Il consigliere comunale del Pd ha sollecitato il presidente della Commissione bilancio a convocare in audizione Signorino, Le Donne ed i dirigenti. Mondello si è già reso operativo, ma il faccia avverrà dopo le elezioni europee per via dell’indisponibilità della Sala Consiglio
Sul bilancio consuntivo 2012 e sull’ennesima bacchettata da parte della Corte dei Conti, la partita è tutt’altro che chiusa. Dopo l’approvazione della delibera di indirizzo con cui il Consiglio comunale ha di fatto “scaricato” su giunta e dirigenti ogni responsabilità rispetto alle numerose criticità evidenziate dai magistrati contabili (vedi correlati), l’attenzione dei consiglieri comunali resta alta.
A non abbassare la guardia sono, in particolare, i due veterani dell’Aula, Giuseppe Santalco (Pd) e Franco Mondello (Udc). Quest’ultimo, che è anche il presidente della Commissione Bilancio, ha accolto la richiesta di Santalco di convocare urgentemente l’assessore Guido Signorino, il segretario/direttore generale Antonio Le Donne ed i dirigenti di Palazzlo Zanca e ha già depositato presso gli uffici competenti l’invito per l’audizione in commissione, che a questo punto slitterà a dopo le elezioni europee per via dell’indisponibilità della Sala Consiglio per lunedì, giorno in cui si svolge la seduta ordinaria della I commissione.
Secondo Santalco – che nelle scorse ore ha inviato una nota oltre che al presidente Mondello anche ai capigruppo consiliari ed al Collegio dei revisori dei conti – l’amministrazione Accorinti non ha esaustivamente messo al corrente il Consiglio comunale circa la linea “difensiva” tenuta dinanzi alla Corte dei Conti. La documentazione fatta pervenire in Commissione bilancio, consistente nella relazione del ragioniere Antonino Cama ed in quella del dirigente ai tributi Romolo Dell’Acqua , è troppo scarna per Santalco, che scrive testualmente: «le ragioni a chiarimento fornite dall’Amministrazione mi sembrano troppo vacue e non approfondite rispetto all’esame effettuato dalla Corte dei Conti»
«Fatto oltre modo grave –denuncia ancora Santalco – è che alcuni Dipartimenti hanno fornito i chiarimenti dopo la data dell’audizione della Corte il 14 aprile, mentre altri (Dipartimento Economato, Provveditorato e Rapporti con le aziende) sembrerebbe non abbiano addirittura risposto…Tale risposta incompleta alla Corte dei conti potrebbe aver determinato il contenuto estremamente rigoroso della Corte dei Conti con la deliberazione n.58 del 2014».
Ricordiamo che la sezione di controllo della magistratura contabile ha rilevato nella specifico: il grave ritardo nell’approvazione del rendiconto; il mancato rispetto del patto di stabilità 2012 per 6,49 milioni di euro; il notevole squilibrio tra spese ed entrate correnti , con un saldo pari a 4,7 milioni di euro; consistente saldo negativo di cassa pari a euro 172 milioni; un disavanzo di amministrazione pari a euro 2.468.132,88; il persistente e sistematico ricorso ad anticipazioni di tesoreria, par ad euro 162.191.054, per 363 giorni, che si reitera da più esercizi finanziari; un elevato numero di residui attivi relativi ad anni precedenti al 2008 e l’assenza di motivazioni sul loro mantenimento in contabilità in sede di riaccertamento da parte dei responsabili delle relative entrate; il superamento per gli esercizi 2009, 2010, 2011 e 2012 dei parametri di deficitarietà strutturale degli indicatori ; la presenza di consistenti debiti fuori bilancio; la scarsa capacità di riscossione della Tarsu e l’assenza di proventi per quanto concerne la voce “altri tributi”; il mancato allineamento con le contabilità degli organismi partecipati .
I consiglieri comunali vogliono capire dove sta l’inghippo e di chi sono le responsabilità. Aspettano, quindi, di confrontarsi con i rappresentanti dell’amministrazione attiva e con i dirigenti comunali.
Intanto, viene fuori che «nei questionari per il rendiconto 2012 è stata riservata maggiore attenzione alla verifica dell’equilibrio di bilancio, sotto diversi profili, valorizzando l’aspetto della cassa. Infatti, gli squilibri di cassa sono un chiaro sintomo di una situazione critica che, se non fronteggiata prontamente, può condurre l’ente a non essere in grado di assicurare lo svolgimento dei servizi essenziali». Così è stato espressamente previsto nelle Linee guida della Corte dei Conti per i rendiconti relativi all’anno 2012, in virtù dell’aggiornamento della normativa.
Danila La Torre
LEZIONE A GRATIS PER IL CONSIGLIERE S A N T A L C O. I principali adempimenti del processo di formazione e approvazione del RENDICONTO sono i seguenti. Entro due mesi dalla chiusura dell’esercizio finanziario il TESORIERE rende il conto della propria gestione di cassa,inoltre l’ECONOMO e gli altri agenti contabili presentano il conto della propria gestione,mentre il SERVIZIO FINANZIARIO procede all’allineamento della contabilità di cassa del Comune con le movimentazioni del TESORIERE emettendo gli ordinativi di incasso ed i mandati di pagamento a copertura. Sempre il SERVIZIO FINANZIARIO provvede al riaccertamento dei residui attivi e passivi e alla stesura del loro elenco per anno di provenienza,alla redazione del conto del bilancio,del conto economico e del conto del patrimonio. Si provvede poi alla stesura della relazione al rendiconto,la GIUNTA approva la proposta di deliberazione consiliare. La proposta di deliberazione consiliare del rendiconto e lo schema di rendiconto sono messi a disposizione dei REVISORI per la stesura della loro relazione prescritta dal regolamento di contabilità. La proposta di cui sopra deve essere messa a disposizione dei CONSIGLIERI prima dell’inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto. Il CONSIGLIO approva il rendiconto entro il termine del 30 giugno dell’anno successivo tenendo motivatamente conto della relazione dei REVISORI,qualora il CONSIGLIO sebbene invitato a provvedere,ritarda di compiere atti obbligatori per legge,si provvede a mezzo di commissario ad acta. Il Commissario provvede entro 60 giorni dal conferimento dell’incarico. La mancata approvazione del rendiconto comporta la sospensione dell’ultima rata del contributo ordinario e altre sanzioni. Dalla constatazione che il rendiconto costituisce un allegato necessario al bilancio di previsione,la sua mancata approvazione rende illegittima l’eventuale approvazione dello stesso,creando in questo modo le premesse per la nomina del Commissario e l’avvio delle procedure di scioglimento del Consiglio. Il rischio di scioglimento è stato il motivo principale per cui i Consiglieri hanno approvato con leggerezza il RENDICONTO 2012,per poi lamentarsi come fanno SANTALCO e MONDELLO. I due Consiglieri conoscono superficialmente il Testo Unico e le norme meglio conosciute come LE BASSANINI,i DIRIGENTI e i RESPONSABILI DI SERVIZIO hanno la piena autonomia e responsabilità degli atti prodotti,la GIUNTA non può metterci becco,semmai sono i REVISORI,lo STAFF CONTROLLO DI GESTIONE e i CONSIGLIERI COMUNALI,e naturalmente la CORTE dei CONTI,a poter contestare le cifre,mi pare pure logico,poteva la legge dare il potere di correggere le cifre a chi le ha prodotte in forza del potere esecutivo?
LEZIONE A GRATIS PER IL CONSIGLIERE S A N T A L C O. I principali adempimenti del processo di formazione e approvazione del RENDICONTO sono i seguenti. Entro due mesi dalla chiusura dell’esercizio finanziario il TESORIERE rende il conto della propria gestione di cassa,inoltre l’ECONOMO e gli altri agenti contabili presentano il conto della propria gestione,mentre il SERVIZIO FINANZIARIO procede all’allineamento della contabilità di cassa del Comune con le movimentazioni del TESORIERE emettendo gli ordinativi di incasso ed i mandati di pagamento a copertura. Sempre il SERVIZIO FINANZIARIO provvede al riaccertamento dei residui attivi e passivi e alla stesura del loro elenco per anno di provenienza,alla redazione del conto del bilancio,del conto economico e del conto del patrimonio. Si provvede poi alla stesura della relazione al rendiconto,la GIUNTA approva la proposta di deliberazione consiliare. La proposta di deliberazione consiliare del rendiconto e lo schema di rendiconto sono messi a disposizione dei REVISORI per la stesura della loro relazione prescritta dal regolamento di contabilità. La proposta di cui sopra deve essere messa a disposizione dei CONSIGLIERI prima dell’inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto. Il CONSIGLIO approva il rendiconto entro il termine del 30 giugno dell’anno successivo tenendo motivatamente conto della relazione dei REVISORI,qualora il CONSIGLIO sebbene invitato a provvedere,ritarda di compiere atti obbligatori per legge,si provvede a mezzo di commissario ad acta. Il Commissario provvede entro 60 giorni dal conferimento dell’incarico. La mancata approvazione del rendiconto comporta la sospensione dell’ultima rata del contributo ordinario e altre sanzioni. Dalla constatazione che il rendiconto costituisce un allegato necessario al bilancio di previsione,la sua mancata approvazione rende illegittima l’eventuale approvazione dello stesso,creando in questo modo le premesse per la nomina del Commissario e l’avvio delle procedure di scioglimento del Consiglio. Il rischio di scioglimento è stato il motivo principale per cui i Consiglieri hanno approvato con leggerezza il RENDICONTO 2012,per poi lamentarsi come fanno SANTALCO e MONDELLO. I due Consiglieri conoscono superficialmente il Testo Unico e le norme meglio conosciute come LE BASSANINI,i DIRIGENTI e i RESPONSABILI DI SERVIZIO hanno la piena autonomia e responsabilità degli atti prodotti,la GIUNTA non può metterci becco,semmai sono i REVISORI,lo STAFF CONTROLLO DI GESTIONE e i CONSIGLIERI COMUNALI,e naturalmente la CORTE dei CONTI,a poter contestare le cifre,mi pare pure logico,poteva la legge dare il potere di correggere le cifre a chi le ha prodotte in forza del potere esecutivo?
A mariedit.
Ribadisco: E’ un PIACERE leggerLa.Tante grazie.
Quanto chiaramente spiega nella Sua “lectio”,non è COMPRENSIBILE per tutti;figuriamoci se, alla NATURALE IGNORANZA, si aggiungono:a) il TERRORE della perdita del proprio posto nel riparo del “gregge consiliare”; il RITORNO consequenziale alla primitiva occupazione di ciascun consigliere(il fancazzismo improduttivo!)……sarebbe stato approvato anche che “gli asini volano!!”
“Il rischio di scioglimento è stato il motivo principale per cui i Consiglieri hanno approvato con leggerezza il RENDICONTO 2012,per poi lamentarsi. I due Consiglieri conoscono superficialmente il Testo Unico e le norme…………..”
Scambiare,dolosamente,le cause per effetti e/o viceversa é onestamente riprovevole: qualità tipicamente”MISSINISA SCATTRA” senza ombra di decenza.
Costoro -con tali presupposti- DOVREBBERO trarre dalle “sabbie mobili” MESSINA?
meglio che vadano a……..casa loro; lascino la xxxxxxxxxx ed il posto alle VERE persone RESPONSABILI E SERIAMENTE CAPACI.
Saluti
A mariedit.
Ribadisco: E’ un PIACERE leggerLa.Tante grazie.
Quanto chiaramente spiega nella Sua “lectio”,non è COMPRENSIBILE per tutti;figuriamoci se, alla NATURALE IGNORANZA, si aggiungono:a) il TERRORE della perdita del proprio posto nel riparo del “gregge consiliare”; il RITORNO consequenziale alla primitiva occupazione di ciascun consigliere(il fancazzismo improduttivo!)……sarebbe stato approvato anche che “gli asini volano!!”
“Il rischio di scioglimento è stato il motivo principale per cui i Consiglieri hanno approvato con leggerezza il RENDICONTO 2012,per poi lamentarsi. I due Consiglieri conoscono superficialmente il Testo Unico e le norme…………..”
Scambiare,dolosamente,le cause per effetti e/o viceversa é onestamente riprovevole: qualità tipicamente”MISSINISA SCATTRA” senza ombra di decenza.
Costoro -con tali presupposti- DOVREBBERO trarre dalle “sabbie mobili” MESSINA?
meglio che vadano a……..casa loro; lascino la xxxxxxxxxx ed il posto alle VERE persone RESPONSABILI E SERIAMENTE CAPACI.
Saluti