Si è concluso dopo un anno il progetto teatrale che ha visto coinvolti ragazzi diversamente abili e normodotati con l’esibizione “Opera Prima”
Il palcoscenico dell’auditorium del Palazzo della Cultura ha ospitato il 18 giugno scorso l’atto conclusivo di un duro lavoro intrapreso un anno fa dal Laboratorio Teatrale ”Diversi Talenti” e portato avanti dall’Associazione Socioculturale “I Giovani del Pirandello”.
Lo spettacolo messo in scena, dal titolo “Opera Prima”, ha dato luce alla realizzazione di un entusiasmante progetto volto all’integrazione tra ragazzi diversamente abili e normodotati attraverso una delle più coinvolgenti forme d’arte: il teatro.
La rappresentazione non si è articolata su un’unica trama ma su una molteplicità di brevi atti alla base
dei quali vi è la suggestione di una sceneggiatura nata in maniera assolutamente spontanea ma mirata ad esaltare le specificità degli straordinari artisti. E così ambizioni irrealizzabili, desideri , potenzialità o caratteristiche colte in ognuno dei protagonisti hanno trovato la loro massima espressione e realizzazione i questo spettacolo, in cui la solitudine di Veronica cessa di esistere quando alzando lo sguardo dal quadro che è intenta a dipingere, si accorge degli amici che le stanno attorno o l’amore di Francesca
per la lirica la conduce fino a incontrare la musica personificata in una donna o ancora, in cui l’incontro tra quattro siciliani rivela l’innata e fino ad allora celata comicità dei relativi attori.
Un successo prima di tutto personale, quello riscosso da “I giovani del Pirandello” che hanno dimostrato per la prima volta come lì, ove ognuno può essere ciò che non è, si spengano i riflettori sulle differenze affinchè si accendano su una finzione, quella teatrale che prodigiosamente unisce e fonde senza diversità chiunque vi prenda parte. (S. De Benedetto)