende riguardanti la costruzione dell’elettrodotto nella Valle del Mela culminata nella notizia che nelle stesse ore della giornata di ieri una protesta pacifica regolarmente autorizzata si stava svolgendo con il presidio dell’esercito. Un gesto di solidarietà quello dei due consiglieri provinciali che hanno richiamato le istituzioni a fare sentire il proprio peso in questa vicenda, schierandosi dalla parte dei cittadini. “Lo sgomento e la sensazione di essere stati lasciati soli ha preso il sopravvento – hanno dichiarato Galluzzo e Andaloro – , in una prima fase il presidente Crocetta aveva dato una speranza con la dichiarazione dell’invio di ispettori ma il tempo passa ed i tralicci crescono e degli ispettori nessuna traccia. L’occupazione – proseguono – ha il preciso scopo di convocare immediatamente un tavolo al Ministero e richiamare alla responsabilità le Istituzioni che hanno consentito questa ingiustizia: Comuni, Provincia e Regione”. Galluzzo oggi rincara la dose con una lettera indirizzata al presidente della provincia, Nanni Ricevuto. “La questione Terna è una storia alla siciliana – esordisce il consigliere provinciale -. Tutti sanno ma nessuno dice”. Da parte dell’esponente provinciale arriva una chiara accusa nei confronti di tutti quegli amministratori che, a suo dire, in questi mesi hanno difeso le ragioni dei cittadini ma solo a parole e che poi in sede decisionale hanno chiuso gli occhi, “ammiccando nei fatti le ragioni di Terna”. “Ho ricostruito in questi mesi con documenti alla mano le responsabilità dei sindaci, della Regione e di questa Provincia che hanno preso le decisioni nel 2007 e renderò noto al più presto ai cittadini questa ricerca perché ritengo giusto che sappiano chi Ii rappresenta – tuona Galluzzo”. Ricevuto ha fatto anche la sua parte o, meglio, non l’ha fatta. Secondo il consigliere, infatti, il presidente della provincia non si è attivato seriamente nonostante il consiglio intero avesse approvato una mozione dove lo invitava ad attivarsi. “Questo impegno è stato molto blando – commenta – Occorrono atti tempestivi immediati e risolutivi oggi. Lei sa bene quanto mi stia a cuore la vicenda Terna e conosce bene la fiducia che ho sempre riposto alla sua amministrazione, ma la tutela della vita dei cittadini è prioritaria. Non le sfuggirà la serietà del mio richiamo che, se dovesse deludermi – conclude Galluzzo – preclude un consiglio che va da se: si dimetta”.