Le strade collegano il viale Italia alla via Pietro Castelli. Il Consiglio della IV circoscrizione approva una delibera a maggioranza assoluta per chiedere di rigettare la richiesta e proporre anche una viabilità alternativa tra le vie Ducezio e Montepiselli
Il supercondominio Mira ha chiesto al Comune la possibilità di istituire un passo carrabile e chiudere al transito pubblico le vie Ducezio e Scite, strade di collegamento tra viale Italia e via Pietro Castelli. Una richiesta da rigettare, secondo il Consiglio della IV circoscrizione, che ha approvato una delibera in tal senso a maggioranza assoluta e ritiene urgente proporre una nuova viabilità tra via Ducezio e via Montepiselli. Parere contrario anche da parte degli esercizi commerciali della zona e della clinica Cot, che lo scorso 10 marzo ha scritto al Comune avanzando le proprie controdeduzioni.
Tali strade e le relative opere di urbanizzazione dovevano essere cedute al Comune ma, nonostante le numerose richieste, sono rimaste formalmente private, seppure sempre aperte al pubblico transito.
Il Consiglio della IV circoscrizione ha impegnato l'amministrazione comunale a convocare un tavolo tecnico, coinvolgendo la proprietà, per la risoluzione delle problematiche inerenti alla viabilità e all’espletamento dei servizi di raccolta dei rifiuti solidi urbani di via Ducezio e via Scite, valutando l’opportunità di dar seguito agli adempimenti necessari ad acquisire gratuitamente le predette strade e le relative opere di urbanizzazione.
“Si ritiene inaccettabile anche solo l'ipotesi di chiusura di queste strade – afferma il presidente della IV circoscrizione, Francesco Palano Quero -. Si sovraccaricherebbe ulteriormente la precaria viabilità del viale Italia, in una zona così densamente urbanizzata, e si impedirebbe l'accesso ai cittadini a strutture pubbliche e ad un'area di sosta della protezione civile. Tale ipotesi, da scongiurare, costituirebbe l'ennesima incapacità dell'Ente perfino a comprendere quale sia l'interesse pubblico più ragionevole, in un ambito così sensibile per la vivibilità e la sicurezza dei cittadini, quale la mobilità urbana connessa alla protezione civile”.
Il Comune non svolge alcuna attività in quella strada,da ultimo i cittadini in particolare le persone anziane o portatori di un qualche handicap sono costrette a percorrere diverse centinaia di metri per depositare i rifiuti stante che sono stati ritirati gli appositi cassonetti, per cui queste persone devo avvalersi di terze persone solo x gettare i rifiuti, la strada è dissestata e nessuno la ripara , ecc. cmq chi abita in quell’aria le tasse le paga ( purtroppo)lo stesso , spero che l’intervento del presidente del quartiere possa rimuovere gli ostacoli, altrimenti occorre la cosiddetta disobbedienza civile , alle prossime elezioni in particolare, x il comune, quartiere e più proficuo andarsene a mare chi lo può fare .
Il Comune non svolge alcuna attività in quella strada,da ultimo i cittadini in particolare le persone anziane o portatori di un qualche handicap sono costrette a percorrere diverse centinaia di metri per depositare i rifiuti stante che sono stati ritirati gli appositi cassonetti, per cui queste persone devo avvalersi di terze persone solo x gettare i rifiuti, la strada è dissestata e nessuno la ripara , ecc. cmq chi abita in quell’aria le tasse le paga ( purtroppo)lo stesso , spero che l’intervento del presidente del quartiere possa rimuovere gli ostacoli, altrimenti occorre la cosiddetta disobbedienza civile , alle prossime elezioni in particolare, x il comune, quartiere e più proficuo andarsene a mare chi lo può fare .
A levare gli scudi non sono solo la IV Circoscrizione e la COT, ma anche la quasi totalità dei condomini delle vie Scite,che sono contrari alla chiusura ma vogliono che il Comune esca dall’ambiguità e acquisisca la strada al patrimonio comunale.Essi si sentono discriminati in quanto da un lato pagano le tasse al Comune e dall’altro devono sostenere le spese di un Supercondominio,senza che nessuno provveda alla pulizia e manutenzione della strada.La situazione si è aggravata con la rimozione di tutti i cassonetti, che secondo alcuni è da mettersi in relazione dall’azione svolta presso l’Assessorato Viabilità dall’amministratore del supercondominio, senza alcuna preventiva delibera assembleare
A levare gli scudi non sono solo la IV Circoscrizione e la COT, ma anche la quasi totalità dei condomini delle vie Scite,che sono contrari alla chiusura ma vogliono che il Comune esca dall’ambiguità e acquisisca la strada al patrimonio comunale.Essi si sentono discriminati in quanto da un lato pagano le tasse al Comune e dall’altro devono sostenere le spese di un Supercondominio,senza che nessuno provveda alla pulizia e manutenzione della strada.La situazione si è aggravata con la rimozione di tutti i cassonetti, che secondo alcuni è da mettersi in relazione dall’azione svolta presso l’Assessorato Viabilità dall’amministratore del supercondominio, senza alcuna preventiva delibera assembleare
sarebbe opportuno conoscere che genere di attività ha svolto questo amministratore del super condominio che gestisce in maniera eccessivamente autonoma da anni e che nessuno vuole , nella considerazione che i tutti i condominii che insistono in quell’area sono costretti a versare al “super” ingenti somme, e poi a cosa serve se la via scite e perennemente abbandonata a se stessa.
sarebbe opportuno conoscere che genere di attività ha svolto questo amministratore del super condominio che gestisce in maniera eccessivamente autonoma da anni e che nessuno vuole , nella considerazione che i tutti i condominii che insistono in quell’area sono costretti a versare al “super” ingenti somme, e poi a cosa serve se la via scite e perennemente abbandonata a se stessa.