3 set a 1 a favore della Sigel, una gara che regala agli osservatori un Mam double-face. Completamente assente nel primo set e per buona parte del secondo. Protagonista assoluto nel terzo set, nel finale del secondo e durante l'inizio del quarto. Segnale evidente che la squadra ha bisogno di acquisire certezze e continuità di prestazioni e risultati. La società ed il gruppo tecnico intendono ripartire dal momento in cui è suonata la riscossa ed intendono fare quadrato attorno alla squadra dopo la seconda sconfitta consecutiva alla vigilia della gara interna contro Aprilia
Seconda sconfitta consecutiva per la Mam Volley S. Teresa che cede tre ad uno al Palabellina di Marsala contro la Sigel. Non pervenute, le giocatrici santateresine sono al 24-12 del secondo set, poi una veemente reazione che fa ben sperare per il futuro del team jonico. Si partiva con la formazione base. Agostinetto in regia, Ruberti fuori mano, Mazzulla e Ferro di banda, Composto e Rotondo centrali e Pietrangeli libero. Inizio choc con la Sigel avanti prima 6-1, poi 8-4, proseguendo per 16-7 e chiudendo sul 25-14. Sul 17-7 il trainer ospite Vincenzo Rondinelli inseriva il duo Caruso-Saporito per Agostinetto-Ruberti, le due rientravano sul 20-12. Sul 23-13 invece era Sara Cortelazzo a prendere il posto di Fabiola Ferro. Un primo parziale che presentava ai numerosi tifosi messinesi presenti una squadra sfilacciata in cui erano pochissime le note positive da sottolineare. Ricezione pessima e la chiara impressione di avere davanti un gruppo di soliste che non seguivano un unico spartito. La seconda frazione di gioco iniziava con Sara Cortelazzo da subito al posto di Fabiola Ferro in P4. La partenza delle marsalesi era ancora devastante sino al 9-5 quando la gara veniva sospesa per una mezz’ora causa un forte acquazzone che provocava infiltrazioni piovane sul tappeto di gioco. Anche alla ripresa delle ostilità la marcia delle padroni di casa era straripante con Jessica Panucci (21 punti per lei alla fine) e Valentina Biccheri sugli scudi insieme alla palleggiatrice Giulia Mordecchi fortissima al servizio in salto, per lei 6 aces e nove punti globali nel tabellino fine gara. Il tecnico ospite le provava tutte, reimmettendo prima la Ferro per Cortellazzi ed inserendo sul 21-9 Verdiana Saporito per Sara Ruberti. Sul 24-12 con Simona Rotondo (top scorer Mam con 11 punti e 71% in attacco) al servizio aveva inizio la rincorsa delle giocatrici rossoblu. Un break di 10 a 0 portava il tempo sul 24-22 con Composto e compagne che cominciavano a murare le avversarie togliendo loro certezze e creando pressioni. Alla decima battuta una incomprensione in contrattacco consegnava il set alla Sigel col punteggio di 25-22. Ma la Mam aveva dato finalmente segni di risveglio ed in campo si vedeva un’altra squadra che forzava in battuta e non faceva più cadere palloni per terra con una efficiente correlazione muro-difesa. Infatti il terzo set segnava la riscossa del Mam che si aggiudicava il set per 21-25 con Verdiana Saporito in campo dal primo minuto. Il quarto ed ultimo set vedeva subito Marsala avanti (4-1), un break ospite segnava il sorpasso sul 6-7. Poi punto su punto sino all’11 pari. Un paio di errori venali facevano prendere il largo alle padroni di casa che chiudevano sul 25-19 e 3-1 finale. Nella fase finale in campo pure Silvia Bilardi. Una gara che regala agli osservatori un Mam double-face. Completamente assente nel primo set e per buona parte del secondo. Protagonista assoluto nel terzo set, nel finale del secondo e durante l’inizio del quarto. Segnale evidente che la squadra ha bisogno di acquisire certezze e continuità di prestazioni e risultati. La società ed il gruppo tecnico intendono ripartire dal momento in cui è suonata la riscossa ed intendono fare quadrato attorno alla squadra dopo la seconda sconfitta consecutiva alla vigilia della gara interna contro Aprilia. Bisogna ritrovare lucidità e prendere coscienza dei propri mezzi abbandonando l’ego e pensando alla squadra. Concetto che rimbomba chiaro dalle parole di un infuriato Rondinelli a fine partita: “Nel momento in cui tutti metteremo da parte l’io e cominceremo a ragionare col noi allora potremo proporre una pallavolo meritoria. Io voglio una squadra operaio che ottenga risultati con umiltà e spirito di sacrificio, le primedonne non mi servono a nulla. Abbiamo sbagliato l’approccio alla gara – conclude il tecnico piemontese – dobbiamo alzare il livello di attenzione in gara ed anche negli allenamenti. Ancora serve qualche settimana per vedere la vera squadra”.