L’Organo di revisione, che sta effettuando le verifiche preliminari sul Bilancio Consuntivo 2016, torna a sollecitare il monitoraggio del piano di riequilibrio
Da qualche settimana a questa parte, a Palazzo Zanca si registra un insolito clima di entusiasmo sulla situazione economico-finanziaria dell’ente. L’assessore al bilancio, Enzo Cuzzola, e l’assessore al monitoraggio del piano di riequilibrio, Guido Signorino, fanno a “gara” per comunicare all’esterno i presunti passi avanti compiuti nel percorso che dovrebbe portare al risanamento economico del Comune del Messina. Se l’assessore reggino divulga le notizie dal suo blog personale, l’ex vice sindaco si appoggia all’Ufficio stampa di Palazzo Zanca, ma il messaggio che viene lanciato è identico: il Comune avrebbe superato la fase nera della sua crisi e potrebbe addirittura fare a meno del piano di riequilibrio. Una tesi al momento suffragata solo dai comunicati stampa dei due assessori. Stando ai fatti concreti, al momento si continuano a registrare i soliti ritardi nell’approvazione dei bilanci e la Corte dei Conti continua a tirare le orecchie agli amministratori dell’ente. Non c’è nulla che certifichi in maniera oggettiva la presunta ripresa.
Inoltre, a spegnere l’entusiasmo più volte manifestato nell'ultimo periodo dai due assessori ci pensa il Collegio dei revisori dei conti, che «stante le notizie apprese dalla stampa in relazione allo stato finanziario dell’ente», chiede di visionare gli atti della giunta contenente tutte le misure poste in atto dai dirigenti dei vari Dipartimenti. Come a dire “vedere per credere”.
L’Organo di revisione, che sta effettuando le verifiche preliminari sul Bilancio Consuntivo 2016, torna quindi a sollecitare anche il monitoraggio del Piano di Riequilibrio Pluriennale relativo all’ annualità 2016. In particolare, Basile, Zingales e Fallica chiedono di avere sulla loro scrivania tutta la documentazione che attesti «lo stato di realizzazione delle "Risorse" e degli "Impieghi" del redatto Piano di Riequilibrio pluriennale per l'anno 2016» .
La richiesta era già stata avanzata ad inizio di quest’anno, con nota del 31 gennaio, ma – come sottolineano i tre tecnici contabili – è rimasta sino ad oggi «inevasa». Non ha avuto riscontro – scrivono ancora – neanche la richiesta relativa al monitoraggio del I Semestre 2017 .
Senza i dati precisi sull’andamento delle misure contenute nella manovra finanziaria del Comune è impossibile per i revisori verificare lo stato di salute dell’ente, che resta formalmente vincolato alla procedura di riequilibrio. Anzi, a tal proposito, i revisori dei conti chiedono esplicitamente all’ente «di porre in essere tutte le azioni finalizzate al mantenimento e/o miglioramento delle previsioni» contenute nel piano di riequilibrio, su cui deve ancora esprimersi la sottocommissione ministeriale. E quello sì che sarà un giudizio terzo e definitivo sullo stato dei conti di Palazzo Zanca.
Danila La Torre
La sottocommissione ministeriale è infatti attesa a palazzo zanca per ricevere lezioni di contabilità affinché possa pronunciarsi definitivamente sul piano di riequilibrio.