Deve rispondere di lesioni aggravate ai danni del fratello un bengalese che è stato denunciato per lesioni aggravate insieme ad altri quattro connazionali, per violazione del testo unico dell’immigrazione.

“Presto venite c’è una violenta lite in corso, urlano tutti”. E’ questa una delle tante segnalazioni arrivate al 113 ieri mattina che chiedevano l’intervento della Polizia in via Acqua del Conte. E quando i poliziotti sono arrivati hanno subito individuato un uomo che, a torso nudo e con vistose ferite sulla parte superiore del corpo, si allontanava dallo stabile all’interno del quale si era scatenata la lite. Dopo aver soccorso l’uomo ferito, un bengalese di 40 anni, i poliziotti hanno rintracciato gli altri cinque protagonisti della lite all’interno dell’appartamento, tutti connazionali della vittima tra i quali anche il fratello della stessa. E proprio quest’ultimo per un futile diverbio scaturito dalla scelta delle pietanze per il pasto, avrebbe aggredito il fratello ferendolo con un coltello al torace, alle spalle e ad un braccio. All’interno dell’appartamento i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato il coltello con lama seghettata di circa 10 centimetri ancora sporco di sangue.
La vittima è stata giudicata guaribile in giorni 7. Il fratello, responsabile dell’atto criminoso, è stato denunciato per lesioni aggravate.
I successivi accertamenti dei poliziotti hanno consentito di verificare che quattro cittadini bengalesi erano sprovvisti di regolare permesso di soggiorno e che un quinto era stato raggiunto da decreto di espulsione dal territorio nazionale. È quindi scattata la denuncia a carico dei cinque per violazione del Testo Unico dell’immigrazione ed avviata la procedura per l’accompagnamento degli stessi presso il Centro di identificazione ed espulsione di Caltanissetta