Il corteo della Messina che muore e che urla "restituiteci la dignità". IL VIDEO

Il corteo della Messina che muore e che urla “restituiteci la dignità”. IL VIDEO

Francesca Stornante

Il corteo della Messina che muore e che urla “restituiteci la dignità”. IL VIDEO

sabato 10 Novembre 2012 - 16:34

Hanno sfilato da piazza Cairoli a piazza Unione Europea migliaia di lavoratori, cassintegrati, disoccupati messinesi che hanno risposto all'appello di Cgil, Cisl e Uil e hanno partecipato alla grande manifestazione "Emergenza Messina". ALLEGATO IL VIDEO CON LE INTERVISTE AI LAVORATORI

“Oggi in strada c’è la Messina sociale che muore, non ci sono i carnefici che l’hanno ridotta in questo modo”. Durissimo e tristemente vero il commento del segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava che oggi ha sfilato nella sua Messina insieme a migliaia di lavoratori, precari, disoccupati, cassintegrati. Un unico grido si è levato dal corteo ha attraversato la città. Vergogna. Devono vergognarsi i responsabili di questo sfascio, chi continua a incassare stipendi e compensi d’oro mentre a Messina si muore di fame. Deve vergognarsi chi fa finta di non vedere e non sentire il grido di disperazione di chi è sceso in strada con bandiere e striscioni portando sulle spalle mesi di attesa, rinunce, debiti, rabbia e indignazione. Lo hanno urlato oggi durante il corteo che ha unito tutte le vertenze di una città che sul piano occupazionale e sociale sta affondando. La manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil ha portato a sfilare da piazza Cairoli a piazza Unione Europea migliaia di lavoratori messinesi schiacciati dalla crisi. Per i sindacati erano settemila, per la Digos almeno quattro mila in meno, al di là dei numeri ciò che ha colpito è stata l’unità e la compattezza ritrovata. In questi giorni i segretari della triplice avevano lanciati tanti appelli affinché si unissero le forze. In tantissimi hanno risposto. E’ convinto che sia possibile invertire la rotta il segretario della Cisl Tonino Genovese: “serve subito un patto che dia risposte ad una città che non può più permettersi di aspettare, dovremo approfittare di questo periodo di commissariamento per uscire dal tunnel, fare chiarezza sui conti e ripartire”. Gli fa eco il segretario della Cgil Lillo Oceano. “Adesso che il dissesto pare un po’ più lontano dobbiamo tutti rimboccarci le maniche, si dovrà fare chiarezza sui bilanci, pretendere l’impegno delle istituzioni e maggiore senso di responsabilità di tutti quelli che fino ad oggi sono rimasti a guardare”. Per il segretario della Uil Costantino Amato l’unità di oggi è il primo importante segnale della volontà di cambiare le cose “La Messina che oggi protesta si è presentata compatta e tutti insieme dobbiamo continuare la battaglia affinché si inizi a fare il bene di tutte quelle categorie che fino ad oggi sono state ignorate”. La manifestazione di oggi ha messo insieme tutte le vertenze in un’unica grande vertenza Messina alla quale si deve immediatamente trovare una soluzione. Non c’erano però i messinesi, è mancata la solidarietà della città che purtroppo ancora una volta è solo rimasta a guardare dalla finestra come se il problema non fosse loro. Poca anche la solidarietà politica. C’erano i consiglieri comunali Chiarella, Barone, Messina e Calabrò con in testa il presidente del consiglio Previti. C’era il deputato regionale del Pd Filippo Panarello e il neo deputato Marcello Greco. C’erano i rappresentanti di alcuni movimenti come Reset. Anche oggi Messina ha presentato più di un volto. Da piazza Cairoli a piazza Unione Europea abbiamo visto quello di chi che invoca rispetto e diritti, che soffre, che non sa come pagare mutui e bollette, che si è indebitata fino al collo per portare a tavola da mangiare. Mancava l’altra Messina, quella di chi ancora crede che il problema non sia suo. (Francesca Stornante)

Il servizio video a cura di Danila La Torre e Claudio Gheza

Le foto sono di Dino Sturiale

7 commenti

  1. il consigliere serra? non c’era? come lui che era sempre dalla parte dei piu’ deboli..a chiacchere.

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  2. vorrei chiedere a questi sigg.Capi sindacalisti:Ma chi avete votato e fatto votare negli ultimi anni ? andate da loro e loro vi devono restituire la dignità.Avete fatto scappare i buoi con tutti i mandriani ed ora chiedete a Croce di rstituirvi la dignità? chiedetelo a qualcuno prima di lui che avete lasciato dormire in pace mentre svuotave le casse per altre vie che certamente non erano gli stipendfi.

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  3. Messina e’ stata gia’ sotterrata da tempo, altroche

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  4. Proprio non e’ vero che ieri nella manifestazione erano assenti carnefici e responsabili dello sfascio! Qualcuno c’era, altroche’!

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  5. I sindacati ( come la formazione professionale in Sicilia , pozzo senza controlli e senza regole se non quelle interne calibrate ) perché non recitano il mea culpa ed istituiscono un fondo ( di mutuo soccorso) per venire incontro alle esigenze dei lavoratori veramente disagiati dal mancato pagamento degli stipendi.
    Hanno con coscienza e volontà consentito il vegetare all’interno delle municipalizzate .
    Il sindacato non è solo difesa dell’orticello dei diritti dei lavoratori ma è anche costante attenzione al sistema paese.
    Non voglio pensare che dall’interno dei sindacati possano venire fuori ………tanti fioriti o forse a Messina vi è stato un inizio, di cui mi sfugge l’esito.
    Di sicuro sono soldi di associazioni private frutto del contributo volontario(scevro di concussioni ) dei lavoratori .
    Al segretario provinciale sindacale che( a RTP durante i commenti dei risultati regionali) strizza l’occhiolino autocompiaciuto , ci permettiano suggerire andare a rileggersi gli atti della Costituente sul ruolo ed i controlli sulle organizzazioni sindacali.

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  6. FRANCESCO TIANO 11 Novembre 2012 19:08

    la sinistra al potere della casa regionale e la sinistra in piazza a protestare. Forse è meglio che iniziano a fare quello che hanno promesso ai Messinesi e la smettono di cavalcare la protesta per ottenere consensi. Andate a Palazzo D’Orleans a protestare e risolvere i problemi dei lavoratori Messinesi e degli imprenditori. La situazione è grave e chi ha vinto deve rispondere sin da subito. Non ci dimentichiamo delle promesse del Presidente Crocetta. Adesso se dovessero sostenere che la situazione economica impedisce la risoluzione dei problemi dei lavoratori della casa comune e delle partecipate significa che i voti dati al PD di Francantonio e di Crocetta hanno riproposto il vecchio sistema politico, legato alle promesse da marinaio e Messina farà la parte della pecorella smarrita.

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  7. Premetto che non sono d’accordo con questa manifestazione di piazza: chi era all’opposizione fino a ieri ha le stesse responsabilità di chi era al governo della città/regione (almeno così la pensa la maggioranza dei siciliani che NON E’ andata a votare), ritengo perciò fuorviante e anacronistico parlare ancora di destra e sinistra come fossero due muri contrapposti…abbiamo visto in più e più occasioni che spesso vanno a braccetto insieme e che insieme spesso si sono spartiti torte/dolci e…cannoli a danno della collettività.
    Il vecchio sistema politico (affaristico/clientelare aggiungo io) non è composto solo dal PD, ma anche dal PDL, UDC, MPA… che a Messina ancora una volta,abbiamo visto,tranne rari eclatanti casi, è stato “premiato” ancora una volta!!!

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