"Parcheggi poco intelligenti", le critiche di Scurria. Atm: "Segnalate i problemi"

“Parcheggi poco intelligenti”, le critiche di Scurria. Atm: “Segnalate i problemi”

Redazione

“Parcheggi poco intelligenti”, le critiche di Scurria. Atm: “Segnalate i problemi”

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mercoledì 23 Aprile 2025 - 07:00

Al primo giorno di smart parking a Messina, la Rete civica "Partecipazione" all'attacco: "Non pochi dubbi andrebbero chiariti"

MESSINA – “Non soddisfatti delle foto di rito al taglio del nastro del primo parcometro, sindaco e
presidente Atm hanno sentito il bisogno dell’immancabile e ripetitiva conferenza stampa, per annunciare l’avvio dell’era dei parcheggi smart in città. Restano tuttavia, a cittadini e addetti ai lavori, non pochi dubbi che andrebbero chiariti su quanto siano realmente intelligenti e innovativi questi parcometri. Il parcometro non sarà intelligente, ma di certo è “furbo” nel mettere le mani avanti e dire subito al malcapitato utente che non dà resto (se si usano le monete e non le carte di credito e bancomat, ovviamente, n.d.r.)”. Così la Rete civica “Partecipazione” di Marcello Scurria va all’attacco dell’amministrazione comunale sul tema del servizio smart parking in città.

Parchimetro, "non dà resto" evidenzia la rete civica Partecipazione

“Numeri e targhette spesso illeggibili”

Continua l’avvocato Scurria: “Ci chiediamo perché in altre realtà, anche meno blasonate di Messina, questo disservizio non avvenga, e dove finiranno tutti i surplus di incasso usciti dalle tasche degli utenti messinesi per entrare in quelle di Atm. Temiamo si vada verso il modello “Fosso”, dove una sosta di 1 ora e 1 minuto viene pagata come se fosse di 2 ore. Non si rischia di pagare più del dovuto? Inoltre, tutt’altro che smart ci appare il sistema con cui i parcometri si interfacciano con i sensori già precedentemente posizionati negli stalli di sosta. Una tecnologia che complica la vita dei cittadini, senza fornire
benefici tangibili. Numeri e targhette, in buona parte già sostituiti perché pericolosi per i pedoni o presto
deteriorati, risultano spesso illeggibili in numerosi stalli. Insomma – continua la Rete civica Partecipazione– non partiamo certamente col piede giusto e con un passo nel futuro”.

E ancora: “Poco chiara è la procedura per abbonati e per residenti possessori di pass ZTL, dovranno ogni volta digitare lo stallo di sosta ? In conferenza stampa l’unica cosa veramente smart, da Atm e amministrazione, è rinviata a studi e progetti con l’Università di Messina – rileva la Rete civica – e dove è finita la possibilità per gli utenti di sapere in anticipo l’ubicazione dei parcheggi liberi? Non basta privare i cittadini della comodità dei tagliandi cartacei per definirsi smart. Questa sarebbe stata l’unica vera novità positiva, da annunciare in conferenza stampa , anche per ridurre il traffico e l’inquinamento cittadino. Ci pare di capire invece che solo il personale Atm avrà queste informazioni. Non vorremmo che questo investimento di centinaia di migliaia di euro (soldi pubblici, di tutti noi), invece che essere utile all’utente, sia un’operazione finalizzata a far cassa più facilmente, indirizzando a colpo sicuro un operatore allo stallo prefissato in modo da multare anche chi tarda pochi minuti nel rinnovare la soste”.

“Si installino i sensori nei parcheggi periferici”

“Restiamo anche perplessi su costi/benefici per i messinesi dell’annunciata vendita dei biglietti in provincia – continua la Rete – e in merito sarebbe utile avere chiara visione dell’accordo sottoscritto per sapere se sia utile ai soli cittadini della provincia e se vi sia invece un costo, anche indiretto, a carico del Comune o di Atm. Attendiamo risposte ai quesiti – continua Rete Civica – ma sembra già chiaro che, nuovamente, si sia proceduto a programmare interventi per step senza aver chiara la visione finale, confezionando un nuovo pasticcio”.
Conclude Scurria: “Riteniamo sarebbe stato utile e opportuno accelerare sulla possibilità per il cittadino di individuare gli stalli liberi e probabilmente iniziare a installare i sensori in parcheggi periferici
(Gazzi, Annunziata ecc.), così da gestire meglio anche il personale che si occupa della verifica degli stalli blu”.

Atm: “Segnalateci le criticità”

Così Atm: “L’Azienda trasporti, d’intesa con il Comune di Messina, garantirà massimo supporto, sia in presenza che da remoto. Il personale Atm, in servizio all’interno delle Ztl (Zone a traffico limitato), sarà a completa disposizione dei cittadini per fornire indicazioni e supportare gli utenti nelle fasi del pagamento. Per qualsiasi informazione o segnalazione, gli utenti potranno inoltre rivolgersi al Customer Care di Atm, chiamando al numero 800 24 80 80, attivo dal lunedì al sabato dalle 07:30 alle 19.30; oppure potranno inviare una mail all’indirizzo info@atmmessinaspa.it“.

L’app innovativa in attesa da “metà giugno in poi”

Il sistema, lo ha evidenziato pure Scurria, è ancora incompleto perché manca un tassello forse ancora più utile degli altri. Ovvero l’indicazione degli stalli liberi su applicazione, in modo da poter vedere in anticipo dove recarsi. “Al momento non è attivo – ha spiegato la presidente dell’Azienda trasporti Carla Grillo -, stiamo avviando un progetto, Mas, insieme all’Università di Messina per studiare nuovi percorsi di trasporto”. Tempi? “Da metà giugno in poi. E così sarà inaugurata la vera app di Atm”.

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5 commenti

  1. Cittadino sconvolto 23 Aprile 2025 07:05

    L’ Avvocato Scurria potrebbe essere un buon sindaco,per Messina.

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  2. Ma lei è mai stato a Capo d’Orlando? I sensori ci sono e non si vedono come questi belli segnalati e i numeri non ci sono nemmeno ma la gente parcheggia e paga. Dobbiamo imparare un po’ di rispetto ed educazione civica. Ieri è stato il primo giorno, pian piano si fanno le migliorie

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  3. Segnalate i problemi? Perché, voi non li sapete? Ogni tanto “facitibbila na caminata” a controllare.

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  4. Ma per quale motivo sono stati posti i sensori di parcheggio se poi è l’utente stesso a segnalare tramite parchimetro o app se e quale posto è libero o occupato? A questo punto si potevano risparmiare di mettere questi sensori e quindi anche le spese conseguenti, non era necessario dato che svolgono la stessa funzione eseguita dall’utente quando parcheggia.

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  5. Al posto dei sensori “non intelligenti” destinati a creare ansia, problemi e multe, specie ai residenti, avrebbero potuto pitturare le strisce pedonali, sistemare qualche marciapiede, eliminare le buche più grosse, insomma aiutare i più deboli, chi cammina su una carrozzella, chi attraversa strisce pedonali ormai scomparse, chi porta un bimbo su una carrozzella e ad ogni istante si può fracassare, destinare qualche stallo ai pazienti davanti a studi medici e fisioterapici, ma questo ai podestà e ai federali poco interessa, perché l”unico obiettivo e’ fare cassa, e sbattere fuori dal centro tutti i residenti, la città sta morendo e tutti i giovani se ne vanno, specie i più preparati, poco inclini a servire federali e podestà, buona serata

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