Cama è il nuovo Ragioniere generale. Il sostituto di Alligo avrà doppio incarico e doppio “stipendio”

Cama è il nuovo Ragioniere generale. Il sostituto di Alligo avrà doppio incarico e doppio “stipendio”

Danila La Torre

Cama è il nuovo Ragioniere generale. Il sostituto di Alligo avrà doppio incarico e doppio “stipendio”

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mercoledì 04 Settembre 2013 - 17:20

Il nuovo segretario comunale ricoprirà anche l’incarico di City Manager, ovviamente con un doppio stipendio, che sarà erogato sotto forma di integrazione all’emolumento da segretario. Si tratta di Antonio Le Donne, attualmente ion servizio presso il Comune di Macerata. L’amministrazione Accorinti punta, invece, sul risparmio in tema di lavoro straordinario e prosegue con il valzer dei dirigenti

Piccole rivoluzioni interne a Palazzo Zanca, che ha un nuovo Ragioniere generale: Antonino Cama. Come da previsioni, il dirigente comunale prende il posto occupato sino a venerdì scorso da Ferdinando Coglitore, andato in pensione il primo settembre per sopraggiunti limiti d’età. Oltre all’incarico di dirigente capo area coordinamento economico finanziaria e del dipartimento ragioneria generale, Cama ottiene , ad interim, anche l’incarico di dirigente del dipartimento programmazione bilancio entrate, sino ad oggi in capo a Giovanni Di Leo, e sempre ad interim mantiene quello dello staff rapporti con le aziende e società partecipate. Di Leo è stato mandato a dirigere il dipartimento contabilità generale spese e, ad interim, il dipartimento trattamento economico e previdenziale.

In sostituzione di Cama, nei dipartimenti gestione giuridica del personale e controlli sanitari, relazioni sindacali, pari opportunità, contenzioso del lavoro subentra, ad interim, Salvatore De Francesco. A Letteria Santa Pollicino è stato affidato l'incarico di dirigente capo area coordinamento risorse interne.

Il valzer dei dirigenti, dunque, prosegue ed a questo rimescolamento di carte assiste “sconsolato” l’attuale segretario generale del Comune Santi Alligo, il cui futuro prossimo sarà, ormai è certo, fuori da Palazzo Zanca: nonostante la presa di posizione della maggioranza dei consiglieri comunali, che hanno deciso di perorare la sua causa, e le dichiarazioni di facciata dell’amministrazione comunale, che insiste nel dire di non aver ancora preso una decisione, la sostituzione di Alligo sembra essere imminente.

Al Comune, comincia a circolare anche il nome del suo successore, Antonio Le Donne, messinese dalla comprovata professionalità, amico di vecchia data di Accorinti, che attualmente svolge il ruolo di segretario comunale in un Comune di Macerata e che una volta a Messina ricoprirebbe anche l’incarico di City Manager di Palazzo Zanca, ovviamente con un doppio stipendio, che sarà erogato sotto forma di integrazione all’emolumento da segretario.

L’amministrazione Accorinti punta, invece, sul risparmio in tema di lavoro straordinario. Con propria determina il sindaco, infatti – pur mantenendo il budget totale del primo semestre ( pari a 96.000,00 euro + 4750,00 euro per lo Staff di Protezione civile) – non solo ha rimodulato per il secondo semestre del 2013 l’assegnazione delle somme ai vari Dipartimenti, tenendo conto anche «dell’attività contabile-amministrativa da porre in essere per la realizzazione degli obiettivi del Piano Pluriennale di Riequilibrio» ma ha anche fissato un tetto per il lavoro extra, che non potrà superare le 250 ore pro capite annuali. Chi “sforerà” non vedrà gonfiare il proprio stipendio, ma potrà usufruire del riposo compensativo. (Danila La Torre)

21 commenti

  1. come volevasi dimostrare e come qualcuno ha detto..cambia tutto per non cambiare nulla!!

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  2. Soltanto in questo Comune appartenente alla repubblica delle banane ad un doppio incarico nel medesimo ente si corrisponde un doppio emolumento.
    Anche i neofiti appartengono al mondo dei pazzi.
    Non penso che questo luminare dell’amministrazione pubblica raddoppi il suo impegno lavorativo anche in termini di ore lavorate, che pur non essendo un manovale (mi perdonino tutti i manovali del globo) sono sempre un punto di riferimento.
    Perchè non gli davano qualche altro incarico triplicandogli lo stipendio?

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  3. Nicolò D'Agostino 4 Settembre 2013 18:27

    Doppio stipendio ?!? Se Renato ha rifiutato lo stipendio di Sindaco per prendere solo quello di professore, come potrebbe permettere una cosa del genere ?!? E’ così ingenuo ?!? Non penso. Credo invece che sarà distaccato per assolvere all’incarico di City Manager, con un solo stipendio. Aspettiamo… prima di sentenziare.

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  4. Misure contro l’emigrazione.
    Messinesi, pazientate fino a Dicembre.

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  5. il problema non è quanto le persone guadagnano, ma quanto producono e quanto giovamento portano all’ufficio presso il quale lavorano.

    ritengo che le chiacchiere sugli stipendi siano spesso pretestuose e trovo giusto che chi si assume importanti carichi di responsabilità sia ben retribuito.

    quanto sopra viene meno in assenza di risultati.

    mi scandalizza molto di più leggere gli importi degli stipendi “attuali” di chi lavora al comune e per il comune. infatti non si capisce dove l’ente tragga vantaggio dalle professioanlità impiegate oggi e negli ultimi anni.

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  6. MessineseAttento 4 Settembre 2013 18:48

    Mi duole constatare che TS è sempre più politicizzato, articoli come questo ne sono inconfutabile esempio.
    Ne approfitto per chiedere alla redazione come mai questa testata, che si è occupata in modo quasi maniacale delle polemiche sull’organizzazione della Vara, non abbia nemmeno accennato alla relazione nella quale si è dimostrato che la spesa del 2013 fosse minore del CINQUANTA % rispetto all’edizione del 2012.
    Spero di sbagliarmi e magari essermi perso l’articolo, ma lo ritengo più che difficile.

    Anche se non pubblicherete questo post, sono certo che il messaggio arriverà in redazione e che da qualcuno verrà letto. Nella mia registrazione trovate la mia mail, sarebbe grandioso se qualcuno si prendesse la briga di rispondermi.
    Grazie!

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  7. MessineseAttento 4 Settembre 2013 18:49

    Badi bene, potrebbe commettere un errore grossolano nel considerare oro colato ciò che è stato scritto in quest’articolo.

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  8. per chi non lo sapesse…in questa città, ma non solo in questa, i vari incarichi dati dai politici ai vari responsabili di carrozzoni cittadini..si attestano sui 150.000,00 mila euro annui lordi..a testa.

    Alla faccia del risparmio e della crisi !!

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  9. Condivido la destituzione di Giovanni DI LEO, era nelle cose dopo il pensionamento di Ferdinando COGLITORE, i due dirigenti hanno lavorato in simbiosi, fermo restando il riconoscimento della loro preparazione tecnica, i risultati sono stati mediocri, a volte preparazione e risultati prendono strade diverse. Alla sostituzione di DI LEO aggiungerei quella del responsabile di servizio RISORSE FINANZIARIE del dipartimento PROGRAMMAZIONE, BILANCIO ED ENTRATE, che abbia fra le competenze il coordinamento degli ACCERTAMENTI di tutti i dipartimenti di Palazzo Zanca, tenendo un occhio vigile su tutti i responsabili di servizio che si occupino di accertamenti, in particolare del DIPARTIMENTO TRIBUTI. L’ACCERTAMENTO è la prima delle fasi attraverso le quali si realizza il processo di acquisizione delle risorse, a Palazzo Zanca è inefficace e approssimativa. Per il dott. Antonino CAMA, con un curriculum normale, è l’incarico della sua vita professionale, anche in termini economici, Messina è una città dalle dimensioni metropolitane, chi assume quell’incarico avrà una visibilità regionale ma anche nazionale. E’ condivisibile la proposta di far coincidere la funzione di Segretario Generale con quella indispensabile di City Manager, con l’obiettivo di un forte risparmio, un uomo che venga da lontano, senza legami di amicizia con la burocrazia comunale, se avesse fra le qualità, l’autorevolezza, potrebbe rivoltare come un calzino la struttura organizzativa del Comune, ripeto ottocentesca da gettare nel cestino. Viviamo una fase di cambiamento dentro il Municipio, salteranno equilibri nella categoria più elevata, la D, quella dei responsabili di servizio, cioè il personale da cui dipendono le sorti del nostro Comune.

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  10. Perché devonop mangiare anche loro …

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  11. Se per un ATTIMO
    immaginassimo il Comune di Messina come una Società privata:
    a) licenzierebbero 3/4 dei cosiddetti Dirigenti
    b) taglierebbero del 70% gli emolumenti
    c) chiederebbero conto a TUTTI non solo del tempo lavorato (già aspetto inaudito) ma dei RISULTATI ottenuti
    d) eliminerebbero quasi completamente la burocrazia
    e) manderebbero a lavorare FISICAMENTE quelli che oggi si rifiutano di fare una fotocopia…

    Come vorrei che accadesse quello che dice la pubblicità:
    “IMMAGINA, PUOI …”

    Altro che complimenti al nuovo Ragioniere Generale ….

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  12. sarebbe la fine di Messina che non vive di altro

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  13. ho votato Accorinti al secondo turno e quindi ho diritto di chiedergli: ma le sue lotte,compreso salire sul pilone,erano per farsi una verginità e creare aspettative nella gente ed una volta raggiunto lo scopo,sindaco,la musica ed i suonatori sono sempre come prima?di tutte le sue proteste quale vuole realizzare per dare vita alla città? oppure ci toccherà dire “SUNNU TUTTI A STISSA”.

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  14. Caro MessineseAttento ho riletto, facendo la parte del CommentatoreAttento, l’articolo della bravissima Danila LA TORRE, per trovare quella politicizzazione di cui scrivi, mi sembra una normale cronaca politica, scevra da commenti personali sulle persone scelte o sull’opportunità della figura di city manager o sui limiti delle 250 ore procapite di lavoro straordinario. Il nostro giornale on line fonda il suo successo proprio perchè t e r z o in politica, lo dimostra la recente campagna elettorale, i riconoscimenti dei politici, la diversità di opinione politica dei commentatori, poi come tutte le redazioni del mondo, quella di TempoStretto ha delle opinioni sulla politica, sul sociale, sulla cronaca, sulla religione.

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  15. MessineseAttento 5 Settembre 2013 09:40

    Io leggo un articolo in cui si parla di doppio stipendio in modo fazioso e preconfezionato. Non riesco a non vederci una chiara vena polemica contro l’amministrazione. Come mi continuo a chiedere perché, dopo aver fatto mettere bocca, sulla Vara, anche ai sanpietrini di piazza Duomo, non si faccia menzione della relazione in cui si rendeva nota l’effettiva spesa per l’edizione 2013.
    Rimane una mia personalissima opinione, ed in quanto tale, probabilmente sbagliata.

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  16. Tempostretto ci da le notizie con imparzialità e, a mio parere, anche con obbiettività consentendo ai lettori di potere esprimere il loro parere, commentandole, e di questo dovremmo esserne grati. Conosco tutti i dirigenti comunali citati nell’articolo che si commenta e poiché ognuno detiene delle caratteristiche professionali proprie, la valutazione dell’apporto che sarà dato nella soluzione delle problematiche che sono chiamati ad affrontare è valutabile solo in base ai “risultai” ottenuti. Ho sempre ritenuto che la “virtuosità” di un ente territoriale (Comune, Provincia e Regione) dipende “esclusivamente” dalla RAGIONERIA GENERALE” ALLA QUALE COMPETE L’ESCLUSIVO COMPITO DI AMMINISTRARE LE RISORSE FINANZIARIE DELL’EMTE DI RIFERIMENTO. Infatti, così come “tutti i Salmi finiscono in gloria”, la “ragioneria generale” è il fulcro dell’ente territoriale locale dato che tutti gli atti amministrativi che comportano spesa a carico del bilancio dell’Ente proposti dai vari “dipartimenti” “finiscono” negli uffici della Ragioneria Generale” che ha il primario compito di esaminarli per munirli del parere di “regolarità contabile” e dell’attestazione di copertura finanziaria, se ritenuti rispettosi delle norme legislative in materia di “finanza locale”, oppure di restituirli al dipartimento che li ha proposti perché ritenuti “irregolari” sotto il profilo contabile oppure perché la spesa che si intende impegnare eccede lo stanziamento previsto nell’apposito capitolo del bilancio di previsione oggetto di imputazione. Sono convinto nell’affermare che un Comune trovasi in “Stato di dissesto e/o di squilibrio finanziario” quando la ragioneria generale non funziona o per negligenza del “ragioniere generale” oppure perché questi, per convenienza o per reciproci compromessi si “politicizza” ubbidendo ed assecondando le richieste dell’organo politico. Non vi è alcun dubbio che l’organo “decidente” della ragioneria generale è il “ragioniere generale” al quale compete il compito di applicare “letteralmente” la normativa prevista dal “Testo unico dell’ordinamento contabile degli Enti Locali”. Se detta normativa sarà applicata, il nostro Comune potrebbe rientrare fra quelli “virtuosi” che nel nostro paese ne esistono, e sono tantissimi. Al nuovo ragioniere generale, auguri di buon lavoro.

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  17. Quella del nostro SAJA è una vera e propria lezione di finanza locale, sintetica, puntuale, tecnica. Fate il nome di un solo giornale, on line o cartaceo, così ricco di commenti dei lettori, che abbiano contenuti di tale qualità. TempoStretto è un patrimonio p r o d u t t i v o di informazione, opinioni, ironia dei messinesi, costruito anche dai suoi commentatori, tutti i commentatori.

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  18. E non mi venite a raccontare che Accorinti nelle scelte dei suoi collaboratori è diverso dai suoi predecessori! Esperti gratuiti facenti parte del suo entourage, probabile nuovo segretario generale, che la bravissima Danila La Torre definisce MESSINESE DALLA COMPROVATA PROFESSIONALITA'( evidentemente si sarà informata al comune di Macerata) e che poi soggiunge AMICO DI VECCHIA DATA DI ACCORINTI. Mi chiedo: DOV’E’ IL CAMBIAMENTO? E’ un interrogativo che si pone chi ha votato Accorinti.

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  19. MessineseAttento 5 Settembre 2013 19:22

    Chiedo venia per l’abbaglio da me preso in merito all’articolo inerente la relazione sui costi reali della Vara 2013. Credevo che TS avesse tergiversato sull’argomento, invece sono stato io ad essermelo perso.
    Ringrazio la Signora La Torre per la gentile segnalazione.

    Allo stesso tempo rimango dell’idea (non la chiamo certezza per non risultare presuntuoso) che non ci sarà nessun doppio stipendio. Staremo comunque a vedere.

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  20. Salvatore Vernaci 5 Settembre 2013 20:34

    Il Comune di Messina non ha necessità del City Manager. La potrà avere, come figura autonoma, quando sarà attivata, e se sarà attivata, la Città Metrpolitana. Prima di allora il Sindaco Accorinti farebbe bene a non pensare di affidare al futuro prossimo Segretario Generale anche l’incarico di Direttore Generale. Lo Statuto comunale non prevede la figura del Direttore Generale. Il Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei servizi, da la discrezionalità e NON l’obbligo, al Sindaco di POTERE o meno nominare un direttore generale. Prevede altresì: “ l’incarico di Direttore Generale può essere conferito al Segretario Generale dell’Ente” (art. 26), al quale viene attribuita una indennità di funzione. Per questo ulteriore incarico, il compenso aggiuntivo dovrà essere determinato dalla Giunta. Messina, in questa fase, non può concedere un ulteriore appannaggio economico aggiuntivo al Segretario Generale, a meno che il Sindaco non chiarisca ed illustri le vere motivazioni della necessità del Direttore generale. Non vorrei che sia una condizione “condicio sine qua non” imposta dal neo Segretario per venire a Messina.

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  21. Come non essere d’accordo con il Dr. Vernaci. Noto e stimato ex Segretario Comunale. A parte le dissertazioni di ordine tecnico illustrate dal predetto professionista, la cosa che sgomenta di più’ di questa speciosa vicenda e’ il fatto che nella Gazzetta del sud di ieri (5 settembre) e’ apparso un articolo contenente la notizia delle generalità’ del nuovo Segretario Comunale individuato dall’amministrazione Accorinti , con tanto di foto a mezzo busto. Se la notizia fosse vera ci troveremmo di fronte ad una vicenda dai profili penali. Com’è’ noto la scelta del Segretario e ‘ disciplinata da apposita legge che prevede tutta una serie di passaggi obbligati a partire dalla pubblicazione della volontà’ di avvalersi di un nuovo Segretario. Solo dopo la presentazione dei curriculum, e la loro valutazione, degli aspiranti Segretari il Sindaco può individuare il prescelto. Se lo avesse veramente fatto prima ci troveremmo di fronte non solo ad una chiara violazione di legge ma ad una mortificante umiliazione di tutti coloro che aspirano a ricoprire quel posto che si troverebbero palesemente presi in giro. È’ come quello che scrive in un foglietto il nome del vincitore di un concorso prima che lo stesso si faccia e lo consegna ad un notaio. Valutate voi insieme agli organi competenti. Per quanto riguarda il merito, va detto che è’ vero quanto sostenuto dal Dr Vernaci che il Tizio ha giocato al rialzo per accettare l’incarico. Lo sanno tutti. Questo dovrebbe essere il manager di alto profilo! Che sconosce la legislazione regionale, che proviene dal comune di Macerata (non Milano) – la stessa popolazione di Milazzo o poco più’- e che non conosce le dinamiche locali per non aver mai lavorato in Sicilia e che per tornare chiede il pizzo di sitymanager . Dopo il caso Vara ecco servito il dirigente d’alto profilo in barba alla legalità’ e al risparmio del denaro pubblico.

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