La Waterpolo Messina cede in casa di misura, 7-6, davanti al più quotato Bogliasco, al termine di una partita ricca di colpi di scena e di errori arbitrali che, alla distanza, hanno penalizzato la formazione giallorossa.
la Waterpolo Messina resta ancora a 0 punti in campionato. Contro la più quotata Bogliasco è ancora una volta sconfitta ma di mezzo questa volta vi è un arbitraggio che è da rivedere del tutto. Inaffidabili i due fischietti specie quello del signor inesperto Francesco Romolini di Sesto Fiorentino, le cui valutazioni, spesso e volentieri, hanno lasciato a desiderare e capace di cacciare prima il presidente di casa Felice Genovese e, successivamente, allenatore e team manager, rei di non digerire le sue cervellotiche decisioni, una delle quali il fallo inesistente fischiato alla cinese Zhao nel secondo tempo, errore documentato con chiarezza dalle immagini.
Polemiche a parte, per la cronaca della gara è il Bogliasco che parte bene Millo, Casey e dell’ex Rambaldi. Le padrone di casa hanno ua reazione di grande orgoglio ed è la Radicchi che prende in mano la situazione portando le sue compagne sul tre pari. Poi le reti della D’Amico a segno due volte e la rete della cinese Zhao portano le giallorosse avanti di tre.
La gara sembra mettersi a questo punto in favore delle giallorosse, anche perchè Bogliasco perdeva la Zimmerman per limite di falli commessi. Bogliasco segna con Rogondino in superiorità ma non riesce a sfondare quasi mai il muro difensivo giallorosso tenuto alla grande dal portiere Sotireli, una delle migliori.
Come dicevamo sono gli arbitri a decidere le sorti di questo match e per le peloirtane, la prima a farne le spese è la De Vincentiis espulsa definitivamente per un fallo sfuggito ai più. Ad inizio del quarto tempo, Boero insacca il rigore 6-5. La Waterpolo Messina perde per proteste l’allenatore Misiti a metà di tempo e, dopo il pari di Maggi in superiorità, arriva il rosso anche per la team manager Valentina Sabatini.
Il Bogliasco approfitta del momento e trova la rete del successo con Casey a 12 secondi dalla conclusione. Per la Waterpolo Messina una vera e propria beffa ma se continuerà su questa strada potrà togliersi qualche soddisfazione. Romolini permettendo. Severo e senza peli sulla lingua il commento del presidente Felice Genovese: “Sappiamo di avere dei limiti ma se siamo destinati alla retrocessione ce lo dicano subito e ci mettiamo il cuore in pace. Oggi, dopo tanti anni di presidenza, mi sono sentito preso in giro. E non è una bella sensazione. In più è difficile da digerire la designazione di un arbitro proveniente dal bacino di una nostra concorrente alla salvezza”.
Più soft, ma sempre duro, l’allenatore Misiti: “Avevamo fatto una partita secondo le nostre possibilità, giocando con grande attenzione. Poi è cambiato tutto, compreso il metro di giudizio arbitrale. Sembra un bollettino di guerra ma le nostre sono state proteste legittime e civili su valutazioni che non condividiamo”.