Gara equilibrata con le peloritane brave a rimontare per due volte le avversarie al 16’ ed al 43’. Tra le messinesi ottima la prova del capitano Miladinovic e della connazionale serba Cecklic che tornava in campo dopo un fastidioso infortunio muscolare
Si è chiusa con una bordata di fischi all’indirizzo della coppia arbitrale il match del “Pala San Filippo” vinto dal Sassari, salito con questi tre punti in vetta alla classifica, su una spumeggiante Messana. Il sette allenato da Salvo Cardaci ha ben poco da rimproverarsi ed anche questa volta, dopo l’episodio di Pontinia, a salire sul banco degli imputati è il designatore arbitrale che, dopo due anni di assenza in una competizione femminile di serie A1, ha rispolverato per dirigere l’importante sfida i signori Di Domenico e Fornasier, in trasferta da Bolzano.
Gara equilibrata con le peloritane brave a rimontare per due volte le avversarie al 16’ ed al 43’, ma è stata una rincorsa inutile perché appena messa la testa avanti, quasi in automatico, sono arrivate le discutibili decisioni degli altoatesini, in particolar modo il signor Di Domenico, che hanno spinto mister Cardaci a vigorose proteste culminate con un significativo rosso, il primo dopo ben 31 anni di carriera da giocatore e allenatore in tutte le categorie. Nel novembre del 2009 proprio la coppia arbitrale era stata la protagonista in negativo della gara tra Vigasio e Messana (finita in parità 27 a 27) che fu ripetuta per un documentato errore tecnico; a distanza di due anni la coppia si è ripresentata in casa della Messana offrendo al caloroso pubblico del San Filippo una performance che ha fatto dire a fine gara al presidente Spadaro che «forse non è più il caso di giocare a pallamano in Italia ed a fare il mea culpa dovrebbero essere coloro che non vogliono fare crescere sul serio questo sport». Finisce 25 a 29.
Tra le messinesi ottima la prova del capitano Miladinovic e della connazionale serba Cecklic che tornava in campo dopo un fastidioso infortunio muscolare. Adesso si torna in campo sabato 26 con l’ultima gara prima della sosta sul campo della matricola calabrese Badolato.