La “sentenza” del Genio civile sugli svincoli: no alla posa del giunto, il viadotto non è sicuro

La “sentenza” del Genio civile sugli svincoli: no alla posa del giunto, il viadotto non è sicuro

Danila La Torre

La “sentenza” del Genio civile sugli svincoli: no alla posa del giunto, il viadotto non è sicuro

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venerdì 03 Agosto 2012 - 17:03

Contattato telefonicamente, Sciacca afferma sicuro: «Montare il giunto sarebbe da irresponsabili». Le ragioni del no sono spiegate nel documento inoltrato questo pomeriggio ai soggetti interessati. Ecco cosa dice ed il messaggio che rivolge al sindaco Buzzanca

Il Genio civile alza il disco rosso per la posa del giunto, ultimo passaggio per il definitivo completamento degli svincoli di Giostra – Annunziata. Nel documento inoltrato questo pomeriggio, all’Anas, al Cas, al Comune, al Prefetto, al Comando di Polizia stradale, all’Impresa “Svincoli Messina“, l’ingegnere capo Gaetano Sciacca non esprime un parere netto, favorevole o contrario, ma riassume ed elenca le prescrizioni contenute nella relazione redatta dal Dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Messina in virtù della convenzione stipulata tra il Comune di Messina, l’Anas e l’Ateneo peloritano e riguardante l’interazione tra il viadotto Ritiro ed i costruendi svincoli autostradali Giostra- Annunziata .

Dall’analisi tecnica dei professori dell’Università emerge che Il viadotto Ritiro non è sicuro, così come riporta fedelmente Sciacca in premessa del suo documento, per poi arrivare alle conclusioni.

«Il viadotto Ritiro – si legge testualmente – in assenza di sisma non è in grado di soddisfare le verifiche convenzionali: tali verifiche risultano positive se si prevede una corsia convenzionale pari a m.3.50 posta al centro della carreggiata». Sciacca, riportando quanto scritto dai docenti universitari, sottolinea come sia stata rilevata una «scarsa qualità del calcestruzzo», che potrebbe provocare crolli strutturali, per cui «è d’obbligo la messa in sicurezza e la bonifica di tutte quelle parti ammalorate in incipiente fase di distacco».

In base alle verifiche tecniche, la situazione diventa più grave in presenza di sisma: «non sono presenti nelle strutture del viadotto Ritiro, non previsti all’epoca della progettazione, appoggi e ritegni antisismici…. 9 pile su 40 non soddisfano i requisiti di sicurezza».

Partendo dai risultati dell’ Università, Sciacca, fornisce una serie di indicazioni, che richiederanno tempo e soldi per essere eseguite e che, quindi, suonano inevitabilmente come una bocciatura all’annunciata apertura in tempi brevi degli svincoli. L’ingegnere capo del Genio Civile invita a realizzare i seguenti, inderogabili, interventi:

– Ridurre la corsia di marcia ad una larghezza di m 3,50 posta al centro della carreggiata per entrambe le direzioni

– Bonificare tutte le parti ammalorate in condizioni d’incipiente distacco

– Realizzare appoggi e ritegni antisismici

– Effettuare una verifica di vulnerabilità sismica

-Valutare le condizioni si stabilità geotecnica del sito e degli effetti dell’interazione terreno- strutture

A conclusione del documento, Sciacca manda un messaggio al suo interlocutore istituzionale, il sindaco Giuseppe Buzzanca, il quale «sia in qualità di Commissario delegato ex Opcm n.3721 che quale massima autorità locale di protezione civile, dovrà vigilare affinché quanto evidenziato nella “Relazione” del Dipartimento di Ingegneria e riassunto dallo scrivente, sia rispettato con l’urgenza che il caso richiede anche in considerazione delle possibili implicazioni che riguardano la pubblica incolumità».

Contattato telefonicamente, Sciacca asserisce sicuro: «Montare il giunto sarebbe da irresponsabili». Basta questa frase per affermare con certezza che il parere del Genio civile è negativo. (Danila La Torre)

23 commenti

  1. rossetti mariano 3 Agosto 2012 17:34

    In tempi non sospetti scrissi che questi calcoli e queste verifiche per me, che non sono tecnico, avrebbero dovuto essere fatti PRIMA della costruzione dei nuovi svincoli, non dopo, a cose fatte.
    I fatti, purtroppo, sembrano darmi ragione.
    Ristrutturare il viadotto Ritiro costerà una cifra enorme e, sinceramente, dubito che una struttura costruita quasi 50 anni fa, senza seguire le attuali stringenti norme antisismiche, con materiali scadenti (questo dice l’Ing. Sciacca) possa essere adeguata al nuovo collegamento.
    Come direbbe Lubrano, una domanda sorge spontanea: chi pagherà? La Magistratura, al solito, sarà immobile o darà una parvenza di vita?.
    Vedremo.
    Di sicuro, un’altra storia che coprirà di ridicolo la nostra martoriata Messina, frutto dell’ignoranza e dell’arroganza di gente che ha dimostrato, con i fatti, di non meritare i posti occupati.
    Se, a suo tempo, questa gente fosse stata esaminata seriamente e non assunta per amicizia ed appartenenza a partiti o alle tristemente famigerate cooperative, di sicuro avrenno avuto a che fare con personale competente e non con asini travestiti da solerti e competenti funzionari.
    Infine, una considerazione. L’opera è stata commissionata all’ANAS, la stessa che avrebbe dovuto supervisionare il ponte sulla stretto.
    Meno male che tutto andrà in fumo, se no sai che crollo!!!!

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  2. Allora perché ci fate ancora camminare su? Che schifo ++++…. Ecco poi dite che non e politica….. Ingegnere stasera cena fuori con apertura bottiglia di un buon shampagn con +++++? Se i piloni non sono sicuri perché l’ente predisposto non dispone la chiusura? Ed in piu noi paghiamo per una cosa insicura? Bravi bravi e molto bravo….

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  3. Semplicemente Geniale! Su questo disastro, tutto messinese, tiriamoci dentro il Ponte che non c’è. Ma che, se ci fosse, sicuramente crollerebbe. Straordinaria poi la sciocchezza che il Ponte dovrebbe essere supervisionato dall’ANAS: mettiamo in giro anche questa fandonia. Tipico ragionamento alla messinese: siamo nella m…, ma se ci fosse il Ponte (che muove tanti soldi da rendere la messa in sicurezza di svincoli e viadotti un insignificante dettaglio) andrebbe peggio. Auguri a chi resta, col viadotto e gli svicoli così come sono e tutto il resto. Gli dei rendono folli quelli che vogliono perdere.

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  4. il solerte sciacca nega gli svincoli alla città di messina. io farei fare una controperizia con tanto di ricorso al tar. sciacca sciacca, ma cosa mi combini? vai tranquillo sciacca. messina ti ricorderà, e tu ti ricorderai di messina.

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  5. Un’altra pagina vergognosa è stata scritta.
    Ma di dimissioni di dicuro nessuno ne parlerà.
    Questa è l’arroganza di chi, consapevole di aver sbagliato non ha l’umiltà di mettersi da parte.
    E noi, popolo bue che li abbiamo messi lì, perchè ci lamentiamo, è colpa nostra, ed ora abbassiamo la testa che prima o poi toccherà anche a noi avere il favore.

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  6. va be’….ma se non ora…comunque bisogna completarli……

    p.s. a prescindere delle ragioni dell’uno o dell’altro..tutto..
    diventa complicato a Messina…

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  7. Non sono gli svincoli ad essere messi in discussione ma il vecchio viadotto ritiro.
    Può il tratto autostradale restare aperto al traffico?
    Mi sembra di capire che può restsre aperto al transito con una corsia centrale.
    Il giunto di collegamento, non aggiunge nulla e nulla toglie alla sicurezza del viadotto ritiro….Quindi, se pericoloso, è da irresponsabili tenere aperto al transito il viadotto indipendentemente dagli svincoli.
    Se si vuole continuare ad usufruire del collegamento autostradale, con il benestare del Genio Civile, il giunto di collegamento con gli svincoli non aggiunge pericoli a quelli esistenti.
    Urge l’intervento di consolidamento del viadotto Ritiro….che credo, potrebbe essere temporaneamente aperto in sicurezza con la corsia centrale, indipendentemente dal collegamento agli svincoli che sembra, da quello che capisco leggendo l’articolo, nulla hanno a che vedere con la staticità del viadotto Ritiro.

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  8. Peppino fa le pentole ma non i coperchi.
    DOpo lo sgarrupato approdo di Tremestieri che è “chiuso” più volte di quando riesce a funzionare.. si è inventato per i soliti motivi d’urgenza (+++++) il famoso svincolo “fai da te”con competenze del tipo “fatti le domande e datti le risposte che più ti piacciono”.
    Già questo svincolo sembra precario dalle foto, poi si parla pure di “scarsa qualità del calcestruzzo”….e di “incipienti distacchi”…. e già qui ci sarebbe da mandare un paio di avvisi di garanzia.
    Prima ancora ci si chiede come mai i controlli e le verifiche di compatibilità non siano stati eseguiti in fase di progettazione, ma tant’è mistero della fede… eccetera.
    I delusi gridano al complotto anti-peppino, ma dimenticano che non è un giochino della Lego questo svincolo, che i pilastri passano in mezzo alle case e tutto il traffico (anche con “incipienti distacchi”) sorvolerà le case e le persone che ci abitano la cui sicurezza ha pari dignità di quella degli automobilisti che useranno lo svincolo.
    Ci si potrebbe chiedere dove erano questi ingegneri e docenti universitari prima e, se non abbiano la loro parte di responsabilità in questo “pasticcio”, quello che resta è che “una opera di importanza fondamentale… (bla bla bla)” necessita di aggiustamenti e restauri ancora prima di essere completata con tutte le inadeguatezze di cui è corredata.
    E tutto questo è molto… “messinese”

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  9. Credo che Sciacca non si sia fatto intimorire da Buzzanca e dal CAS e la sua risposta mi sembra corretta. Ho sempre dubitato sulla sicurezza della messa in opera di questo famoso giunto ma, ultimamente, sulla scia dell’entusiasmo di Buzzanca da una parte e dalla ditta Ricciardello e del Ciucci dall’altra, avevo pensato che il Genio Civile avrebbe dato parere posiitivo. A parere delle sopracitate persone, sembrava che la relazione degli ingegneri dell’Università fosse favorevole. Invece i parametri di sicurezza non ci sono e per usufruire di questi famosi svincoli penso si dovrà attendere ancora. Buzzanca ha voluto fare ancora una volta +++++++ed è stato punito. Mi chiedo se i poteri speciali che ha non debbano essergli revocati.
    Riguardo al viadotto Ritiro, ed anche gli altri che sono afflitti dalla vetustà, in caso di sisma importante non credo possano resistere. Dio salvi le persone che sopra e sotto ne saranno coinvolte…

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  10. rossetti mariano 4 Agosto 2012 05:54

    Carissimo, l’ANAS, a suo tempo, fu scelta come organismo che avrebbe dovuto sovraintendere e controllare i lavori per la costruzione del ponte.
    Io non ho messo in discussione la validità tecnica degli svincoli, nè avrei potuto farlo in ragione della mia ignoranza in materia.
    Quello che ho sottolineato è stata la scelta di fare i calcoli sulla possibilità di unione tra la vecchia e la nuova struttura.
    Questi calcoli andavano fatti PRIMA, NON DOPO, in modo da procedere contemporanemante anche alla ristrutturazione del viadotto Ritiro.
    Buzzanca, nella qualità di commissario, e Ciucci, nela qualità di affidatario della esecuzione, avrebbero dovuto essere più solerti e fare eseguire i calcoli prima e gli eventuali lavori quantomeno contemporaneamente.
    E, adesso, Lei cosa propone? Ristrutturare il Ritiro? E se non sarà economicamente e/o tecnicamente possibile? Demolirlo e ricostruirlo? Con quali soldi? Si rende conto che viviamo in un Paese alla canna del gas, senza soldi e con una economia a pezzi?
    Se ci si fosse comportati con la solerzia del bravo padre di famiglia non saremmo in questa ridicola e penosa situzione.

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  11. E’ diventata solo una “farsa” la storia degli svincoli, solo politica…..se dovessimo controllare tutti i viadotti di messina nessuno risulterebbe a norma e quindi bisognerebbe chiudere tutto…intanto si potrebbe mettere il giunto e concludere i lavori e poi si pensa a l consolidamento…

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  12. mimmogiovanni 4 Agosto 2012 08:06

    Peppiniello, come al solito non ti smentisci, ne hai fatta un altra delle tue.
    Forse sto perdendo anche tempo a darti questa importanza, cambia no città ma paese addirittura anche se ho i miei dubbi di chi ti vorrebbe.
    Vergognati e chiedi scusa ai cittadini di tutto il danno che hai combinato in città e per la città, anche se a questo punto non servirebbe a niente.
    Ei fù la città di Messina.

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  13. scusate, ma a parte la politica di livello bassissimo, non esistono pure i tecnici: progettisti, direttori , direttori di lavori, tecnici di diversi uffici che esprimono pareri tecnici,e cc. ed ora ad opera quasi conclusa si accorgono che ci sono una marea di problemi tecnici. ma questi signori strapagati forse più della politica non vengono chiamati in causa?

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  14. Ma possibile che la maggior parte dei commenti non sono in linea con la realtà dei fatti.
    Anche il Genio Civile, nella persona del ing. Sciacca, non boccia gli svincoli, che sono stati realizzati nel pieno rispetto delle norme….ma il viadotto Ritiro realizzato quando Buzzanca forse ancora non era nato.
    Buzzanca si è interessato alla realizzazione degli svincoli che sono a norma in tutto e per tutto….per quanto concerne la vecchia rete autostradale, viadotto Ritiro compreso, responsabile dovrebbe essere l’ANAS…
    Resta comunque la perplessità sulla decisione del Genio Civile che approva l’uso del viadotto secondo la relazione dell’Università di Messina, che prevede una corsia centrale da 3,5 mt. e che, secondo quello che capito, non ha interazione alcuna con il collegamento del giunto di collegamento agli svincoli.
    A questo punto i messinesi, che non sono tutti lamentosi e politicamente ciechi, la maggior parte cerca solo la verità…. è ditela questa verità……La relazione dell’Università promuove gli svincoli e mette in guardia per le condizioni del vecchio viadotto Ritiro, indica una soluzione: apertura centrale di una corsia di 3,5 mt. con gli svincoli che non hanno alcuna influenza sualla staticità del viadotto ritiro.
    L’ing. Sciacca si attacca ai problemi del vecchio viadotto Ritiro per colpire gli svincoli che sono stati realizzati nel pieno rispetto delle norme, creando confusione nelle tante menti semplici e facilmente coivolte dalla politica e quindi poco informate o informate secondo determinati gli interessi politici.

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  15. Se il viadotto Ritiro non ha più i requisiti di sicurezza vuol dire che l’interazione svincolo=giunto=viadotto non è proponibile. Qui non si sta mettendo in discussione la “qualità” degli svincoli (per me realizzati comunque male e che hanno provocato danni morali ed economici a moltissime famiglie), che come dici sono a norma, ma tutto il nodo che si verrebbe a creare. Un forte terremoto (ondulatorio o sussultorio)influirebbe anche sul viadotto dello svincolo che è “staccato” di pochi centimetri dal famoso giunto.
    Chi ha osservato che queste cose dovevano essere analizzate e risolte prima ha pienamente ragione: Messina è una città strapiena di politici e di tecnici iscritti a vari Ordini, ma di fronte ai biechi interessi personali, ognuno di loro se ne infischia dell’incolumità della gente.
    Ed anche la proposta dei tecnici dell’Università di limitare la marcia dei mezzi a soli 3.5 mt di corsia centrale è solo un palliativo, anche tenuto conto che questa prescrizione è valida solo se non ci sono eventi sismici. Quindi la soluzione dovrebbe essere quella di mettere in sicurezza tutto il viadotto Ritiro. Una cosa del genere dovrebbe riguardare anche tutti i viadotti vetusti della rete autostradale. Ma ci si rende conto di quanti milioni di euro ci vogliono per fare ciò? E il risultato sarebbe quello di una pezza nuova sovrapposta ad una struttura vecchissima. Chissà se il CAS si farà mai carico di queste prescrizioni o se darà mandato a chi di dovere per ribaltare i pareri degli ingegneri e del Genio Civile.

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  16. L’ANAS non ha alcuna competenza tecnica sul Ponte (se parliamo del Ponte sullo Stretto). Non deve sovrintendere né validare alcunché. La procedura è stabilita dalla legge e prevede un “panel expert” scelto di comune accordo tra Ministero delle Infrastrutture e la società concessionaria (la Stretto di Messina); inoltre c’è il così detto PMC (Project Management Consultant) al quale spetta “il controllo e la verifica della progettazione definitiva, esecutiva e della realizzazione” della struttura, nonché dei suoi collegamenti stradali e ferroviari. Al prezzo di 120 milioni. Chiusa (spero) la questione, faccio tesoro di alcuni commenti chiarificatori: quello che ha problemi è il viadotto Ritiro, sul quale né Buzzanca né Ciucci hanno alcuna responsabilità. Gli svincoli sono una struttura indipendente e, a quanto pare, godono ottima salute, ritardi a parte. Non attribuiamo colpe a chi (almeno una volta) non ne ha. Altro discorso è che ci vorranno decenni per trovare i soldi per mettere in sicurezza il viadotto. E disagi inenarrabili. Mentre sarebbe un’inezia se si facesse durante la costruzione del Ponte. Ma questo, ai Messinesi, non entrerà mai in testa.

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  17. LO sviluppo del ragionamento è assolutamente corretto, ma che c’entra Peppino con la progettazione del viadotto Ritiro e con Tremestieri? La sua responsabilità è limitata alla fase finale della costruzione degli svincoli che, a quanto pare, è stata eseguita correttamente. Buzzanca avrà pure mille colpe, ma queata non ce l’ha proprio. Né si può pensare che i tecnici dell’Università abbiano scritto la relazione per fargli un favore o un dispetto. Che poi sia tutto molto … messinese, siamo d’accordo

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  18. A questo punto Sciacca dovrebbe far chiudere il viadotto o, almeno, limitarne drasticamente il traffico. Se non lo fa alimenta il sospetto di avere strumentalizzato la vicenda per scopi … misteriosi.

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  19. FRANCESCO TIANO 4 Agosto 2012 19:38

    Politica squallida e strumentale. In tutta questa storia chi continua a soffrire è la città. Quest’opera è un bene comune che il Sindaco difende e cerca con tutti i mezzi di realizzare. In questa occasione il primo cittadino si è manifestato un guerriero ed ha saputo completare, in tempi brevi, il 99% dei lavori. L’opposizione tenta di sminuire questa impresa ma la città è attenta e segue da tempo la realizzazione dei lavori. La cosa che bisognerebbe comprendere è: tra le istituzioni interessate, che devono provvedere alle procedure necessarie legate alle autorizzazioni, ai pareri e quant’altro ci sono anche soggetti che remano contro? Si fa l’interesse della popolazione oppure quella del proprio partito?

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  20. Come mai dovevamo arrivare alla fine prima di constatare questo enorme danno..??? E progettare appoggi antisismici da persone che hanno gettato sopra “cemento ammollato” e hanno sbagliato le quote dei pilastri e sensato…??? chi paga questo danno..??? e queste modifiche..???? ma il tecnico che ha terminato i lavori è ancora in liberta…??? qualcuno può rispondermi???grazie.

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  21. antonio.cucinotta 4 Agosto 2012 22:19

    E occorreva aspettare tutto questo tempo per sapere che il viadotto Ritiro è a rischio? E se non fosse stato per gli svincoli non l’avremmo mai saputo tranne nel caso in cui non capitava qualcosa di grave? A questo punto chi avrebbe dovuto provvedere a garantire la sicurezza andrebbe perseguito penalmente per avere messo in pericolo la sicurezza delle persone. E inoltre se il viadotto non è più sicuro perchè è datato e perchè non è più a norme, che ne è di tutti gli altri viadotti sia in direzione Palermo che in direzione Catania? Occorrerà la costruzione di qualche altro svincolo per verificare la loro stabilità, o deve accadere il peggio?

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  22. puzza di bruciato 4 Agosto 2012 23:26

    Certo che quando i politici attuali andranno via lasceranno lacittà peggio del dopo terremoto; possibile che non ne hanno azzeccata una. Possibile ancora che noi da trentanni ci facciamo tiranneggiare così.. Se noi cittadini non tiriamo fuori gli attributi mandandoli tutti a casa non avremo scampo ne noi ne i ns figli…

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  23. Tutta la rete autostradale, ferroviaria, la maggior parte delle costruzioni, abitazioni ect. sono da adeguare alle norme antisismiche.
    Quando queste opere sono state realizzate le norme erano diverse, si basavano sulla conoscenza scientifica dell’epoca.
    Se si usa lo stesso metro usato con il viadotto Ritiro, tutte le strutture realizzate in Italia, prima delle nuove norme antisismiche, dovrebbero essere interdette ed adeguate prima della riapertura…..ovviamente non è neanche pensabile…

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