Nasce “La parità ha due voci”. Magazine semestrale, disponibile online, ideato e promosso dalla Commissione per le Pari Opportunità della Provincia Regionale di Messina
Battesimo, stamattina a Palazzo dei Leoni, del magazine “La parità ha due voci”. Una rivista semestrale ideata e promossa dalla Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Messina. Disponibile anche in rete, vista l’ormai cronica mancanza di risorse finanziarie, è stata creata senza spendere un euro di soldi pubblici, grazie al prezioso interessamento degli sponsor Imes s.r.l. e Siracusano Automobili S.p.a. Nella conferenza stampa, a cui hanno partecipato, tra gli altri, la presidente Paola Briguglio e la vice presidente Giorgia Finocchiario – assente invece l’Assessore regionale alle Pari Opportunità – è stato sottolineato come simili progetti non riguardino solo le donne, ma siano, invece, per tutti. Una rivista “dei diritti, dei consumi e delle scelte per dare spazio alla realtà femminile della provincia di Messina”, questo l’intento dell’iniziativa, come si legge anche nel comunicato stampa. Mentre nella prima pagina della prima edizione del magazine, viene sottolineata la convinzione che è “soprattutto attraverso la comunicazione che si può realizzare il passaggio non più eludibile tra parità formale e uguaglianza sostanziale”.
Il sommario della rivista esprime chiaramente temi e intenti dell’iniziativa. Si parte da un riassunto delle varie attività in cui è impegnata la Commissione per le Pari Opportunità, finendo con le iniziative in programma. Lunga e particolareggiata l’intervista alla professoressa Antonella Cocchiara – promotrice della terza edizione del corso “Donne, Politica ed Istituzioni” promosso dall’Università degli studi di Messina, che prenderà il via a settembre – e la riflessione sulle forme di “Democrazia Paritaria”. L’allegato, invece, offre uno spaccato di quello che è il mondo dell’arte e della letteratura al femminile. In molti ambiti della vita sociale il sessismo in Italia più che l’eccezione, come nel resto d’Europa, resta la regola. Per combattere quest’importante battaglia culturale, i membri del Comitato Provinciale per le Pari Opportunità pensano che sia necessario l’utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa. Strumenti che spesso, fin’ora, sono stati promotori del modello della donna oggetto, ma che se usati correttamente possono aiutare a cambiare la mentalità dei cittadini. La vice- presidente Giorgia Finocchiaro parla chiaro, in tal senso: “il problema è sempre stato, è resta, un problema culturale”.
Ma potevano farlo annuale direttamente.
DOMANDONA:
quali sono i requisiti per far parte (ed essere nominati) membri della Commissione Pari Opportunità?
presentarsi sempre in 2