Miracolosamente, dopo 3 anni e 3 mesi di sofferenze causate dal morbo di Penelope, sembra che il secondo approdo di Tremestieri sia guarito e che nei prossimi giorni sarà consegnato alla città, a meno di nuove ricadute autunnali. Circolano diverse tesi sulla guarigione, compresa quella, tipica dei malpensanti, che fa riferimento all'effetto Butterfly: se una farfalla sbatte le ali a Calcutta piove a New York. Putroppo viviamo nella terra dei "paperini delle opere pubbliche", nate tutte sotto una pessima stella....
Qualcosa di miracoloso sta per accadere, un evento che ha di straordinario, o, per dirla alla Accorinti di “epocale”. Sembra, pare, si dice, si vocifera, che l’incantesimo che ha colpito il secondo attracco di Tremestieri sia stato sconfitto e che nei prossimi giorni, tra squilli di tromba, telecamere, discorsi solenni ed un nastro impermeabile, i lavori ultimati saranno consegnati dopo soli tre anni e tre mesi. L’evento epocale consentirà, almeno fino a quando l’invasatura non sarà oggetto di un altro rito voodoo, di smaltire tutto il transito pesante a Tremestieri, liberando il Boccetta, il viale della Libertà e il centro dalla schiavitù al gommato.
Certo, alla luce di quanto accaduto in questi anni è evidente che l’approdo a sud è nato sotto una cattiva una stella, è un po’ il “paperino dei mari”, perché non gliene va bene una sin dal giorno dell’inaugurazione, come se una nuvola nera gli impedisse di assolvere il compito per il quale è stato voluto: liberare Messina dai tir.
Non c’è verso, quel porto di Tremestieri ha una sorta di “occhio pesante” di sopra che non va via e non se ne comprendono le origini.
A onor del vero dobbiamo dire che il paperino degli attracchi è nato anche in una sfortunatissima famiglia di opere pubbliche, che sono tutte quelle progettate in riva allo Stretto. Dalle nostre parti tutto ciò che è costruito con i soldi pubblici e con lo zampino della politica soffre della maledizione dell’incompiuta, una specie di “malasorte” che lo rende permeabile ad ogni tipo di guaio, anzi lo trasforma in una vera e propria calamita per ostacoli e ritardi. E’ un virus gravissimo e contagioso, pare si chiami “morbo di Penelope” e da anni gli scienziati del Policlinico cercano di isolarne il ceppo perché si diffonde a macchia d’olio su qualunque progetto o gara d’appalto. Uno pensa che l’opera sia lì lì per essere completata ed ecco che zac, arriva il morbo di Penelope e si deve ricominciare da capo.
L’elenco è infinito: si va dal “papà”, lo stadio San Filippo passando agli altri parenti stretti, svincoli Giostra-Annunziata, Palacultura, Museo, via Don Blasco, viadotto Ritiro, via del mare, porto di Tremestieri, zona falcata, parcheggio Zaera.
E’ una famiglia di Paperini che se la deve vedere con ogni sorta di guaio. La vita media per vedere “la luce” è di 18 anni, li vediamo nascere che hanno già sostenuto l’esame di maturità e hanno la patente. Eppure la Piramide di Cheope è stata costruita in 20 anni (anche se c’è chi dice in 30). Certo, direte, grazie al lavoro di centomila schiavi. E’ vero, però 5 mila anni fa la tecnologia non era quella di adesso…. E la Piramide di Micerino è stata fatta in meno tempo. Leggenda vuole che le Piramidi di Giza siano state costruite per orientarle con le stelle della cintura di Orione. Noi, 5 mila anni dopo, siamo riusciti a sbagliare i calcoli del collegamento tra svincolo e viadotto e da tre anni siamo alle prese con un “giunto” che è pezzo quasi unico in tutto il mondo, che eviti la catastrofe. Nel frattempo al Nord in 5 anni e un giorno hanno costruito la Brebemi, (Brescia-Bergamo-Milano) superautostrada di 65 km completa di caselli e luci.
Ma torniamo alla seconda invasatura di Tremestieri: inaugurata nel 2006, già nel 2008, praticamente in fasce, ha avuto i primi acciacchi causa mareggiata ed è stata riparata. Niente da fare, i guai si sono ripetuti fino a distruggerla (c’è da chiedersi come sia stata costruita se sono bastati tre quattro anni a renderla inservibile). L’attracco si è ammalato per “insabbiamento”, termine questo che inquieta e che dovrebbe far riflettere. Nel maggio 2011 furono affidati i lavori annunciandone la conclusione in pochi mesi. Fu allora che si è beccata il morbo di Penelope. Ogni volta che sembrava prossima alla guarigione ecco che un nuovo rito voodoo la colpiva. In occasione dell’ordinanza anti-tir di ottobre l’Autorità portuale assicurò la consegna dell’invasatura entro l’8 dicembre. L’evento avverrà otto mesi dopo, ma quel che tutti si chiedono adesso è cosa abbia potuto portare alla guarigione miracolosa. Su come e perché l’invasatura sia guarita dal morbo di Penelope vi sono diverse tesi.
C’è chi dice che nelle scorse settimane l’Autorità portuale e la società Terminal Tremestieri abbiano organizzato diversi gruppi di pellegrinaggio, diretti chi a Lourdes, chi a Fatima, chi (i più pigri) a San Giovanni Rotondo. Del resto ha dell’inspiegabile che mentre nell’Universo (ed oltre) le opere si realizzano in tempi record, qui da noi siano vittima di malocchio. Oltre all’invasatura l’epidemia ha contagiato il viadotto Ritiro ed il muro di contenimento della curva nord dello Stadio di San Filippo, che viaggiano oltre i tre anni d’incantesimo, per non parlare del Museo che è inguaribile. Secondo altri ben informati la guarigione dell’invasatura pare sia dovuta al fatto che è stato chiamato uno sciamano che per una notte intera ha parlato alla sabbia ed alle correnti marine per convincere la Natura a fare ciò che l’Uomo non vuole fare. Ma ahimè, sembra che il povero sciamano non abbia portato a termine il compito perché travolto da un tir mentre sussurrava alle onde. Un altro gruppo si è rivolto ad una fattucchiera. La donna ha chiesto di comparare ai fondi del caffè i fondali dell’approdo. Sembra che la signora, alla vista dei fondali abbia iniziato a ridere dicendo “ci vuole ben altro che la magia cari miei…..”.
Poi però ci sono i maligni. Costoro sostengono che i primi miglioramenti alla salute dell’invasatura si siano registrati quando Accorinti ha annunciato che avrebbe emanato l’ordinanza anti-tir in centro e che, via via che i cattivi propositi della giunta si concretizzavano in un provvedimento, il colorito della poveretta migliorava a vista d’occhio. I maligni sostengono che si chiami effetto Butterfly, ovvero se un farfalla sbatte le ali a Calcutta piove a New York. In base a questa teoria due fenomeni apparentemente scollegati in realtà lo sono. Così, per esempio, se vieti il transito ai tir sbarcati di giorno dalla Cartour dicendo che sei stanco di mezzi pesanti che ti scorazzano sotto il naso a causa di un attracco che da tre anni non si sistema, può anche accadere che il malato guarisca. All’effetto Butterfly pensano solo i maligni, io propendo per il bellissimo discorso fatto dallo sciamano alle acque dello Stretto prima di esalare l’ultimo respiro.
Rosaria Brancato
Troppo forte..
Troppo forte..
questo mio pensare si ispira alEffetto Butterfly ?
Piuttosto penso ad una frase di J.F, Kennedy, che, in buona sostanza, diceva “Non chiederti cosa il tuo paese puo’ fare per te; chiediti,invece cosa puoi fare tu per lui”. Prima questo principio era facoltativo, adesso, in tempi di crisi, diviene obbligatorio. Invito chiunque mi legge ad applicare questa mia riflessione generale ai casi particolari conosciuti, traendone le necessarie conclusioni ed il relativo rodimento personale ; con la consapevolezza che agisco ai sensi e sotto tutela dell’ Art. 21 della nostra Costituzione.
questo mio pensare si ispira alEffetto Butterfly ?
Piuttosto penso ad una frase di J.F, Kennedy, che, in buona sostanza, diceva “Non chiederti cosa il tuo paese puo’ fare per te; chiediti,invece cosa puoi fare tu per lui”. Prima questo principio era facoltativo, adesso, in tempi di crisi, diviene obbligatorio. Invito chiunque mi legge ad applicare questa mia riflessione generale ai casi particolari conosciuti, traendone le necessarie conclusioni ed il relativo rodimento personale ; con la consapevolezza che agisco ai sensi e sotto tutela dell’ Art. 21 della nostra Costituzione.
La nefasta scelta…
sì, proprio così, nefasta fu la scelta che portò a Tremestieri.
La nefasta scelta venne fatta durante la Presidenza Berlusconi, dove influirono i comitati di potere e di affare messinesi (massoneria deviata) che non erano riusciti a farlo prima.
Mentre fondavo, insieme a Placido, Franca e Maria…, il primo Movimento dei Pendolari sullo Stretto di Messina (lo dice la stampa e la storia) che portava al D.M. Signorile per l’acquisto delle tre mono-carene delle FS, con il C/te Peppino Chitè, ex Consigliere Comunale DC, ragionavamo sulla questione di un nuovo attracco per il traghettamento del gommato. Lui comandante del Gruppo Rodriquez ed esperto navale della DC, come i tanti uomini di mare, vedevano male le invasature di Tremestieti. La prima era per l’esposizione alle mareggiate delle invasature (come succede e succederà sempre) e l’allungamento del tragitto.
L’alternativa era Contemplazione, con aria di stoccaggio realizzata facendo una bretella sull’autostrada in prossimità dei colli e sopraelevata per raggiungere il molo.
Contemplazione è sempre protetta dalle mareggiate ed i tempi diminuivano.
Ma la mala politica messinese, che tutelava una visione della città malamente realizzata ed incompleta, a Nord la zona residenziale-turistico ed a Sud la zona popolare e commerciale-industriale (vedi caos da Tremestieri a Gazzi), come detto, nel periodo della Presidenza Berlusconi, essendo in forte presenza in quella realtà partitica, riuscì a far diventare la soluzione Tremestieri, unica ed ottimale soluzione.
“Cianciri u mottu su lacrimi pessi”… abbiamo Tremestieri ed adesso ce lo dobbiamo piangere, fino a quando penseremo alla soluzione ottimale ed originaria: Contemplazione (se non ricordo male qualcuno voleva realizzare un porticciolo turistico a Contemplazione… pensate chi?!?)
La nefasta scelta…
sì, proprio così, nefasta fu la scelta che portò a Tremestieri.
La nefasta scelta venne fatta durante la Presidenza Berlusconi, dove influirono i comitati di potere e di affare messinesi (massoneria deviata) che non erano riusciti a farlo prima.
Mentre fondavo, insieme a Placido, Franca e Maria…, il primo Movimento dei Pendolari sullo Stretto di Messina (lo dice la stampa e la storia) che portava al D.M. Signorile per l’acquisto delle tre mono-carene delle FS, con il C/te Peppino Chitè, ex Consigliere Comunale DC, ragionavamo sulla questione di un nuovo attracco per il traghettamento del gommato. Lui comandante del Gruppo Rodriquez ed esperto navale della DC, come i tanti uomini di mare, vedevano male le invasature di Tremestieti. La prima era per l’esposizione alle mareggiate delle invasature (come succede e succederà sempre) e l’allungamento del tragitto.
L’alternativa era Contemplazione, con aria di stoccaggio realizzata facendo una bretella sull’autostrada in prossimità dei colli e sopraelevata per raggiungere il molo.
Contemplazione è sempre protetta dalle mareggiate ed i tempi diminuivano.
Ma la mala politica messinese, che tutelava una visione della città malamente realizzata ed incompleta, a Nord la zona residenziale-turistico ed a Sud la zona popolare e commerciale-industriale (vedi caos da Tremestieri a Gazzi), come detto, nel periodo della Presidenza Berlusconi, essendo in forte presenza in quella realtà partitica, riuscì a far diventare la soluzione Tremestieri, unica ed ottimale soluzione.
“Cianciri u mottu su lacrimi pessi”… abbiamo Tremestieri ed adesso ce lo dobbiamo piangere, fino a quando penseremo alla soluzione ottimale ed originaria: Contemplazione (se non ricordo male qualcuno voleva realizzare un porticciolo turistico a Contemplazione… pensate chi?!?)
CARA ROSARIA,A PROPOSITO DI CANTONATE.A leggere il titolo di un articolo della Gazzetta del Sud «Con Accorinti non c’è dialogo»,frase di SCHIPANI,presidente di CONFINDUSTRIA,il sindacato degli industriali,parola grossa a Messina,sono rimasto sorpreso,sapevo di più incontri con la Giunta,mentre al barcellonese amico bastavano i fuochi d’artificio delle previsioni definitive della spesa per investimenti,quella interessante per le imprese,inserite nei suoi bilanci di carta straccia per abbagliare CONFINDUSTRIA.Leggo attentamente per comprendere la bocciatura del primo anno di ACCORINTI,ma gratta gratta spunta sempre e solo la famiglia FRANZA,leggete «la vicenda degli orari estivi delle navi che collegano i porti di Messina e di Salerno sembra paradigma di un approccio ideologico a tematiche che,…. null’altro rappresenta se non la negazione di qualsivoglia prospettiva di sviluppo e di crescita legata alla portualità…. l’edilizia pubblica ristagna prigioniera anche di troppi protagonismi,creando una desertificazione infrastrutturale che impaluda anche quella privata;in cui settori determinanti per la vivibilità come l’igiene ambientale continuano a muoversi come dotati di vita propria,nonostante le tante upercompetenze». ALFREDO usa un linguaggio astruso per non farsi capire sui rifiuti,vuole il termovalorizzatore in città,dica dove;vuole la partecipazione dei privati alla raccolta dei rifiuti,lo dica;vuole la discarica nel nostro territorio possibilmente privata,come quella di Malaglotta del suo collega di Confindustria CERRONI,lo dica.La parolina magica di imprenditori come SCHIPANI la conosco bene è DEREGULATION,l’ideale è una città senza un PIANO REGOLATORE o meglio il bis di quello vigente.Ricordiamoli i fuochi d’artificio del barcellonese,di cui CONFINDUSTRIA ha nostalgia.Ho analizzato i bilanci di previsione dal 2008 al 2013,la PRIMA cifra è quella ricavata dall’ultimo CONSUNTIVO approvato prima dell’approvazione del bilancio,è la cifra realmente impegnata,mai messa totalmente in pagamento,producendo sempre residui passivi.La SECONDA è il rumore e il bagliore dei fuochi d’artificio di BUZZANCA dedicati a CONFINDUSTRIA,noterete che Peppino sapeva vendere bene il suo prodotto politico.ANNO 2008(€25.655.485)(€488.051.411) ANNO 2009(€26.551.102)(€216.495.418) ANNO 2010(€19.088.179)(€101.431.921) ANNO 2011(€21.579.873)(€51.421.175) anno in cui la Corte dei Conti apre il faro su Palazzo Zanca. ANNO 2012(€12.307.621)(€33.581.606) ANNO 2013(€11.241.912)(€22.873.548). Non ricorda nessuno,da parte di CONFINDUSTRIA,la bocciatura del sindaco scappato a gambe levate,eppure queste cifre erano a conoscenza di SCHIPANI. CONSUNTIVO 2012: spesa per investimenti. PREVISIONE €33.581.606 IMPEGNATE soltanto €10.708.011 PAGAMENTI solo €232.061 RESIDUI PASSIVI €10.475.949.MA MI FACCIA IL PIACERE! diceva il grande Totò.
CARA ROSARIA,A PROPOSITO DI CANTONATE.A leggere il titolo di un articolo della Gazzetta del Sud «Con Accorinti non c’è dialogo»,frase di SCHIPANI,presidente di CONFINDUSTRIA,il sindacato degli industriali,parola grossa a Messina,sono rimasto sorpreso,sapevo di più incontri con la Giunta,mentre al barcellonese amico bastavano i fuochi d’artificio delle previsioni definitive della spesa per investimenti,quella interessante per le imprese,inserite nei suoi bilanci di carta straccia per abbagliare CONFINDUSTRIA.Leggo attentamente per comprendere la bocciatura del primo anno di ACCORINTI,ma gratta gratta spunta sempre e solo la famiglia FRANZA,leggete «la vicenda degli orari estivi delle navi che collegano i porti di Messina e di Salerno sembra paradigma di un approccio ideologico a tematiche che,…. null’altro rappresenta se non la negazione di qualsivoglia prospettiva di sviluppo e di crescita legata alla portualità…. l’edilizia pubblica ristagna prigioniera anche di troppi protagonismi,creando una desertificazione infrastrutturale che impaluda anche quella privata;in cui settori determinanti per la vivibilità come l’igiene ambientale continuano a muoversi come dotati di vita propria,nonostante le tante upercompetenze». ALFREDO usa un linguaggio astruso per non farsi capire sui rifiuti,vuole il termovalorizzatore in città,dica dove;vuole la partecipazione dei privati alla raccolta dei rifiuti,lo dica;vuole la discarica nel nostro territorio possibilmente privata,come quella di Malaglotta del suo collega di Confindustria CERRONI,lo dica.La parolina magica di imprenditori come SCHIPANI la conosco bene è DEREGULATION,l’ideale è una città senza un PIANO REGOLATORE o meglio il bis di quello vigente.Ricordiamoli i fuochi d’artificio del barcellonese,di cui CONFINDUSTRIA ha nostalgia.Ho analizzato i bilanci di previsione dal 2008 al 2013,la PRIMA cifra è quella ricavata dall’ultimo CONSUNTIVO approvato prima dell’approvazione del bilancio,è la cifra realmente impegnata,mai messa totalmente in pagamento,producendo sempre residui passivi.La SECONDA è il rumore e il bagliore dei fuochi d’artificio di BUZZANCA dedicati a CONFINDUSTRIA,noterete che Peppino sapeva vendere bene il suo prodotto politico.ANNO 2008(€25.655.485)(€488.051.411) ANNO 2009(€26.551.102)(€216.495.418) ANNO 2010(€19.088.179)(€101.431.921) ANNO 2011(€21.579.873)(€51.421.175) anno in cui la Corte dei Conti apre il faro su Palazzo Zanca. ANNO 2012(€12.307.621)(€33.581.606) ANNO 2013(€11.241.912)(€22.873.548). Non ricorda nessuno,da parte di CONFINDUSTRIA,la bocciatura del sindaco scappato a gambe levate,eppure queste cifre erano a conoscenza di SCHIPANI. CONSUNTIVO 2012: spesa per investimenti. PREVISIONE €33.581.606 IMPEGNATE soltanto €10.708.011 PAGAMENTI solo €232.061 RESIDUI PASSIVI €10.475.949.MA MI FACCIA IL PIACERE! diceva il grande Totò.
Certo che m’arrabbio,
un grazie profondo e continuo alla Redazione
per questo articolo un grazie a Rosaria Brancato ….
Mi (Le) chiedo cara Brancato è mai andata a spulciare quali e quanti componenti (Autorità Portuale) del Comitato Portuale, o quali e quanti componenti della Commissione Consultiva ????
Non credo, anche perché si sarebbe subito chiesto …. Quanti dipendenti diretti e indiretti vi sono rappresentati dal xxxxxxxx ???? è mai possibile ????? guarda caso alcuni (parentopoli) sono rappresentanti in tutte e due??? Come possibile, stante che il xxxxxxxxxxxx vota sia per Messina che per villa San Giovanni (Gioia Tauro) ???
Quali decisioni si vuole che prendono i Dirigenti, Dipendenti, Collaboratori, e Soci dello stesso.
Gradirei che Lei così precisa e solerte aprisse una ….. discussione…. Indagine…..
Grazie …. Anche se temo che questo mio scritto non verrà pubblicato ….. (certamente non è a conoscenza di pochi).
Grazie per l’ospitalità
Certo che m’arrabbio,
un grazie profondo e continuo alla Redazione
per questo articolo un grazie a Rosaria Brancato ….
Mi (Le) chiedo cara Brancato è mai andata a spulciare quali e quanti componenti (Autorità Portuale) del Comitato Portuale, o quali e quanti componenti della Commissione Consultiva ????
Non credo, anche perché si sarebbe subito chiesto …. Quanti dipendenti diretti e indiretti vi sono rappresentati dal xxxxxxxx ???? è mai possibile ????? guarda caso alcuni (parentopoli) sono rappresentanti in tutte e due??? Come possibile, stante che il xxxxxxxxxxxx vota sia per Messina che per villa San Giovanni (Gioia Tauro) ???
Quali decisioni si vuole che prendono i Dirigenti, Dipendenti, Collaboratori, e Soci dello stesso.
Gradirei che Lei così precisa e solerte aprisse una ….. discussione…. Indagine…..
Grazie …. Anche se temo che questo mio scritto non verrà pubblicato ….. (certamente non è a conoscenza di pochi).
Grazie per l’ospitalità
Siamo grati al nostro amico commentatore D’Agostino per le tante informazioni che ci dona con dovizia di particolari “storici” che però ai cittadini normali che lavorano, fanno ribollire il sangue. Quindi anche la scelta di… Tremestieri e’ da ascrivere a Berlusconi…o almeno “alla forte presenza di quella realtà partitica”?. Si avrebbe a questo punto, il diritto di conoscere nomi e cognomi dei politici che hanno fatto questa scelta, nomi e cognomi dei tecnici che hanno avallato la ” congruità tecnica della stessa. Altrimenti ricadiamo nel solito teatrino tutto messinese che prevede di addossare colpe e responsabilità sempre agli altri, naturalmente assolvendo sempre se stessi. Ebbene io non penso che sia così , le responsabilità ricadono clamorosamente in capo all’intera classe dirigente che ha ” ridotto” la città in questi stato. Destra sinistra e centro uniti nel difendere i propri interessi personali senza pensare al bene pubblico. Ci spieghi anche, se crede, il nostro informatissimo commentatore che auspica e sostiene la ..bretella sui colli e area di stoccaggio o pesce stoccaggio non ho capito bene a Contemplazione…come mai a Messina si e’ sempre censurato e rimosso l’unica soluzione definitiva e salvifica di una città che ha rinunciato al Superenalotto ed alla manna divina dal cielo. : IL PONTE SULLO STRETTO? Occasione unica e insostituibile per riprogrammare assieme all’ Urbe anche le teste dei Messinesi con i neuroni “deviati” irrimediabilmente .
Siamo grati al nostro amico commentatore D’Agostino per le tante informazioni che ci dona con dovizia di particolari “storici” che però ai cittadini normali che lavorano, fanno ribollire il sangue. Quindi anche la scelta di… Tremestieri e’ da ascrivere a Berlusconi…o almeno “alla forte presenza di quella realtà partitica”?. Si avrebbe a questo punto, il diritto di conoscere nomi e cognomi dei politici che hanno fatto questa scelta, nomi e cognomi dei tecnici che hanno avallato la ” congruità tecnica della stessa. Altrimenti ricadiamo nel solito teatrino tutto messinese che prevede di addossare colpe e responsabilità sempre agli altri, naturalmente assolvendo sempre se stessi. Ebbene io non penso che sia così , le responsabilità ricadono clamorosamente in capo all’intera classe dirigente che ha ” ridotto” la città in questi stato. Destra sinistra e centro uniti nel difendere i propri interessi personali senza pensare al bene pubblico. Ci spieghi anche, se crede, il nostro informatissimo commentatore che auspica e sostiene la ..bretella sui colli e area di stoccaggio o pesce stoccaggio non ho capito bene a Contemplazione…come mai a Messina si e’ sempre censurato e rimosso l’unica soluzione definitiva e salvifica di una città che ha rinunciato al Superenalotto ed alla manna divina dal cielo. : IL PONTE SULLO STRETTO? Occasione unica e insostituibile per riprogrammare assieme all’ Urbe anche le teste dei Messinesi con i neuroni “deviati” irrimediabilmente .
Mi consenta, i cittadini “sinni futtiunu” perché non volevano problemi con i potentati che usavano.
NOn li insulti… il messinese è di indole buona… ma a modo suo deve vivere.
Io non demonizzo mai nessuno, figuriamoci quel povero vecchio di Berlusconi.
Ma la responsabilità è della massoneria deviata messinese.
Quando negli anni 80 venne presentato il progetto di Tremestieri, i progettisti fecero il giro dei quartieri per illustrare la bontà della soluzione. L’ing. Longoni, professionista originario di quelle zone, come una furia insultò tutti i progettisti di follia. “Voi siete dei pazzi perché non conoscete i marosi della zona”: aveva ragione.
Ma, gli interessi in gioco erano tanti, ed i messinesi dovevano essere presi nuovamente in giro.
Di Contemplazione non se ne parlò proprio perché su quella zona c’è un progetto di porticciolo turistico (vada a vedere al Comune chi sono i titolari del progetto).
Senza un minimo di dibattito si portò avanti la nefasta soluzione Tremestieri. Accanto alla “chiocciola” di Tremestieri c’è una Cappella che mi sembra sia dei D’Alcontres… per i terreni basta fare una visura catastale.
Io non ho mai fatto “poesie” ma prosa e non è mio costume offendere gli altri… il pescestocco se lo riservi per lei… CHIARO!!! Grazie.
La soluzione che era tecnicamente ottima erano due invasature a Contemplazione. Ho scritto che qualcuno aveva già fatto un progetto per il porticciolo turistico a Contemplazione, nell’ottica: “Tutta mia la città”. Per cui della cosa non se ne neanche parlato.
Per quanto concerne il Ponte, che mi vedeva d’accordo, venne superato dal Governo per mancanza di fondi.
Non è stata una lotta vinta da Renato Accorinti. Ma una scelta di Governo.
Mi consenta, i cittadini “sinni futtiunu” perché non volevano problemi con i potentati che usavano.
NOn li insulti… il messinese è di indole buona… ma a modo suo deve vivere.
Io non demonizzo mai nessuno, figuriamoci quel povero vecchio di Berlusconi.
Ma la responsabilità è della massoneria deviata messinese.
Quando negli anni 80 venne presentato il progetto di Tremestieri, i progettisti fecero il giro dei quartieri per illustrare la bontà della soluzione. L’ing. Longoni, professionista originario di quelle zone, come una furia insultò tutti i progettisti di follia. “Voi siete dei pazzi perché non conoscete i marosi della zona”: aveva ragione.
Ma, gli interessi in gioco erano tanti, ed i messinesi dovevano essere presi nuovamente in giro.
Di Contemplazione non se ne parlò proprio perché su quella zona c’è un progetto di porticciolo turistico (vada a vedere al Comune chi sono i titolari del progetto).
Senza un minimo di dibattito si portò avanti la nefasta soluzione Tremestieri. Accanto alla “chiocciola” di Tremestieri c’è una Cappella che mi sembra sia dei D’Alcontres… per i terreni basta fare una visura catastale.
Io non ho mai fatto “poesie” ma prosa e non è mio costume offendere gli altri… il pescestocco se lo riservi per lei… CHIARO!!! Grazie.
La soluzione che era tecnicamente ottima erano due invasature a Contemplazione. Ho scritto che qualcuno aveva già fatto un progetto per il porticciolo turistico a Contemplazione, nell’ottica: “Tutta mia la città”. Per cui della cosa non se ne neanche parlato.
Per quanto concerne il Ponte, che mi vedeva d’accordo, venne superato dal Governo per mancanza di fondi.
Non è stata una lotta vinta da Renato Accorinti. Ma una scelta di Governo.