Un mese fa il consigliere della III Circoscrizione aveva segnalato le anomalie di gestione delle palestre scolastiche, utilizzate a tariffe da privati. La Provincia ha risposto con celerità, adesso lo stesso consigliere punta ad un incontro con tutti i soggetti coinvolti.
Strutture sportive e palestre scolastiche concesse a tariffe stratosferiche e gestite come se fossero private. Poco meno di un mese fa avevamo acceso i riflettori su alcune anomalie che da tempo si registrano nelle modalità di utilizzo e concessione delle palestre delle scuole superiori che dovrebbero rispondere solo alle linee dettate dalla Provincia, unica proprietaria delle strutture, e che invece in qualche caso hanno agito senza controllo. A segnalare in particolare il caso Verona Trento, dove squadre, associazioni sportive o semplici cittadini che vogliono affittare la struttura per un allenamento o una partita si sono trovate di fronte alla richiesta di 26 euro l’ora per usufruire della palestra adibita a campo di basket e pallavolo, 40 euro per la palestra adibita a campo di calcio a 5, è stato il consigliere della III Circoscrizione Santi Interdonato. L’esponente Pd ha scritto immediatamente al Commissario Filippo Romano per chiedere un intervento urgente, richiesta che non è rimasta inascoltata.
La Provincia è corsa ai ripari approvando il Regolamento per la concessione e utilizzazione degli Impianti Sportivi Scolastici che discplina disciplinare la possibilità di fruizione degli spazi sportivi ubicati all’interno delle scuole mediante la concessione degli stessi “… al fine di garantire la diffusione dello sport a tutti i livelli e in tutte le discipline praticabili, per il soddisfacimento degli interessi generali della comunità provinciale”, con particolare riferimento ad “… incentivare l’attività formativa finalizzata all’avviamento allo sport degli adolescenti e sostenere l’attività motoria a favore dei disabili e degli anziani”.
Interdonato evidenzia in particolare alcuni passaggi inseriti nel regolamento che servono a fugare il campo da equivoci ed eventuali interpretazioni di comodo che fino ad oggi avevano dato la possibilità ad alcuni dirigenti scolastici di fare il bello e il cattivo tempo.
Viene stabilito che ogni anno entro il 31 maggio, in riferimento al successivo anno scolastico, l’Istituzione Scolastica è tenuta a predisporre un calendario delle proprie necessità orarie per l’impianto di competenza. Nel rispetto delle definite esigenze scolastiche si prevede espressamente che la Provincia “… a proprio insindacabile giudizio potrà affidarne la gestione a terzi per il suo utilizzo nelle restanti ore …”. Per definire le concrete modalità l’Ente si riserva di poter optare per una concessione annuale mediante gara di appalto oppure attraverso la concessione anche in via temporanea per un periodo di tempo più limitato.
Sono previsti obblighi e responsabilità in capo al concessionario, tra cui anche il pagamento di cauzioni e canoni quantificati nell’importo di 6 euro l’ora da eseguire mediante versamento postale su conto corrente intestato al servizio di Tesoreria della Provincia. Sono, dunque, del tutto esclusi pagamenti diretti in favore delle Istituzioni Scolastiche ed eventuali procedure amministrative ulteriori che prevedono la corresponsione di corrispettivi.
Soddisfazione viene espressa da Interdonato, che sottolinea come il regolamento costituisca un atto molto importante utile sia per migliorare la fruizione delle strutture e la promozione dello sport di base sia per evitare pericolose distorsioni: «La Deliberazione Commissariale dispone che il regolamento venga trasmesso a tutti i dirigenti scolastici, i quali non potranno più far finta di non conoscere le disposizioni emanate dall’Ente Territoriale proprietario. Mi auguro sia sufficiente per far cessare immediatamente quelle prassi del tutto abusive che vengono condotte in diversi Istituti Scolastici. Sotto altro profilo, in vista della prossima stagione scolastico – sportiva, auspico che possa emergere la più ampia collaborazione tra Scuole, Associazioni e Provincia.
A tal proposito – conclude Interdonato – sarebbe opportuno che il Commissario Straordinario della Provincia si facesse promotore di un incontro tra tutte le parti interessate per individuare congiuntamente una linea da adottare nel rispetto delle norme previste dal regolamento, già a partire dalla definizione delle ore da destinare alle ore extra scolastiche.
Non vorrei che i Dirigenti Scolastici si sentissero penalizzati dall’introduzione del Regolamento ed incappassero nell’errore di chiudersi a riccio, magari, limitando il numero di ore messe a disposizione dei possibili concessionari o fruitori»