Finisce 75-59 al PalaCarrara tra Pistoia e Capo d'Orlando, al termine di una gara combattuta, in cui i paladini partono bene, ma alla lunga cedono ai padroni di casa. Brusco stop per i biancazzurri che rende ancora più agguerrita la corsa ai playoff scudetto, una competizione che fa sì che la stagione del club paladino sia entusiasmante e storica.
Parte bene l’Orlandina, che con l’inchiodata a una mano di Delas e gli appoggi di Archie e Stojanovic si porta sullo 0-6 in avvio. Pistoia alza il ritmo riportandosi sul -1 con la tripla di Petteway e l’appoggio di Moore (5-6 dopo 3′). Ancora Delas, Diener e la bomba di Ivanovic danno il massimo vantaggio agli ospiti, +8 (5-13 al quinto minuto di gioco). Al rientro dal time-out chiamato da coach Esposito, Pistoia si rivolge ancora a Petteway che dall’arco non fallisce e Antonutti può appoggiare il -3 (10-13 dopo 7′). Stojanovic recupera il rimbalzo difesa e parte in coast to coast riportando Capo sul +7 (10-17). Il primo quarto si chiude sul 14-17 con Antonutti e Lombardi che superano la zona paladina trovando due realizzazioni da sotto. Pistoia inizia bene il secondo parziale con Crosariol e Boothe che firmano il primo vantaggio pistoiese (18-17 dopo 12′). Il tap-in di Laquintana riporta col naso avanti l’Orlandina, ma con una grande pressione difensiva i toscani recuperano palle importantissime e mettono a segno un parziale di 13-2 portandosi sul massimo vantaggio con il contropiede chiuso da Lombardi che vale il +8 (27-19 dopo 15′). Stojanovic interrompe il break e con quattro punti consecutivi di Archie, trovati grazie ad un’ottima circolazione di palla, Capo d’Orlando torna sul -1 (27-26). La zona paladina è facilmente penetrabile e Petteway e Magro trovano il +5 da sotto. Archie e Diener sono precisi dalla lunetta, ma Petteway mette due bombe che mandano le squadre negli spogliatoi sul 39-32. In avvio terzo parziale Jenkins e Lombardi trascinano i biancorossi fino al +12 (45-32). Il tap-in di Ivanovic interrompe il digiuno dei paladini, ma con Moore e la tripla di Boothe Pistoia va sul +15 (49-34 dopo 25′). Delas risponde dall’arco, Jenkins replica immediatamente, ma arriva la reazione dell’Orlandina, che stringe le maglie in difesa e con Tepic e Diener in sottomano e il contropiede chiuso da Archie, si riavvicina fino al -9 (52-43 al 27°). Crosariol appoggia al vetro, Ivanovic fa 2/3 dalla lunetta, ma il tap-in di Lombardi e i liberi di Moore chiudono il terzo quarto sul 57- 45. Antonutti apre l’ultimo periodo realizzando da sotto, Archie risponde con la tripla del -11 (59-48 a 9′ dal termine). Il break di casa firmato Boothe, Lombardi e Crosariol porta Pistoia sul massimo vantaggio +19 (67-48). Capo d’Orlando prova a crederci ancora con Tepic che serve dietro la testa Delas, che appoggia senza troppi problemi, ma dall’altro lato Crosariol sistema a canestro. Delas prova a caricarsi sulle spalle i suoi mettendo il -17 e Diener riesce a penetrare due volte nella difesa toscana, realizzando, subendo il fallo e mettendo il libero e trovando il -12 (69-57 a 1 minuto dalla fine). I padroni di casa vanno in lunetta con Jenkins e Antonutti e si portano sul nuovo +14 (73-57). Tepic riesce a trovare due punti di forza, ma Jenkins è ancora preciso dalla lunetta e riporta i suoi sul +16, sul 75-59 che chiude la gara, perché il tiro dalla media di Diener fa dentro-fuori.
Cosi commenta Coach Gennaro Di Carlo alla fine dell’incontro: «Complimenti a Pistoia che stasera ha fatto una partita molto accorta su di noi. Me l’aspettavo, mi sarei meravigliato del contrario. Ovviamente sono arrabbiato perché dalla mia squadra pretendo un istinto killer anche solo quando, nel finale, cercavamo di difendere la differenza canestri. Se vogliamo rimanere tra le prime otto e vogliamo confermare quanto di buono fatto dobbiamo cercare di maturare. Sono arrabbiato per alcune scelte sia in attacco che in difesa, perché abbiamo regalato dei tiri liberi quando l’inerzia sembrava passata in mano nostra e, anche se mancava un minuto e mezzo e non potevamo vincere, potevamo mantenere la differenza canestri. Il calendario da qui alla fine è molto impegnativo per noi, ma non ci va di gettare al vento quanto di buono fatto per sette mesi. Nel pre-gara avevo detto che per vincere qui a Pistoia bisognava stare concentrati per 40 minuti: conosco bene questo campo, so con che energia gioca Pistoia, avevo cercato di trasferire alla squadra quello che sarebbe successo qui, dicendo che la concentrazione sarebbe stata determinante. Quando si gioca per un qualcosa di più impegnativo bisogna crescere, il margine di errore si riduce, non possiamo oggi avere lo stesso atteggiamento di sette mesi fa. Abbiamo l’ambizione di dire che stiamo giocando per i playoff e dobbiamo alzare l’asticella. Raggiungere i playoff non sarà facile, ma noi non vogliamo fallire l’obiettivo e cercheremo in ogni modo di raggiungerli».
Pistoia – Capo d’Orlando 75-59 (14-17; 39-32; 57-45)
Pistoia: Petteway 16, Okereafor, Antonutti 5, Solazzi, Lombardi 10, Crosariol 8, Magro 4, Jenkins 14, Moore 9, Boothe 9. All.: Esposito.
Capo d’Orlando: Galipò ne, Tepic 6, Iannuzzi, Laquintana 2, Nicevic, Delas 11, Diener 11, Donda ne, Ivanovic 7, Archie 15, Stojanovic 7, Berzins ne. All.: Di Carlo.