Deciso l’addio da cinque realtà che faranno risparmiare all’ente circa 70mila euro l’anno. Il consiglio dovrà decidere sulle realtà costituite in aula. In attesa voto sulle ultime quattro Spa: Centro Mercantile, Nettuno, Multiservizi e Distretto Taormina-Etna
La giunta provinciale ha approvato, su proposta dell’assessore provinciale alle Società Partecipate, Michele Bisignano, le prime cinque delibere di fuoriuscita da enti ed associazioni. Si tratta dell’Associazione “UNCEM-Unione Nazionale Comunità Enti Montani”, dell’Associazione Internazionale Permanente Congressi delta Strada, dell’Unione Petrolifera Comuni Siciliani, dell’Associazione “In/Arc” di Messina e dalla Lega Siciliana Autonomie Locali. Per quanto riguarda quest’ultima, la Provincia ne faceva parte sin dal lontano 1991 con un quota iniziale 33 milioni di lire. Con questo primo taglio, a partire dal prossimo anno, verranno risparmiati dall’ente, in relazione alle varie quote associative, circa 70mila euro.
L’assessore Bisignano ha preannunciato che stanno per essere predisposte tutte le altre delibere riguardanti la fuoriuscita da altri enti, consorzi ed associazioni di competenza della giunta provinciale, mentre per le altre realtà costituite con delibera di consiglio, sarà l’assemblea consiliare a valutare l’eventuale fuoriuscita. Il componente della giunta Ricevuto ha riservato un ringraziamento al dirigente Nino Carbonaro, che dal momento della sua nomina, risalente allo scorso settembre, ha contribuito a sbloccare il procedimento avviato parecchi mesi fa ma rimasto a lungo tempo in stand-by.
Restano invece all’ordine del giorno in consiglio le ultime Spa: Centro Mercantile, Multiservizi (collegata a Multiutility), Distretto Taormina-Etna e Nettuno. Nelle ultime settimane l’aula ha votato per la cessione delle quote di Sogas, Feluca, Quarit, Sogepat, Progeta e dei cinque ato rifiuti.