Palazzo dei Leoni ha poche ore a disposizione per approvare l’assestamento di bilancio e non perdere tre milioni di euro di nuove entrate, ma i soli 8mila euro nel capitolo per i rimborsi spese Upi sembrano preoccupare di più
Succedono cose strane negli enti pubblici. Così strane da lasciare interdetti chi assiste a taluni, indecorosi “spettacoli”. Provincia, ore 13 circa di ieri. In commissione bilancio si discute dell’assestamento al previsionale 2011. Presenti alcuni consiglieri, solo uno realmente componente della commissione stessa. Del PdL nessuno presidia stabilmente la saletta. Eppure quel documento riguarda tutti, maggioranza e opposizione. Il ragioniere generale Nino Calabrò, insieme ad altri impiegati di vari uffici dell’ente, prova a rispondere alle domande dei presenti. Si chiedono ripetutamente spiegazioni su come le varie risorse previste siano state destinate ai vari capitoli di spesa. Difficile da tracciare il percorso. Manca il Peg (Programma economico di gestione), non approvato subito dopo il previsionale così come in realtà dovrebbe essere. La giunta dovrebbe procedere all’approvazione proprio in giornata, ma fino a questo momento, l’unico modo per risalire a come i soldi a disposizione verranno spesi nell’ambito della manovra, consiste nel far riferimento alle richieste provenienti dai vari dirigenti. Alla ragioneria quadro parziale, così come risultano essere alcune domande dei dipartimenti.
La manovra gode di un beneficio di circa 3milioni di euro di nuove entrate frutto principalmente di pressione tributaria. Dal punto di vista delle spese correnti, la quota più imponente sarà destinata ad utenze e spese posta (956mila euro). Un passaggio che fa riflettere, se non altro perché tale quota è stata inserita in assestamento e non in bilancio. Più di 254mila euro per i fitti passivi, una voce ancora troppo pressante per le asfittiche casse di palazzo dei Leoni. Poi ancora 300mila euro rispettivamente per gli istituti scolastici e per l’ufficio legale. Proprio quest’ultima destinazione ha fatto parecchio discutere in commissione, considerato che tale quota è riferita ai soli saldi 2011 e non comprende l’ampio ammontare dei pregressi conteggiato in circa 4milioni di euro. 350mila euro tondi per le riserve naturali, comprendenti un piano per i laghi di Ganzirri. Ancora 170mila euro per le indennità degli amministratori, 150 per il rimborso enti (intesi come altri enti che non beneficiano delle prestazioni lavorative di alcuni consiglieri) e 85mila euro per rimborso amministratori. Non ci sono invece somme destinate ad interventi nelle zone alluvionate. Probabilmente verranno integrate con emendamento presentato in aula dalla maggioranza, sfruttando l’avanzo di amministrazione non vincolato.
L’altro aspetto da sottolineare è l’esigenza di fare in fretta. Il termine ultimo per provvedere alle variazioni di bilancio scade domani. Ecco perché il tempo stringe. Serve il parere della commissione (convocata per domani alle 17) prima del passaggio in consiglio (alle 18). L’aula, come al solito, sarà costretta a formalizzare velocemente anche questo importante passaggio finanziario. Eppure molti consiglieri risultano essere assenti, altri si concentrano (a dire il vero della questione si discute da parecchi settimane!) sullo scarno capitolo riservato alla trasferta romana all’Upi, Unione delle Province Italiane. L’assemblea è stata convocata per i prossimi 5 e 6 dicembre, durante i quali si discuterà del ruolo delle province. Purtroppo però, l’ente in questo momento beneficia di sole 8mila euro per coprire il viaggio. Risorse esigue per tutti coloro che si sono “virtualmente” prenotati. C’è così chi propone che ad avere priorità debbano essere (giustamente) i componenti dell’esecutivo dell’Upi, mentre gli altri “fortunati” partecipanti dovranno essere sorteggiati.
Qualcuno gioca a fare esagitare gli animi, altri escono di senno, a testimonianza del clima di tensione che si respira. Forse anche immotivatamente. In fondo stiamo parlando di un appuntamento istituzionale nella Capitale, mica di alzare la voce con i propri leader di riferimento per difendere il territorio. In fondo ancora, molti dei quali oggi stanno a palazzo dei Leoni, da anni ormai amministrano e sono responsabili direttamente o indirettamente delle scelte che riguardano Messina e la sua Provincia. Se usassero la stessa grinta per cercare di rilanciare la nostra terra, invece di vantarsi di fare la pipì in testa ai giornalisti…
Ecco chi ci amministra.La cosa più demenziale e che ce’ li abbiamo portato noi,col nostro voto questi abbuffini a contendersi un viaggio a Roma,senza nulla fregarsene degli alluvionati.Messina svegliati e alla prossima volta riflette prima a chi dai il voto.Cè tanta gente onesta altrimenti non votare…
Straccioni che litigano per miserrimi vantaggi personali.