Il roster è di livello, composto da atlete di categoria superiore. In sei la scorsa stagione hanno conquistato la promozione in A2 nella cittadina jonica
S. TERESA. Un colpo dopo l’altro. L’Amando Volley sembra non fermarsi più. Dopo l’annuncio dell’acquisto di Valentina Rania, il capitano di Riva del Garda della storica promozione dello scorso anno in A2 del S. Teresa (titolo successivamente ceduto), la società del presidente Andrea Lama, che affronterà il prossimo campionato di B2, ha ufficializzato l’arrivo della romana Federica Pietrangeli. Già nota ai santateresini per le sue performance negli ultimi anni nel ruolo di libero ma anche per il suo trascorso in giro per l’Italia.
A questo punto si può dire che tutti i tasselli sono stati inseriti in un mosaico dai toni forti, che già fa sognare la tifoserie biancazzurra. Il roster è di livello, composto da atlete di categoria superiore: Caruso in cabina di regia (con Alessia Glorioso a far da seconda), Bertiglia opposta, Escher e Rania di banda (completa il settore Maria Cristina Gambadoro), Cassone e Rapisarda al centro insieme a Richiusa, Pietrangeli e Cosentino nel ruolo di libero. La squadra è allenata da Luana Rizzo. Caruso, Bertiglia, Escher, Rania, Cassone e Pietrangeli hanno conquistato lo scorso anno la A2. Ma tutte restano con i piedi per terra, coscienti tra l’altro che il campionato di B2 quest’anno si preannuncia avvincente e complesso.
“Che ci crediate o no – esordisce l’ultima arrivata (si fa per dire…), Federica Pietrangeli – ho maturato questa scelta solo negli ultimi giorni, dopo aver valutato seriamente di ritirarmi dall'attività sportiva e dedicarmi soltanto alla mia vita privata. Determinante – aggiunge – è stato il pressing asfissiante delle compagne amiche e dei miei tifosi che mi hanno tempestato di telefonate e di messaggi. Solo per Santa Teresa ed i suoi tifosi ho rimesso le ginocchiere, ed adesso mi sento pronta a dare il massimo per l'Amando. Chi ha la pallavolo nel sangue come me – conclude Federica – non può facilmente metterla nel ripostiglio”.
Carmelo Caspanello
