L'avvio per mettere in sicurezza le aree di sosta di Pace, Paradiso e Contemplazione
MESSINA – “Come preannunciato nei giorni scorsi, oggi sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza delle aree di sosta di Pace, Paradiso e Contemplazione”. Queste le parole del sindaco di Messina, Federico Basile.
A dicembre la posa dei massi a protezione dei tre parcheggi sulla litoranea nord, poi tutto si era fermato. Nessuna traccia di cantiere per il ripristino delle aree di sosta di Pace, Paradiso e Contemplazione chiuse ormai da due anni. Il nodo da sciogliere era burocratico perché in quelle zone c’è un intreccio di competenze.
Il progetto definitivo della Città metropolitana
In questa fase si tratterà solo di interventi tampone necessari per riaprire i tre parcheggi entro l’estate. Il progetto di sostituzione dell’intera pavimentazione e dei tratti ammalorati della pista ciclabile dall’Annunziata al Trocadero sarà successivo e di competenza della Città metropolitana.
Cronistoria di un disagio
Tutto inizia a fine luglio del 2022: uno dei tre parcheggi cede e un’auto finisce in spiaggia. Da allora le aree furono oggetto di un’ordinanza di chiusura. I messinesi, però, continuarono a parcheggiare all’interno, solo con interventi ripetuti della Polizia municipale, multe e carroattrezzi a raffica si arrivò a liberarli da auto e moto.
Nell’ottobre 2022 le prime proteste dei commercianti
Per evitare tutto ciò vennero posizionati, a ottobre del 2022, dei blocchi di cemento all’ingresso e all’uscita dei parcheggi. Fu così che residenti in difficoltà e commercianti in crisi iniziarono a protestare.
“Comprendiamo il disagio ma la sicurezza viene prima di tutto“, rispondeva allora ai nostri microfono il vice sindaco Salvatore Mondello. Trascorsi l’autunno e un Natale con un calo di fatturato notevole il comitato di commercianti ricominciò a protestare a gennaio 2023 (le interviste ai commercianti). Al loro fianco anche il presidente Raffaele Verso e i consiglieri della V Municipalità.
Poi da lì una serie di lunghe attese e, nel luglio 2023, fu il commissario contro il dissesto idrogeologico Maurizio Croce a spiegare in aula consiliare il motivo dei ritardi.
Ora, da un anno quasi all’altro, si è agito nel campo dell’erosione costiera fino all’avvio di oggi.