Solo nel litorale messinese sono 60 gli stabilimenti balneari che danno lavoro nel periodo estivo a circa 800 persone. “Prometto- afferma Garofalo- che intraprenderemo ogni azione necessaria affinché sia rivista questa decisione che rischia di infliggere l'ennesimo duro colpo ad una economia già fin troppo in sofferenza”
“La decisione del Governo Crocetta di aumentare del 600% i canoni demaniali per gli stabilimenti balneari è irresponsabile e rischia di mettere seriamente in difficoltà gli imprenditori del settore”. A dichiararlo il candidato sindaco della coalizione di centro-destra Enzo Garofalo.
“In un periodo di grave crisi economica come quello che stiamo attraversando – sottolinea Garofalo – non si può pensare solo a fare cassa ma occorre valutare con attenzione gli effetti dei provvedimenti prima di adottarli. Aumentare del 600% il canone demaniale per le attività balneari – continua il candidato sindaco – è folle perché significa mettere in ginocchio un settore che, nel periodo estivo, fa tirare una boccata d’ossigeno a migliaia di persone in tutta la Sicilia”.
Solo nel litorale messinese sono 60 gli stabilimenti balneari che danno lavoro nel periodo estivo a circa 800 persone.
“Prometto- conclude Garofalo- che intraprenderemo ogni azione necessaria affinché sia rivista questa decisione che rischia di infliggere l’ennesimo duro colpo ad una economia già fin troppo in sofferenza”.
Il turismo balneare dell’Isola rischia di subire un gravissimo colpo anche secondo il deputato regionale Nino Germanà. sottolineando che l’applicazione di questo “castigo immeritato per la fruizione dei nostri litorali arrecherà un danno difficilmente recuperabile, specialmente in rapporto al beneficio commerciale portato dai turisti che si vedrebbero, a loro volta, aumentati a dismisura i costi per godere della nostra stagione balneare”.
“Per colpa di questo aumento che non colpisce soltanto i gestori di parti di spiaggia, anche le previsioni nel settore industriale e, in particolare, in quello petrolifero non sono ottimistiche, poiché in Sicilia non vi sarebbero più le condizioni per investire in questo comparto” conclude Germanà il quale, per chiedere la revoca del decreto che sancisce l’aumento, presenta una interrogazione all’Ars. Nell’atto ispettivo, fra l’altro, Germanà chiede anche lumi su eventuali differenziazioni fra vecchi e nuovi contratti “chi ha una concessione demaniale da anni o da decenni – domanda – si vedrà dunque moltiplicato il canone per sei volte?”
crocetta il 600% di aumento ma che xxxxx hai in testa?
che tempestività ‘sti due!!!