Ultimi lavori in corso, apertura attesa a breve
“Durante l’esecuzione dei lavori si è ravvisata la necessità di eseguire opere aggiuntive o diverse rispetto a quelle originariamente previste, come richiesto dall’Amministrazione comunale, al fine di migliorare la funzionalità del Parco”.
Ci sono piccole modifiche rispetto al progetto originario di Parco Aldo Moro, che hanno comportato un mini variante da 77.890 euro più iva (quindi 95mila euro), approvata lo scorso 4 aprile dall’Organismo intermedio del Pon Metro. Una variante in corso d’opera che riguarda “esclusivamente opere di dettaglio senza alcuna modifica sostanziale che possa alterare la natura complessiva dell’opera e la sua stessa genesi”, con maggiore spesa che “trova copertura tra le somme a disposizione del Quadro Tecnico Economico post Gara del progetto che non subisce variazione di importo totale” e “rientra nei limiti fissati” dal Codice degli appalti.
L’apertura è prevista a breve, come ci ha assicurato pochi giorni fa il sindaco Federico Basile.
Ma cos’è cambiato? Lo leggiamo nella relazione di perizia, firmata dal direttore dei lavori, l’architetto Massimo Potenzone.
Preparazione, pavimentazione e arredi decoro
- Al fine di migliorare la fruibilità del Parco è stata inserita la lavorazione per la posa in opera del pavimento autobloccante nel tratto che inizia dal cancello di ingresso e fino all’edificio Ingv. Questo comporta una maggior quantità di lavorazioni e di materiale per il sottofondo in calcestruzzo drenante.
- A seguito dell’esecuzione delle lavorazioni inerenti la scerbatura dell’area di cantiere si è potuto constatare il cattivo stato di manutenzione del muro perimetrale del parco a lato est prospicente sul Viale Regina Margherita, il quale evidenziava delle aree di muratura non più in sicurezza, aggravate dalla pericolosità di caduta di parte di muratura perimetrale nel sottostante piano stradale. È stato quindi inserito un intervento di manutenzione, indispensabile per la sicurezza ma anche migliorativo esteticamente.
- Si è reso inoltre necessario sostituire il prato graminaceo, previsto in progetto con il tappeto erboso in zolla per inerbimenti a pronto effetto. Questa sostituzione risulta migliorativa in quanto oltre a velocizzare le lavorazioni (non si deve aspettare l’attecchimento e la crescita) risulta compatibile con le operazioni di posa in opera dell’impianto idrico e dell’impianto elettrico/illuminazione, evitando le sovrapposizioni di delle singole fasi lavorative.
- Con l’avanzamento delle fasi lavorative in cantiere, a seguito delle scerbature effettuate, si è potuto constatare che risultava necessario recintare il Parco. Si è quindi inserita la posa in opera di una staccionata in legno per una lunghezza di un fronte maggiore di 400 metri a protezione delle persone lungo il perimetro del Parco stesso.
- A seguito delle indicazioni fornite dal Comune di Messina, si sono inserite nel progetto le lavorazioni a lato nord dell’edificio Ingv del sistema di acque bianche e acque nere e quelle riguardanti la posa in opera di sottoservizi inerenti la fognatura delle acque bianche, delle acque nere e predisposizione ulteriori sottoservizi.
- Una volta ripulita l’area del Parco a lato nord est si è potuto constatare che la recinzione metallica esistente e a confine col fabbricato adiacente risulta non idonea allo scopo. A tal fine si è prevista di sostituirla con nuova recinzione metallica con paletti in ferro e rete metallica zincata plastificata.
- Durante il corso dei lavori, si è reso necessario aumentare la quantità della scerbatura manuale in quanto è stata effettuata scerbatura anche al di sotto dello “Sguardo oltre la siepe” fino al Viale Regina Margherita.
- Al fine di poter dare ai fruitori del parco informazioni inerenti il Forte Vivonne ed il Parco stesso, sono state introdotte la fornitura e posa in opera di bacheche didattiche in acciaio corten con incisioni laser e targhe e targhette in plexiglass.
Ridurre alberi per far posto ad arbusti e tappeti erbosi
A seguito di incontri con l’agronomo di fiducia del Comune, Alessandro Giaimi, si è scelto momentaneamente in questa fase di ridurre le quantità per la messa a dimora di erbacee perenni e di alberi fino all’attecchimento del prato, rimandando la possibilità incrementare le piantumazioni in funzione di ulteriori approfondimenti, prima del fine lavori.
“Da computo metrico – scrive Giaimi – si sarebbero dovuti mettere a dimora 90 nuovi alberi, ma per fare ciò si sarebbe dovuto rinunciare a quasi tutti gli spazi verdi adibiti al tappeto erboso. In pratica, l’intero parco sarebbe stato trasformato in un bosco. Ormai è universalmente accertato che un parco urbano ben organizzato deve prevedere aree boscate alternate ad altre più libere per diverse ragioni: 1) il bisogno di avere a disposizione sia zone in ombra che in pieno sole, in base alle condizioni atmosferiche e alle stagioni; 2) il senso di insicurezza che pervade l’utente quando si trova circondato da alte strutture (in questo caso gli alberi) che ne limitano la visibilità; 3) l’ostacolo visivo che gli alberi possono costituire per chi voglia godere del panorama circostante, a maggior ragione nel caso del parco Aldo Moro, il cui punto di forza è proprio la panoramicità, potendo spaziare lo sguardo dalle colline peloritane al suggestivo scenario dello Stretto di Messina. Per questo si è ritenuto di ridurre il numero delle alberature per fare posto ad arbusti e ai tappeti erbosi”.
Finestra Panoramica
Una volta effettuata la scerbatura dell’area e avendo potuto prendere contezza dell’acclività della zona, è stato necessario ridimensionare la superficie della finestra panoramica.
Passerella Pedonale
Nella zona in prossimità dello Sguardo oltre la Siepe, si è ritenuto più funzionale sostituire la prevista passerella in acciaio corten con un camminamento in pietra bianca, velocizzando le lavorazioni e garantendo una continuità materica della pietra bianca con gli anelli attorno al sismografo e il camminamento che collega la superficie in ghiaietto e il percorso attorno al sismografo.
Si è prevista la scala adiacente alla fontana in acciaio corten e con le pedate dello stesso materiale della passerella di cui ai Tratti da 1 a 8. Quindi la precedente voce della scala monumentale A.P.18 è stata eliminata.
Sedute e Panchine
Considerati i tempi brevissimi dell’appalto e la difficoltà di reperire nel mercato e in tempi brevi la “seduta architettonica monoblocco in polistirene espanso autoestinguente ad alta densità”, non è stata messa in opera in quanto le sedute già previste in progetto, a parere della Direzione Lavori, risultano in quantità sufficiente.
Impianto di irrigazione
Considerate le perdite di carico dell’impianto di irrigazione, sono stati ridimensionati i diametri delle tubazioni previste e relative all’impianto di irrigazione e si è aumentato il numero degli irrigatori. Per garantire un adeguato accumulo di acqua per l’impianto di irrigazione si è reso necessario collocare tre serbatoi da 20.000 litri ciascuno con relativa pompa sommersa e collegamenti elettrici con opere connesse.
La domanda è: il parco è dotato di servizi igienici, bagno suddiviso in femmine, maschi, agevolato per disabili? Se non ci fossero mettiamoli adesso!
Hanno fatto tutto i lavori senza prevedere i bagni e i relativi scarichi! Se così fosse siamo sempre al caro zio. Inoltre la domanda è sempre la stessa come per quelli alla Villa Mazzini! E’ prevista la normale e indispensabile igienizzazione dei suddetti bagni? Perchè fare un Parco senza i necessari servizi è assurdo!
Il perimetro esterno al parco oltre ad essere sporco (sempre) ha dei tratti interdetti da paletti e rete di recinsione.. al parco immagino si debba arrivare a piedi.. quindi provvedete.. ed installate i dissuasori di parcheggio lato monte.. altrimenti ci combiniamo tipo Villa Mazzini… (e occhio a quei padroni “distratti” dei cani).Grazie