Contro il Girgenti bastava un pareggio e pareggio è stato dopo che la prima frazione si era chiusa con uno svantaggio di sette reti. La gioia dell'allenatore D'Arrigo e dei giocatori Minissale, Carubia e Costarella
Tante emozioni ieri al “PalaRussello” di Gravitelli, dove la formazione maschile dell’Handball Messina ha centrato una storica promozione in serie A2. Ai ragazzi di Tommaso D’Arrigo, impegnati contro il “sette” del Girgenti, bastava un solo punto per festeggiare il salto di categoria, ma al termine della prima frazione di gioco le cose sembravano essersi complicate più del dovuto.
La rete d’apertura di Giovanni Minissale faceva presagire cose positive per la squadra peloritana, che tuttavia con il passare dei minuti lasciava l’iniziativa ai propri avversari e vedeva aumentare il vantaggio degli stessi. Spinto dalle reti di Camilleri e Pace, il Girgenti andava così negli spogliatoi sopra di sette lunghezze (10-17), contro una Handball Messina troppo brutta per essere vera.
Tra il primo e il secondo tempo, Parisio e compagni ritrovano testa e gambe, iniziano a macinare gioco e soprattutto a chiudere le maglie di una difesa che fino a quel momento aveva concesso troppo alla squadra allenata da mister Camilleri. La doppietta di Enzo Abbate e la rete di Olindo Carubia riportano subito l’Handball Messina a -4 (13-17), con il numeroso pubblico presente sugli spalti che spinge i propri beniamini a credere nella rimonta. Dalla panchina si fa sentire la voce di Tommaso D’Arrigo che finalmente ritrova la sua squadra, quella stessa squadra giunta all’appuntamento col Girgenti reduce da ben undici vittorie consecutive. Al minuto 21 il boato del “PalaRussello” saluta il punto della parità firmato Olindo Carubia (23-23) e, poco dopo, l’entusiasmo va alle stelle quando Francesco Costarella riporta in vantaggio la squadra del presidente Enzo Marino (25-24). Dall’altro lato Girgenti non ci sta a regalare l’intera posta in palio e fino agli ultimi secondi lotta su ogni palla per tornare a casa con qualche punto utile per la corsa al terzo posto. Alla fine il tabellone luminoso si ferma sul 28-28, un pareggio che per l’Handball Messina vale più di una vittoria, ottenuto grazie alla voglia e alla caparbietà di un gruppo che ha dimostrato ancora una volta di non voler mollare mai.
La scorsa estate Tommaso D’Arrigo ha fatto una scommessa, quella di provare a rilanciare la pallamano maschile in riva allo Stretto e, visti i risultati, il tecnico dell’Handball Messina può ritenersi pienamente soddisfatto: “Siamo partiti in sordina, senza alcun obbligo di guardare alla promozione, poi giornata dopo giornata abbiamo capito attraverso il gioco espresso in campo e i risultati che potevamo puntare a qualcosa di importante. I ragazzi stasera hanno scritto una pagina indelebile e sono molto felice per loro, sia per i più anziani del gruppo, che già in passato hanno assaporato la A2, che per i tanti giovani che fanno parte del nostro organico. Il punto di oggi è stato voluto più di ogni altra cosa e, dopo il brutto approccio alla gara e un primo tempo da dimenticare, la squadra ha tirato fuori grinta e cuore centrando una promozione storica. Adesso – conclude mister D’Arrigo – abbiamo l’obbligo morale di giocare le ultime gare con altrettanta voglia di far bene per provare a vincere il campionato. Non sarà facile, ma dalla nostra avremo anche il bonus della gara di recupero con il Ragusa e soprattutto lo scontro diretto con l’Aetna Mascalucia davanti al calore dei nostri tifosi”.
Negli spogliatoi, tra il primo e il secondo tempo, si è fatta sentire anche la voce di Giovanni Minissale, uno dei giocatori più esperti dell’Handball Messina: “E’ stata una gara dai due volti, con un primo tempo in cui la squadra era slegata, poca intensità in difesa e attacco sterile. Ha prevalso probabilmente la paura di vincere e questo ha favorito il gioco dei nostri avversari che sono andati al riposo con un buon vantaggio. Negli spogliatoi il mister ci ha dato una bella strigliata e anch’io ho guardato in faccia i miei compagni invitandoli a riprendere la partita. Siamo tornati in campo con la giusta concentrazione e alla fine – prosegue il pivot dell’Handball Messina – abbiamo ottenuto questo straordinario traguardo. Adesso non ci resta che continuare a lavorare intensamente per puntare al primo posto. Dedico la vittoria alla mia famiglia, ai nostri tifosi, alla società e naturalmente ai miei compagni di avventura, un gruppo che ha creduto pienamente nel progetto di mister D’Arrigo e giornata dopo giornata ha dimostrato sul campo di meritare la posizione di classifica attuale”.
A trascinare in campo l’Handball Messina, con la forza del carisma e indiscusse qualità tecniche, ci ha pensato più volte Olindo Carubia: “Primo tempo da dimenticare, approccio negativo alla gara, probabilmente mai così male in questo campionato. Troppo sconcentrati in difesa, poco incisivi in avanti, anche perché dall’altro lato c’era una squadra che spingeva al massimo a caccia di punti pesanti in chiave promozione. Negli spogliatoi il mister si è fatto sentire, ma soprattutto è stato abile a cambiare qualcosa sul piano tattico. Devo dire che recuperare sette reti a questo Girgenti non era per nulla facile, ma – prosegue il capitano dell’Handball Messina – ci siamo riusciti dimostrando pienamente di essere una squadra da vertice. Dedico la promozione a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e mi auguro che il risultato raggiunto possa essere uno stimolo verso l’amministrazione comunale per darci la possibilità di usufruire di impianti più idonei alla pratica sportiva. Colgo l’occasione, infine, per mandare un grandissimo in bocca al lupo alla Femminile di mister Costantino, anche lei impegnata a lottare per il salto di categoria”.
Senza le sue reti probabilmente sarebbe stata tutta un’altra storia, questo il pensiero del cannoniere principe della squadra Francesco Costarella: “Nel primo tempo siamo scesi troppo molli in campo, con la testa eravamo probabilmente già ai festeggiamenti. Poca concretezza in attacco, poca cattiveria in difesa e il Girgenti ad approfittare della situazione e punire il nostro atteggiamento. Nella ripresa, dopo una bella lavata di capo da parte del mister e di Giovanni Minissale, siamo usciti da un profondo stato di torpore e abbiamo iniziato a giocare come sappiamo. Per come si era messa la gara alla fine dei primi 30’ bisogna guardare il bicchiere dal lato mezzo pieno e lasciare per un attimo l’amarezza per aver bruciato due punti importanti per la corsa al primo posto. Godiamoci quindi il momento e questo storico risultato per la pallamano maschile messinese, da troppo tempo lontana dai campionati nazionali. Il nostro obiettivo – conclude il centrale dell’Handball Messina – è adesso lottare per la conquista del titolo, ma per farlo non potremo più permetterci alcun tipo di passo falso”.
Il tabellino della gara
Handball Messina – Girgenti 28-28 (p.t. 10-17)
Handball Messina: De Francesco, Abbate 4, Carubia 6, Duca, Costarella 9, Zaia 3, Minissale 2, De Salvo D., Parisio 4, Freni, Russo, De Salvo E., De Domenico, Zagarella. All. D’Arrigo T.
Girgenti: Pendolino D., Mirotta, Pendolino C., Cavaleri 8, Pace 7, Stella, Camilleri L. 1, Dalli Cardillo 3, De Caro 2, Cumbo 1, Podariu 1, Proietto 2, Vaiana 3. All. Camilleri M.
Arbitri: Cardaci e Reale
Note: Espulsi Camilleri, Pace, Parisio e De Francesco.