Undici consiglieri comunali chiedono al sindaco Accorinti e all'assessore Pino di attivarsi per sbloccare le opere soprattutto in via Taormina e a Fondo De Pasquale. Su quest'ultimo, anche l'intervento del consigliere della V circoscrizione, Bernardo Fama
“Da quando si è insediata questa Amministrazione, eccezion fatta per il risanamento del complesso Casa Nostra, le politiche sul risanamento risultano paralizzate”. Il consigliere comunale Libero Gioveni non usa mezzi termini per stigmatizzare l’inerzia di Palazzo Zanca in un settore sul quale il sindaco Accorinti in campagna elettorale, facendo i suoi giri in rioni come Giostra, Bisconte e Camaro, aveva promesso di invertire la rotta rispetto al passato attraverso l’eliminazione delle tante umilianti baraccopoli.
“A supporto di questo mio giudizio politico – rimarca Gioveni – fanno anche una certa impressione le recenti dichiarazioni del dirigente al ramo, l’arch. Canale, che in Commissione Risanamento qualche settimana fa ha lanciato un duro atto d’accusa nei confronti dell’assessore Pino, reo, a suo dire, di non essersi recato neanche una volta a Palermo a battere cassa. Eppure sono ancora tanti i nodi da sciogliere – evidenzia il consigliere – ma evidentemente per questa Amministrazione il Risanamento (la “piaga” certamente più grande in una città che vorrebbe definirsi “metropolitana”) non sembra rappresentare una priorità”.
Gioveni sottolinea anzitutto la necessità di avere certezza sui famosi 42 milioni di euro che in città dovevano giungere già nel 2014; inoltre, l’esponente Udc aveva anche chiesto con forza la costituzione di un soggetto istituzionale unico che potesse gestire e accorpare le competenze attualmente distribuite e frastagliate fra Comune, Iacp, Regione e Urega, al fine di snellire e sburocratizzare la fin troppo lenta e inceppata macchina del Risanamento.
Infine, il consigliere comunale chiede che, in particolare, si faccia chiarezza e si programmino tempi e modalità di intervento:
sul progetto per la realizzazione di 112 alloggi e di un parco di quartiere in località Bisconte, del quale non si hanno più notizie ufficiali da anni;
sul progetto per la copertura e la riqualificazione ambientale del torrente Bisconte-Catarratti, per il quale adesso vi sono notizie contrastanti circa la sua inclusione nel decreto del Governo “Italia sicura” ma che ancora non sembra sia stato materialmente finanziato;
sulla delicata questione del risanamento della baraccopoli di Fondo Fucile, autentica “bomba ecologica” per la massiccia presenza di amianto in quasi tutti i 140 tuguri del popoloso rione;
sulle sorti del bando per l’acquisto di alloggi sul mercato che ha subìto uno stop per via di rilievi mossi dalla Commissione giudicatrice della Regione;
sul mancato risanamento di Camaro San Paolo (con il parco urbano ancora fermo al palo e con la baraccopoli della parte bassa che non rappresenta di certo un belvedere per i tanti turisti che passano dallo svincolo di Messina Centro);
sul varo di un nuovo bando per l’assegnazione di alloggi popolari (l’ultimo risale al marzo 2013) affinché si dia la possibilità a tante altre famiglie in possesso dei necessari requisiti (sfratto esecutivo, ordinanza di sgombero, invalidità, antiigienicità dell’alloggio ecc.) di poter presentare regolare istanza;
sull’emanazione di un bando che regolamenti la mobilità negli alloggi popolari per sopravvenute modifiche dei requisiti originari (per esempio l’aumento dei componenti di un nucleo familiare che comporta l’assegnazione di un alloggio di superficie adeguata).
Sono tutte questioni o emergenze che bollono in pentola da troppo tempo ormai e rispetto alle quali Gioveni, così come riferito già in aula in sede di IV Commissione consiliare, auspica la necessaria svolta che serva a gettare le basi per un futuro più roseo rispetto a quanto finora la città ha mestamente assistito nel delicato settore del Risanamento delle sue aree degradate.
Ma a Gioveni si sono aggiunti anche altri dieci consiglieri: Giuseppe Santalco, Claudio Cardile, Nicola Cucinotta, Nino Carreri, Benedetto Vaccarino, Pio Amadeo, Francesco Mondello, Carlo Abbate, Francesco Pagano, Nora Scuderi e Simona Contestabile. "Ancora una volta – scrivono – l'assessore Pino e la dirigente Canale non sono stati presenti ai lavori della IV^ Commissione Consiliare che era stata convocata per discutere di tematiche attinenti il risanamento ed in particolare lo stato di attuazione della delibera di approvazione del nuovo cronoprogramma per l'inserimento nello stesso del progetto dei 25 alloggi e 4 botteghe in via Taormina e quello di 60 alloggi a Fondo De Pasquale, oltre all'approfondimento delle tematiche dell'area ex Cesim del rione Taormina".
Gli 11 consiglieri denunciano la mancata volontà dell'Amministrazione di affrontare i temi attinenti il risanamento: "Tale atteggiamento non fa altro che evidenziare il fallimento delle politiche della casa che vengono affrontate in maniera superficiale, tralasciando di continuare l'attività di risanamento che negli ultimi anni è stata posta in essere. Aree completamente libere quali quelle di via Taormina e Fondo De Pasquale potrebbero diventare, nell'arco di pochi mesi, cantieri aperti utili sia per incrementare l'occupazione edile, che per procedere alla contestuale demolizione di oltre 80 baracche. Chiediamo, ancora una volta, che il sindaco si faccia carico di disporre l'urgente predisposizione del cronoprogramma ex L.R. 10/90 da inoltrare urgentemente a Palermo all'Assessorato Regionale competente per la richiesta dei fondi, atteso che i due progetti anzicennati sono cantierabili".
I consiglieri invitano, pertanto, anche l'Assessore Pino "a farsi carico di un'attività politica più fattiva volta ad accelerare l'avvio dello sbaraccamento e la realizzazione di nuovi alloggi. Inoltre, si diffida l'Amministrazione attiva ad intervenire immediatamente in via Taormina per eliminare i residui dello sbaraccamento che ancora, in maniera irresponsabile, si trovano completamente abbandonati con grave rischio per la salute pubblica".
Sul tema anche il consigliere della V circoscrizione, Bernardo Fama: "E' fondamentale che l'Amministrazione comunale inserisca nel cronoprogramma di risanamento il progetto predisposto dall'Iacp, già finanziato dall'Assessorato Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana, per la costruzione di 60 alloggi a Fondo De Pasquale, chiedendo l'integrazione al finanziamento di euro 1.484.286,73 scaturito dall'aggiornamento del prezziario 2013. La realizzazione dell'opera, oltre a dare finalmente alloggi agli abitanti di Giostra, prevede spazi di aggregazione sociale e riqualifica un'area lasciata all'incuria e all'abbandono".