Ipoesi di limite d’accesso per i mezzi superiori a 3,5 tonnellate e di pass parcheggio per il villaggio della zona nord. Intanto Isgrò trasmette un progetto alla Provincia
Il villaggio di Torre Faro è stato, oggi, al centro delle attenzioni di due diversi assessori della giunta Buzzanca. Melino Capone, che detiene la delega alla mobilità urbana, ha parlato della istituzione di una Ztl a Torre Faro nel corso dell’incontro tenutosi stamani nella sede della VI municipalità con il consiglio circoscrizionale, presente una rappresentanza degli abitanti. E’ stata valutata l’istituzione della zona a traffico limitato a Capo Peloro, con la previsione di un limite di accesso per i mezzi superiori a 3,5 tonnellate e pass parcheggio per gli abitanti delle vie Biasini, Marco Polo, Fortino, Pozzo Nonna e Lanterna. E’ stato confermato che si è in attesa dell’acquisizione dell’ex area Enel dei cavi di atterraggio del pilone per la realizzazione di un parcheggio e l’istituzione di un servizio navetta.
La stessa area del Pilone è oggetto di un progetto trasmesso alla Provincia dall’assessore alle Manutenzioni Pippo Isgrò, progetto che riguarda in particolare l’area demaniale marittima adiacente a via Fortino – Torre Faro. All’inizio della prossima settimana l’Amministrazione di Palazzo dei Leoni restituirà gli atti per il previsto avvio dei lavori. Il progetto prevede la realizzazione di opere che precludano l’accesso ai mezzi meccanici nell’area demaniale marittima sottostante il “Pilone” e la realizzazione di opere di arredo urbano consistenti nella costruzione di una pedana su una struttura già esistente; l’installazione di un gazebo in legno; la demolizione di manufatti precari esistenti e la realizzazione di un’aiuola circostante il cosidetto “lanternino”. Nell’area di Capo Peloro, ove sono stati liberati dalla sabbia i tre cannoni comunemente conosciuti come i “cannoni di Garibaldi”, nei mesi scorsi è stata infatti recuperata, anche una antica postazione di segnalamento, ormai quasi del tutto scomparsa, che fu operativa quale segnalamento marittimo nello Stretto prima del 1935, anno in cui fu riattivata la lanterna di Capo Peloro, in disuso dopo il sisma del 1908. L’intendimento di Isgrò sarebbe quello di ricostruire la struttura, costituendo insieme ai tre cannoni, un momento espositivo per ricordare le vicende del particolare sito sullo Stretto di Messina.