In casa Atm la “tensione” bussa alla porta. La Fit Cisl pronta allo sciopero, l’Ugl rilancia: i problemi di sicurezza rimangono

In casa Atm la “tensione” bussa alla porta. La Fit Cisl pronta allo sciopero, l’Ugl rilancia: i problemi di sicurezza rimangono

In casa Atm la “tensione” bussa alla porta. La Fit Cisl pronta allo sciopero, l’Ugl rilancia: i problemi di sicurezza rimangono

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venerdì 04 Novembre 2011 - 09:21

I rappresentanti della Cisl chiedono un confronto chiaro, da tenersi a Palazzo Zanca, con Regione, amministrazione comunale e azienda per capire le vere intenzioni sul futuro dell’azienda

La tensione in casa Atm continua a salire. Perentorio l’ultimatum che la Fit Cisl lancia all’amministrazione comunale e all’azienda per capire se davvero esiste la reale intenzione di uscire dall’emergenza o se al contrario l’unica strada che resta da percorrere non sia quella dello sciopero. Il sindacato lo ha ribadito a chiare lettere anche in un nota inviata al direttore del dipartimento regionale trasporti Falgares: «Serve un confronto serio e costruttivo – si legge nel documento – da svolgersi presso il palazzo del Governo di Messina alla presenza del Prefetto di Messina. Altrimenti sarà protesta. La misura è colma e responsabilmente porteremo a termine la procedura di sciopero prevista dalla legge. Se non riscontreremo la volontà di tutti di uscire dall’emergenza continua con modifiche strutturali».

Linea dura quella seguita anche dai rappresentanti dell’Ugl Francesco Alizzi, Domenica Barbaro e Carmelo Altadonna: «Gli svariati richiami, temporalmente cadenzati, da parte del Ministero acclarano e dimostrano che la mancanza di sicurezza sopra evidenziata non è un accadimento nuovo, anzi affonda le sue radici e trova origine nel profondo disinteresse che ha caratterizzato sin dalla nascita (e purtroppo caratterizza oggi) l’intero sistema tranviario, nella sua natura più intrinseca, strutturale ed economica. Il solenne impegno assunto dall’Assessore Melino Capone a Roma, circa la soluzione del problema di “messa in sicurezza” è stato puntualmente disatteso, tanto da indurre, trascorsi infruttuosi i tempi stabiliti e concordati, lo stesso Ministero a intimarne la chiusura. La nuova delibera d’intenti pare, comunque, accolta positivamente dall’Ustif. Pericolo scongiurato».

L’Ugl tiene però a sottolineare un aspetto: «Allo stato, se tram e continuano a circolare è solo grazie ai conducenti che, con la loro professionalità e con il loro alto senso di responsabilità, colmano, per quanto possibile, la “mancanza di sicurezza” dall’Ustif accertata. E’ solo grazie a questi “irresponsabili” unitamente alle maestranze tutte, bisogna dirlo, puntualmente non pagati, se a Messina ancora esiste il servizio pubblico. Loro garantiscono a quello stesso messinese che li insulta, il diritto alla mobilità».

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