Carbone: Nel nuovo Pd mi auguro che i giovani siano la classe dirigente

Carbone: Nel nuovo Pd mi auguro che i giovani siano la classe dirigente

Rosaria Brancato

Carbone: Nel nuovo Pd mi auguro che i giovani siano la classe dirigente

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domenica 30 Luglio 2017 - 08:12

"Il Pd di Messina è politicamente frizzante, c'è fermento, può diventare forza di governo al Comune. La giunta è incapace di amministrare, mi rammarica che alcuni consiglieri abbiano votato la fiducia insieme a quei genovesiani che io ho allontanato dal partito"

Sì, io me l’aspettavo il Teatro Vittorio Emanuele così pieno. A Messina c’è fermento, è una città politicamente frizzante. Quando allestivamo i banchetti, quando abbiamo organizzato la Festa dell’Unità o altre iniziative ho visto quanti giovani, quante persone si avvicinavano per informarsi. Ho visto tantissimi giovani al Teatro venerdì pomeriggio e mi auguro che siano loro la nuova classe dirigente del Pd di Messina tra non molto”.

L’ormai ex commissario Ernesto Carbone non si dice stupito della sala piena in occasione del primo Congresso dopo 4 anni d’immobilismo, si toglie qualche sassolino dalla scarpa e torna a Roma con la certezza che la sua gestione, per quanto troppo lunga, sia comunque servita a lasciare il terreno seminato per costruire un nuovo Pd.

“Lo ribadisco, quando sono arrivato qui il partito era una sola persona, Genovese, c’era la crisi idrica, Messina non era nel Masterplan, non c’era una sede. Vado via con una situazione diversa. Il Pd ha chiamato il ministro Pinotti per l’emergenza idrica, quanto al Masterplan, senza Tommaso Currò e la dirigenza del Pd Messina sarebbe rimasta fuori. Certe cose dobbiamo dirle”.

Non ci sono più i “mille circoli” che hanno fatto finire Messina sulla stampa nazionale, c’è anche una nuova sede, ma quella Carbone non l’ha voluta vedere per scaramanzia, perché è giusto che ad inaugurarla, a “viverla” sia il Pd dello Stretto e non un commissario “ci verrò a settembre, per visitarla da ospite e lo farò con gioia…..”.

Di errori Carbone ne ha fatti sin da quando esordì con il famoso comunicato nel quale definiva il Pd “leale alleato di Accorinti”, ma strada facendo ha imparato a conoscere la realtà del territorio, le insidie, i veleni nascosti e le eredità pesanti che hanno trasformato il partito in macerie.

“I ricordi più belli che porterò con me sono le riunioni nella piccola sede allestita dai ragazzi- prosegue riferendosi alla sede in via Fossata, molto diversa da quella di via I Settembre diventata nota per la folla in attesa- Locali probabilmente diversi dai fasti del passato, piccoli, non affollati. Ma in quel luogo sono venute fuori tante idee. Il Pd di oggi deve dire grazie soprattutto ad un gruppo di ragazzi: Alessandro Russo, Davide Fragale, Francesco Palano Quero ed a quanti, insieme a loro, si sono impegnati ogni giorno per un anno e mezzo per costruire il nuovo partito. Mi auguro che adesso abbiano ruoli e responsabilità, anche in vista delle prossime competizioni elettorali. Non per quanto hanno fatto negli anni precedenti, per le battaglie contro l’area genovesiana. Affatto. Mi riferisco a quello che hanno fatto in quest’anno e mezzo. Hanno fatto politica. Io ho portato la Festa dell’Unità ma senza chi realmente è andato in giro a cercare i luoghi, a organizzare le iniziative, a impegnarsi senza risparmiarsi, non si sarebbe fatto nulla. Senza questo gruppo il Pd non sarebbe rinato a Messina. Nel fare i migliori auguri a Paolo Starvaggi auspico che la nuova classe dirigente parta proprio dai giovani”.

E sono tanti, oltre al gruppo storico dei renziani della prima ora, ci sono i Giovani Dem, “presidio storico” anche questo, che ha pagato maggiormente la crisi del partito a Messina perché è davvero difficile andare tra i ragazzi oggi e farli avvicinare ad un Pd in macerie, coinvolto nelle inchieste, affetto dai vizi come il clientelismo e alieno da ogni forma di meritocrazia. Giovani come Guglielmo Sidoti, Massimo Parisi, Alba Marino. Il timore è che, ricostituito il partito, adesso vengano nuovamente relegati ai margini, magari con una pacca sulle spalle ed uno sbrigativo grazie.

“Il Pd di quest’anno e mezzo ha fatto un tesseramento sano, pur tra mille difficoltà. Prima erano numeri drogati, questi sono reali. Una cosa la devo dire. Chi ha polemizzato in questo periodo, per la Festa o in altre occasione, voleva talmente bene al Pd che se ne è andato…… – dice riferendosi agli scissionisti di Articolo 1- Chi in questo periodo mi ha attaccato non è nel partito e non per scelta mia ma perché hanno deciso di andarsene. Evidentemente a loro non era caro il Pd”.

Mentre gli organismi direttivi del partito iniziano ad essere costituiti con il passaggio Congressuale di venerdì, le tappe elettorali sono dietro l’angolo e la patata bollente che il neo segretario provinciale Paolo Starvaggi dovrà sapere affrontare è la predisposizione delle liste. Prima tappa le Regionali. La nuova classe dirigente del partito inizia da lì. Il tesseramento 2017 ha portato tra le novità una forte presenza di “prof” e di componenti del mondo universitario e la predisposizione della lista per l’Ars vedrà in campo volti nuovi e dovrà aprirsi a quelle forze finora rimaste fuori. Lo ha annunciato anche Starvaggi nel suo intervento a proposito di una diversa valutazione dei modi di raccolta del consenso.

Saranno i primi passi di un partito che sta iniziando, dopo il commissariamento a camminare con le sue gambe: “serve che corra, non che cammini….-scherza Carbone- Può diventare forza di governo a Messina. Ribadisco il mio giudizio sulla giunta Accorinti, che ha dimostrato di non essere capace di governare. Messina è stata prima quello che oggi sono Roma e Torino, città che stanno vivendo l’inesperienza al governo. Per questo tra i crucci che ho c’è anche l’aver visto consiglieri comunali del Pd votare contro la sfiducia ad Accorinti. Io, da commissario, ho fatto andar via dal Pd Genovese e i suoi. Mi è dispiaciuto vedere i consiglieri del Pd, votare la fiducia ad Accorinti insieme ai genovesiani e lasciare sola l’ex capogruppo Antonella Russo. Spero che adesso che c’è un partito si rispettino le regole. Un partito è questo, è una comunità. Si litiga, ma vive di regole e di confronto. E il Pd oggi è l’unico partito che fa Congressi, che si dà regole e le rispetta.”

Rosaria Brancato

6 commenti

  1. Giovani in cerca di fortuna e inconsapevoli della sottomisione al servilismo della politica pdiota

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  2. Mi auguro che i giovani capiscano che debbano scappare da un partito di vecchi ed obsoleti politicanti che hanno affossato l’Italia.

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  3. PD…avete perso credibilità… I giovani che vi seguiranno saranno gli ennesimi che avranno interessi/scopi diversi dalla politica che vorremmo…
    Mi auguro che riusciremo un giorno a mandarvi tutti a lavorare…

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  4. HANNO AFFOSSATO L’ITALIA E HANNO DISTRUTTO LA CIVILTA’ ITALIANA

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  5. Mi auguro che presto vi mandino a lavorare la terra…destra sinistra centro e compagnia bella…così forse capirete cosa significa alzarsi la mattina e farsi il mazzo per portare il pane a casa…non siete più credibili… E chi ancora vi viene dietro é solo un povero illuso o qualcuno che ha i vostri stessi intetessi.

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  6. PRODI MATTARELLA FINOCCHIARO AVANTI I GIOVANI

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