Il presidente di ArisMe sollecita l'Iacp
Una di quelle opere pubbliche che rimangono ferme nel tempo. Il parco urbano di Camaro Sant’Antonio rientra tra le tristi consuetudini messinesi, quelle di infrastrutture che hanno bisogno di tempi lunghissimi per essere completate.
I riflettori sono stati più volte riaccesi dal consigliere comunale Libero Gioveni e dal collega della III circoscrizione, Alessandro Cacciotto.
Ora fa il punto della situazione il presidente di ArisMe, Marcello Scurria: “Serve che l’Iacp di Messina, più volte sollecitato dall’Agenzia, consegni al collaudatore in corso d’opera, nominato da tempo, il verbale relativo allo stato di consistenza del cantiere al momento della risoluzione del contratto. Solo all’esito dell’accertamento della corrispondenza tra quanto eseguito fino alla risoluzione del contratto e ammesso in contabilità e quanto previsto nel progetto approvato nonché nelle eventuali perizie di variante, l’Agenzia per il risanamento, ottenuto il trasferimento delle somme residue, potrà procedere al nuovo appalto per il completamento dell’opera. Spiace dover registrare che ancora, a distanza di 5 anni dalla risoluzione del contratto, l’organo di collaudo non abbia potuto redigere l’atto propedeutico alla nuova gara d’appalto. Risollecitiamo il completamento del procedimento”.