La squadra jonica ha appena terminato il suo cammino in campionato e, a conclusione della splendida annata, il tecnico letojannese ha voluto tirare le somme, elogiando i suoi atleti, autori di una straordinaria favola diventata pura realtà.
L’ultimo verdetto non è stato di certo positivo. Ma Fernando Centonze, allenatore della Siciliana Maceri Volley Letojanni (serie B2, girone H), che quest’anno ha ottenuto la promozione in serie B unica, non nasconde la soddisfazione per una stagione da incorniciare sotto tutti i punti di vista. Un campionato giocato da matricola che ha riservato parecchie gioie e pochissimi dolori, con il primato perso nell’ultima partita tra Gupe Catania e Conad Lamezia, che è stato comunque un macigno poco pesante da sopportare. I 51 punti in classifica hanno, invece, fatto la differenza. Con il mister che ha voluto fare, dopo pochi giorni dalla fine del torneo, un piccolo elogio “a chi mi ha sopportato e supportato durante l'intera stagione”. “Abbiamo disputato 22 gare, perdendone solamente 4 – ha sottolineato Centonze -: due nel girone di andata ed altrettante nel girone di ritorno, cedendo però l'intera posta in palio, e sempre in trasferta. Siamo stati gli unici a restare imbattuti in casa per tutta la stagione, con 11 gare e 31 punti sui 33 disponibili. Un risultato da grande squadra, visti pure i 26 punti nel girone d'andata e i 25 nel corso del ritorno. Con un finale da secondi, ad un punto, dietro la Conad Lamezia”. Numeri sbalorditivi che hanno determinato tutto sin dall’inizio. A settembre, infatti, la formazione del presidente Alfio Valastro si era prefissata obiettivi importanti ma nessuno si sarebbe aspettato un risultato di questo genere. “Il secondo posto è merito soprattutto dei miei atleti – ha ancora detto il tecnico -. Il 6+1, sceso in campo, aveva solo un giocatore sopra i 30 anni, ovvero il capitano Nicola D'Andrea (centrale), da un curriculum invidiabile viste le numerose presenze nei campionati nazionali di B2 e B1, con tre promozioni all'attivo e che, senza qualche acciacco di troppo, avrebbe espresso tutto il suo valore. Poi Mauro Princiotta, schiacciatore di 27 anni, e anche lui con molti campionati nazionali all'attivo e vero uomo di equilibrio della squadra. Sicuramente ottima la stagione del palleggiatore Maurizio Schifilliti, con all’attivo campionati nazionali in ‘giovane’ età”. Ma i ringraziamenti del coach sono arrivati anche per Francesco Pugliatti, schiacciatore di 23 anni, e per il centrale Gianluca Schipilliti. “Il primo – ha aggiunto – alle prese con un infortunio che non gli ha permesso si esprimere al meglio le sue qualità per buona parte della stagione; il secondo con una stagione da incorniciare, soprattutto da gennaio in poi. Muro invalicabile e praticamente una sentenza in attacco”. Ma da non dimenticare è stata anche l’annata del 17enne libero Francesco Salomone, alla sua prima esperienza in un campionato nazionale. “E’ cresciuto partita dopo partita, non solo tecnicamente, ma soprattutto caratterialmente e farà parlare sicuramente di sé in futuro”, è stato il commento. Un pensiero è andato anche all’opposto Domenico Laganà, “anche lui alla prima esperienza in serie B2, e che ha dimostrato di avere i numeri per un futuro importante. E poi il palleggiatore Andrea Alaimo (secondo anno in questo ruolo, dopo aver iniziato come libero), bravissimo ad entrare a freddo e ad essere determinante sia al palleggio che al servizio”. Parole molte tenere anche per Francesco Pelleriti, centrale di 28 anni e “veterano” con 4 anni di presenze in squadra, ma al suo primo in un torneo professionistico. “Non ha assolutamente fatto sentire l'assenza del capitano in metà girone di ritorno e avrebbe avuto molto più spazio all’andata, se non avesse avuto a che fare con qualche noia alla schiena”, ha dichiarato in merito. “Da menzionare pure Damiano Rigano, opposto di 16 anni e bravo a ritagliarsi i suoi momenti di gloria ogni volta che è stato chiamato in causa – ha ancora detto -. Un pensiero a parte merita il centrale Antonino Intilisano, vero uomo spogliatoio, a cui non smetterò mai di dire grazie per quanto fatto quest'anno. Poi Josè Bucalo, importantissimo ad inizio stagione, visto l'infortunio di Pugliatti, e sempre determinate”. Su Orazio Ruggeri, entrato a metà campionato, su Raffaele Venosa e Filippo La Malfa, Centonze ha invece a posto i più sentiti ringraziamenti “per aver risposto presente quando sono stati chiamati in causa, rendendo ancora più importante la stagione agonistica appena conclusa. “Ma altrettanto significativa è stata la presenza degli amici e dei dirigenti letojannesi che hanno creduto sempre nelle mie qualità di allenatore e di uomo – ha concluso – e su cui punto anche per la prossima stagione”. A settembre inizierà, infatti, un nuovo percorso che – stando a quanto detto dalla dirigenza – “sarà ulteriormente denso di buoni propositi”.
Enrico Scandurra