Croce: «Non sarò io a dichiarare il dissesto». Ma se le relazione dei revisori condanna al default…

Croce: «Non sarò io a dichiarare il dissesto». Ma se le relazione dei revisori condanna al default…

Danila La Torre

Croce: «Non sarò io a dichiarare il dissesto». Ma se le relazione dei revisori condanna al default…

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sabato 01 Giugno 2013 - 20:10

Il commissario straordinario di Palazzo Zanca ha chiarito il perché delle sue ultime mosse in merito alla sempre più drammatica situazione economico-finanziaria dell’ente. Qualcosa però non convince. Botta e risposta con Scoglio sull’incontro con i candidati a sindaco

Il commissario straordinario del Comune, Luigi Croce , nega qualsiasi accelerazione sul dissesto. Stranamente loquace, in attesa dell’arrivo del presidente della Regione Rosario Crocetta per la firma del protocollo d'intesa per la riqualificazione della via Don Blasco, il reggente di Palazzo Zanca si è intrattenuto per qualche minuto con i giornalisti al fine di chiarire e non certo di giustificare le sue ultime mosse in merito alla sempre più drammatica situazione economico-finanziaria dell’ente. «Una cosa è certa – ha dichiarato l’ex procuratore capo – se sarà dissesto non sarò io a dichiararlo, ma la prossima amministrazione». Un’affermazione che sembra palesemente in contraddizione con le azioni di questi ultimi giorni.

Come si ricorderà, nelle ultime 72 ore Croce ha dapprima inviato una lettera alla Corte dei Conti in cui ha ammesso – anticipando il pronunciamento dell’organo di controllo – il fallimento del piano decennale di riequilibrio per via della bocciatura da parte del Consiglio comunale del contratto di servizio tra Amam e Comune, che prevedeva una entrata annua di 15 milioni di euro; e poi ha firmato una lettera “interna”, destinata al Collegio dei revisori dei conti, sollecitando una relazione dettagliata sullo stato delle casse comunali (vedi correlati). Entrambe le missive sono state percepite all’esterno come il tentativo dell’ex magistrato di portare il Comune al dissesto conclamato in tempi brevi. Croce assicura, però, che non è così. «Ho inviato la lettera alla Corte dei Conti per un fatto di correttezza, era necessario comunicargli che il contratto di servizio su cui si reggeva il piano di riequilibrio era stato bocciato e che , quindi, il Comune non potrà fare affidamento su qui 150 milioni di euro che avevamo messo come garanzia di entrata». Quanto alla relazione chiesta ai revisori dei conti, Croce ha spiegato di voler avere in mano «una ‘fotografia’ della situazione economica dell’ente da poter consegnare nelle mani del prossimo sindaco».

Il commissario non ha però spiegato perché abbia concesso solo due giorni di tempo ai revisori – che hanno comunque fatto slittare i termini per l’impossibilità di adempiere alla richiesta di Croce in poco più di 48 ore – e soprattutto ha omesso di specificare che qualora la relazione dei revisori dei conti dovesse accertare l’esistenza dei presupposti per dichiarare il dissesto, in virtù degli artt. 244 e 246 del testo Unico degli Enti Locali, non potrà fare finta di niente ed aspettare il nuovo sindaco ma dovrà comunque predisporre la delibera, a cui andrebbe allegata la relazione “tecnica”, ed inviarla al Consiglio comunale. A quel punto, qualsiasi responsabilità ricadrebbe sull’organo consiliare. Il disegno sembra chiaro, anche se Croce manifesta la volontà di prolungare i tempi: «Lascerò tutto nelle mani del prossimo sindaco, so per certo che il piano è ancora al vaglio della sottocommissione e non è ancora arrivato alla Corte dei Conti. Questo è positivo. Con una nuova amministrazione, la politica potrebbe fare la sua parte».

E a proposito di politica e nuova amministrazione, Croce smentisce qualsiasi richiesta di incontro da parte dei candidati sindaco per discutere proprio del possibile default del Comune. In un comunicato scrive: “Fino ad oggi nessuna richiesta di confronto è pervenuta al mio ufficio”. Ma il promotore dell’iniziativa, Gianfranco Scoglio, replica con un comunicato: «Da giovedì tento, senza successo, di mettermi in contatto con Croce. Ho sollecitato ripetutamente il Dirigente dell'ufficio di Gabinetto, dott. Cama. Stamattina, non avendo avuto alcun riscontro, ho formalmente richiesto l'incontro inoltrando email all'Ufficio di Gabinetto. Comunque, ora Croce sa che i candidati Sindaco chiedono di incontrarlo. Al piu' presto!». Un primo faccia a faccia con uno dei sei candidati sindaco in realtà c’è già stato. Vicenzo Garofalo, presente alla firma del protocollo d’intesa sulla via Don Blasco in qualità di ex presidente dell’Autorità portuale, è stato ricevuto nella stanza del commissario, al quale ha ribadito la necessità di un confronto per fare chiarezza sui conti comunali. Il commissario , sempre in attesa del ritardatario Crocetta, ha fatto sapere che l’incontro si farà. Dove e soprattutto quando non si sa. Forse dopo aver preparato la delibera sul dissesto da spedire in Consiglio comunale?

Il reggente di Palazzo Zanca non mostra alcun ottimismo neanche in merito all’anticipazione di 14 milioni di euro da parte del Ministero sui circa 50 milioni previsti per Messina nel Fondo di Rotazione nazionale : «Se il piano sarà bocciato, questa somma andrà restituita, quindi per ora non serve a niente», il suo commento, che frena ogni entusiasmo su quella che a tutti è apparsa come una buona notizia. (Danila La Torre)

25 commenti

  1. franco martino 2 Giugno 2013 01:46

    Qui si continua ad ignorare un concetto fondamentale: i debiti che sommergono il comune di Messina, non sono una malattina mandata dal buon Dio, ma una serie di errori umani che si sono protratti per anni, rispetto ai quali non vi è stata fino ad oggi alcuna analisi seria e puntuale.
    Rimediare a guasti di cui non si abbia ben chiara la natura è estremamente difficile, o meglio fare finta di non vedere la causa della cancrena significa dare tempo alla malattia di infettare irrimediabilmente l’intero corpo.
    Con tutta la buona volontà, l’atteggiamento positivo, il “non piangiamoci addosso”, risulta estremamente difficile credere che quelli che hanno bruciato la casa, solo perchè si cambiano d’abito vestendosi da pompieri, siano capaci di spegnere le fiamme.

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  2. dolcestilnuovo 2 Giugno 2013 07:16

    Chi sono quelli che hanno “bruciato la casa”? I partiti o i candidati in lizza? Dovremmo fare chiarezza su questo punto perché è semplicistico e sbagliato sparare nel mucchio. Forse la casa è stata “bruciata” da tutti (cittadini evasori… amministratori… ecc….) ma non per questo dobbiamo attendere che il fuoco non lasci più nulla. I pompieri, generalmente, salvano il salvabile, poi, tutti insieme, si cerca di ricostruire, e solo dopo si va a cercare chi ha gettato la benzina, chi ha acceso il fiammifero e chi è scappato senza dare l’allarme. A quel punto, questi che sono i colpevoli, dovranno essere cacciati via e non dovranno più avvicinarsi, ma intanto, salviamo quel poco che è rimasto in piedi!

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  3. Oggi noi vediamo le comparse. Gli attori protagonisti sono quelli dietro le quinte che impartiscono ordini alle comparse. Il potere economico manovra abilmente la politica sulle spalle dei cittadini, condannati “democraticamente” a pagarne il prezzo. Gli inciuci a cui abbiamo assistito a livello nazionale si sono ripetuti negli ultimi 20 anni al comune e alla provincia di Messina. Il dissesto serve a fare piazza pulita di una classe politica incapace che ha creato i disastri a cui stiamo assistendo. Duecentocinquanta milioni di euro di passivo sono cifre da far tremare i polsi anche al più ottimista degli ottimisti. L’accertamento delle responsabilità sarà fatto dalla Corte dei Conti che spero sia implacabile. Se questa venisse accertata, per dieci anni, coloro che hanno ricoperto cariche pubbliche divenerebbero ineleggibili, così come i revisori rischiano maggiormente l’interdizione dai pubblici uffici per dieci anni. Ecco che Calabrò e Scoglio sono molto preoccupati.
    Dichiare adesso il dissesto non comporterebbe l’ineleggibilità, ma una volta eletti, non potrebbero fare a meno di dichiarare il dissesto, anche perchè non sono dei maghi della finanza in grado di reperire anche in dieci anni 250.000.000 di euro. Quindi cosa potrebbero fare? Fare finta di niente ed innalzare le tasse ai massimi livelli, senza dare in contropartita alcun servizio? In questo caso però potrebbe configurarsi un reato ben più grave. Dichiarare loro il dissesto e costituirsi parte civile nei confronti dei precedenti amministratori (atto dovuto), e quindi anche contro sè stessi? Ecco che la loro elezione sarebbe già minata da un conflitto d’interessi. I revisori non possono fare altro che attenersi ai fatti e sopratutto alla verità, anche perchè rischiano in prima persona. Non è giusto scaricare su di essi la causa che indurrà il comune a dichiarare il dissesto. Pdl e Pd sono responsabili principalmente, ma tutti gli altri partiti condividono quanto dai primi perpetrato in tutti questi anni. Tutti pensavano che con i trasferimenti statali potevano essere “colmate” certe entrate “fittizie”, ma non è stato così. Ed è finita.
    Dovevano pensarci prima, invece di fare gli appelli accorati, tentando di mascherare e scaricare sugli altri, le loro colpe.
    Non provo piacere alcuno a scrivere queste cose, ma la mia Città non meritava questo destino e spero che tutto questo sia da insegnamento a tutti, perchè il voto va dato a chi ci deve seriamente rappresentare, non all’ “amico” che ci consente di “saltare” la fila, o perchè ci “promette”…qualsiasi cosa, che poi non potrà mantenere.

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  4. ma si rendono conto che sono ridicoli queste persone dissesto non dissesto ahhahhaha una barzelletta sono

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  5. Se la casa fosse bruciata all’improvviso, certamente sarebbe stato doveroso da parte dei cittadini messinesi non solo chiamare i pompieri, ma correre tutti, giovani e meno giovano a dare una mano per spegnere l’incendio. Ma così non è stato, se non per coloro che non seguono, con passione civica, le sorti ed i problemi della comunità municipale. La nostra “casa” ha iniziato a bruciare sin dagli inizi degli anni 2002 e da un piccolo focolaio, con gli anni si è trasformato in un incendio, anche se, inizialmente, non di notevole dimensioni, certamente da potere spegnere. Dalla fine dell’anno 2007 si udirono le prima grida “incendio, incendio”, ma chi governava la “casa” che stavo bruciando rimase sordo ed indifferente. La gente gridava : “controlliamo i conti del Comune” ed anche “facciamo chiarezza sui conti del Comune”, ma chi avrebbe dovuto e potuto fare qualcosa, rimase impassibile, ansi no, dato che promise. senza mantenere, che avrebbe portato a termine l’operazione verità che non venne mai, mentre la casa prendeva sempre più fuoco. E dire che chi ha visto covare l’incendio e, successivamente svilupparsi, divampando, (politici oggi presenti nella competizione elettorale) assistevano, senza fiatare e senza intervenire, da una dependance dello stabile che bruciava (Nerone sarebbe impallidito e morto di bile). Oggi cosa è rimasto della “casa” e chi sono i responsabili (alcuni facilmente individualizzabili ma che, per opportunità non si citano), certamente sarebbe da ritenere assurdo che tale compito fosse espletato da eventuali amministratori riconfermati, chi l’incendio hanno visto nascere e, nel tempo, svilupparsi, senza intervenire per spegnerlo. Tale compito non può che essere svolto dalla Corte dei Conti, anche se la magistratura ordinaria potrebbe essere chiamata a svolgere proprie indagini per la ricerca dei responsabili. Non vi è dubbio che la casa è stata bruciata dal malgoverno di chi ci ha amministrato, personaggi politi che oggi invocano il Commissario a temporeggiare, distogliendolo dai propri doveri istituzionali.

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  6. “Pilato se ne lavò le mani, lo fece fustigare e lo consegnò loro perchè lo crocifiggessero.”

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  7. giuseppevinci 2 Giugno 2013 13:57

    Sempre le stesse bugie. Ma la smetta! Alla fine il dissesto non ci sarà e lei immagino che ne sarà dispiaciuto

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  8. dolcestilnuovo 2 Giugno 2013 16:20

    Ben venga la magistratura ordinaria, ma dopo! adesso pensiamo a salvare il salvabile. Poi… la politica è sempre stata una brutta “bestia”. Ricordo tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta che la situazione “morale” non fosse migliore. Ricordo concorsi già vinti e poi improvvisamente “persi” perché nella “spartizione” il posto toccava al Psi piuttosto o al Pci. Questo avveniva alla Provincia quando gli amministratori ed il Ragioniere Generale erano altri…. Ho documentazione a iosa e ricordi lucidi di quel periodo. Adesso guardiamo avanti e non voltiamoci indietro. Non facciamo i moralisti perché gli scheletri conservati negli armadi potrebbero ancora uscire fuori…

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  9. dolcestilnuovo 2 Giugno 2013 16:42

    Mi dispiace che lei continui a parlare di cose che non conosce. Lei, legge articoli e commenti e, probabilmente, pensa di aver capito cosa dice la legge in caso di dissesto ma, da quello che scrive, dimostra di non aver capito proprio niente. Io le suggerirei, prima di scrivere, di leggersi bene la legge… o di farsela spegare meglio (se non altro, per evitare cattive figure…)

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  10. Lei afferma il vero. Negli anni 70 e 80 non mi risulta che sono stati annullati concorsi alla Provincia. Le commissioni, non come ora, erano costituite in maggioranza da elementi esterni, trattandosi di concorsi con probe scritte ed orali, e non come in questi ultimi anni per chiamata diretta su richiesta del politico di turno. . Nel mio armadio tengo vestiti e non scheletri. Faccia un bello articolo di quel periodo, ne sono direttamente interessato essendo, all’epoca (avevo da poco compiuto 40 anni), titolare (e non incaricato) del posto di ragioniere Generale della Provincia Regionale di Messina, quale vincitore di concorso pubblico e non per benevolenze politiche, come accade di questi tempi, ..

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  11. Ricordo anche che con ATM indebitata sino al collo nel 2005 sono stati assunti circa 100 ex parcheggiatori ex cooperative senza concorso pubblico. Una follia giustificata da un fantomatico piano di rilancio votato da quel consiglio comunale. Questi fatti vengono sottaciuti ed in ogni caso la magistratura contabile e’ alla frutta oberata da migliaia di fascicoli. Poi sono ormai passati cinque anni e buonanotte….è oblio. Ma tutti gli assunti oggi protestano…

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  12. Penso che i rilievi della Corte dei Conti sui bilanci approvati dal consiglio, siano fatti, non un sentito dire.
    Quello che non volete comprendere è che il dissesto ci sarà perchè il comune è già dissestato. Anzi Le dico che più si ritarda, maggiori saranno i danni che la cittadinanza, e quindi anche Lei, dovrà pagare. Se comunque questo Le fa piacere, penso che non avrà nulla in contrario a pagare anche i tributi di mia pertinenza. 🙂 🙂

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  13. Peccato che la Corte dei Conti non la pensi come Lei, visto che ha trasmesso copia degli atti alla Procura della Repubblica del Tribunale di Messina. Evidentemente saranno stati ravvisati dei profili di carattere penale.
    Del resto l’operazione “VErità” sui bilanci comunali, con particolare riferimento all’ATM, proposta all’allora Commissario Gaspare Sinatra e al Ragioniere Generale dell’epoca, e attuale, Coglitore, non fu tenuta minimamente in considerazione. A quel punto, l’allora presidente dell’ATM, Providenti, non potè far altro che dimettersi. In una trasmissione su Telecineforum, lo stesso Providenti chiese pubblicamente una verifica sui bilanci, ma gli fu risposto che esagerava perchè si trattava di un difetto di “allineamento” (?). Oggi i nodi vengono al pettine.
    Fatta questa premessa, sarei ben lieto che i conti del comune fossero a posto e sopratutto fossero tali da non comportare la procedura di dissesto, ma purtroppo così non è.
    Il mio timore è che il “rosso” inizialmente di 250.000.000 di euro, sia nel frattempo lievitato di molto con tutto questo tempo di tira e molla, e questo non farebbe altro che confermare che tutta la Città è stata amministrata da soggetti privi di ogni conoscenza sulla gestione della “cosa pubblica”, obbedienti solo agli oridini di partito, che non coincidono quasi mai, con l’interesse della collettività che dovrebbe essere prioritrio.

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  14. Responsabili?
    Ricordo che con ATM indebitata sino al collo nel 2005 sono stati assunti circa 100 ex parcheggiatori ex cooperative senza concorso pubblico. Una follia giustificata da un fantomatico piano di rilancio votato da quel consiglio comunale. Questi fatti vengono sottaciuti ed in ogni caso la magistratura contabile e’ alla frutta oberata da migliaia di fascicoli. Poi sono ormai passati cinque anni e buonanotte….è oblio. Ma tutti gli assunti oggi protestano…
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  15. Perchè questa tensione fra commentatori sui parametri fissati dal Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’individuazione di Palazzo Zanca, come Comune strutturalmente deficitario oppure virtuoso? Il documento contabile di riferimento è il RENDICONTO DI GESTIONE, attenzione, quello relativo al penultimo esercizio precedente quello di riferimento, se fosse il 2013, l’anno del giudizio universale, sarebbe il 2011 il nostro giudice. Ci pensa il Testo Unico, per intenderci la legge di cui si è fatto carta straccia a Palazzo Zanca, a chiarirci le idee confuse. Con parole semplice norma, che siano da considerarsi in condizioni strutturalmente deficitarie, gli enti locali che presentino gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili da un apposita tabella, da allegare al RENDICONTO DI GESTIONE, contenente parametri obiettivi dei quali ALMENO LA META’ PRESENTINO VALORI DEFICITARI. Andiamo al RENDICONTO DI GESTIONE 2011, è un documento corposo di 204 pagine, ho i miei dubbi che sia stato letto dalle belle addormentate, sono i consiglieri della commissione POLITICHE FINANZIARIE del più scarso Consiglio Comunale di tutti i tempi, e dalla pagina 137 in poi sciorina i 10 parametri di deficit strutturali. MARIEDIT, a dire il vero stanco di supplire i Consiglieri Comunali, vi ha fornito, nel 2012, i link di questa parte del documento. Riassumo: i parametri 1-5-6-7-10 sono in EQUILIBRIO, mentre il 2-3-4-8-9 sono NON EQUILIBRIO, hanno pareggiato 5 a 5. Cosa prevede il Testo Unico: ALMENO LA META’ PRESENTINO VALORI DEFICITARI. Il mio/vostro auspicio non conta nulla, se Messina fosse ben governata, recuperare la montagna di evasione/elusione, evitare quella dei residui attivi, vincere e diminuire il contenzioso, insomma l’elenco dei buoni propositi è lungo, lasciamolo ai sognatori e ai candidati a Sindaco, noi prepariamoci all’aumento del 21% della TARSU del 2012 e poi a quello più consistente del 2013, e almeno a non votare, il 9 e 10 giugno, chi ha governato fino ad oggi, anche dall’opposizione.

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  16. dolcestilnuovo 3 Giugno 2013 09:02

    Allora era lei la persona con la quale parlai a quel tempo….
    Quindi ricorderà com’è andato il concorso per Dirigenti sotto la presidenza Naro…. O lei non ricorda nulla di quegli anni? Non è a conoscenza della “spartizione” dei posti tra DC-PSI e gli altri partiti? Certo, so benissimo che all’epoca si accedeva per “concorso pubblico” e so, altrettanto bene, che non erano solo le “capacità” a fare vincere i posti da Dirigente…. Ma questo non sono io a doverglielo ricordare… Lei lo sa moooolto meglio di me!
    Ma è passata tanta acqua sotto i ponti…. Adesso voltarsi indietro servirebbe a poco, cerchiamo di guardare avanti e…. teniamo chiusi gli armadi, è meglio…. mi creda!

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  17. dolcestilnuovo 3 Giugno 2013 09:04

    Sono sempre più convinto che lei parla di cose che non conosce…

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  18. Resti pure nella Sua convinzione….

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  19. Ma che responsabilità può avere ragioniere generale nei concorsi pubblici di un’amministrazione? Ma perchè non riflette prima di scrivere simili @@@@@@@? Invece di attaccare Saja perchè non se la prende con i politici di allora?

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  20. E che cosa si può salvare con le gestioni scellerate di tutti questi anni? Quello che non si vuole comprendere è che il dissesto è l’unica medicina che può guarire l’ente “Comune di Messina”. Tutti i più o meno lodevoli propositi dei candidati a sindaco, facenti parte dell’attuale consiglio comunale, sono soltanto slogan propagandistici del tipo: “Meno tasse più lavoro”, “Rigore ed equità”, “Occupazione e sviluppo”, ecc.ecc.ecc., ossia IL NIENTE.

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  21. Ciò che ha commentato il “dolcestilnuovo” è tutto falso. Dimostra di non conoscere nemmeno la storia della nostra città. Negli anni 70 e 80 la Provincia Regionale era governata dalla D.C. P.R.I. P.L.I. e da socialdemocratici. Il partito comunista, socialista ed il movimento sociale erano alle opposizione. Nessuno inciucio, mai, con il P.C.I. mentre col PSI ci furono rapporti di governo nell’ultimo scorcio del periodo considerato. Nei concorsi che si sono sovolti nel periodo in esame nessuno scambio, anzi stretta osservanza da parte del PCI, rappresentato nelle commissioni, per la loro regolare esecuzione. Il nostro amico non ricorda che i concorsi nel periodo considerato erano pubblici ed a livello nazionale e consistevano in prove scritte (Verba volant, scripta manent) e prove orali, a differenza di questo ultimo decennio che si sono svolti solo per titoli, con i risultati che sono sotto gli occhi di rutti.

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  22. dolcestilnuovo 3 Giugno 2013 12:22

    Non era mia intenzione attaccare Saja e se questo è sembrato, mi dispiace. Ma Saja sa benissimo come funzionava allora e non può dire che le cose, a quel tempo, si facevano regolarmente, perché sa che non è vero. E al concorso aho avuto lui come interlocutore…. Per quanto riguarda il suo incarico, lui, certamente, avrà ottenuto lo avrà ottenuto per le indubbie capacità, ma, avendo vissuto quel periodo, è lecito pensare che forse, qualche amicizia personale…. non lo abbia ostacolato.
    Adesso funziona allo stesso modo con la differenza che la classe politica di oggi è infinitamente più scadente di quella di allora e le possibilità di lavoro sono praticamente inesistenti.
    Ma lei…., perché si punge?

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  23. dolcestilnuovo 3 Giugno 2013 17:59

    Lei sa perfettamente che quello che dico corrisponde alla verità. Potrei ricordarle meglio i fatti che, evidentemente, preferisce negare ma va bene lo stesso. Non ho mai pensato che lei confermasse la mia versione… Potrei facilmente ricordarle (documenti alla mano) quegli avvenimenti. Ho il vizio di conservare sempre tutto…. ma inizieremmo una polemica inutile. Io ora mi occupo d’altro, lei è in pensione… Se la goda e non ci pensi….

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  24. C’era una provocazione nel mio commento mattutino, era voluta per ritornare a scrivere e darvi conto di un parametro in particolare, il numero 8, quello della formazione dei DEBITI FUORI BILANCIO nei tre esercizi finanziari della giunta BUZZANCA. So bene che il risultato finale, nel RENDICONTO DI GESTIONE 2011, sia 6 a 4 in favore dei parametri in EQUILIBRIO, infatti il PARAMETRO 8 è ritenuto positivo, perchè la soglia dei DEBITI FUORI BILANCIO, ampiamente superata negli anni 2010 e 2011, è al di sotto dell’1% nell’esercizio finanziario 2009. Il link seguente, relativo al parametro in questione, è tratto dal RENDICONTO DI GESTIONE 2011. Quelle cifre sono il risultato del PRINCIPIO della veridicità, attendibilità, correttezza? Per la Corte dei Conti pare di no.
    http://img854.imageshack.us/img854/8710/parametro8.png

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  25. Io non mi pungo, ma conosco personalmente Saja, ed è la persona che non scende mai a compromessi, e dal momento che Lei ha fatto riferimento agli “armadi” che devono stare chiusi, è ovvia l’allusione. Le ricordo che Saja già da tempo, così come l’ex Sindaco Providenti, nonchè ex presidente di ATM, hanno lanciato l’allarme per delle anomalie nei bilanci comunali che la Corte dei Conti ha confermato. Se si fosse intervenuto allora, cercando di applicare i giusti correttivi, oggi non saremmo qui a discutere del dissesto del comune.
    Se poi non aveva intenzione di attaccare Saja, mi dispiace aver frainteso il suo pensiero.
    Però su una cosa finalmente concordo con Lei: la classe politica di allora aveva le @@@@@ di serie; per quella di oggi sono solo degli optional.
    Per questo non trovo persone all’altezza di guidare una città come Messina che è di per sè molto problematica.
    In più quello che stanno facendo i candidati a sindaco che avrebbero le soluzioni per rimediare ad un dissesto conclamato. Ma la cosa peggiore è che più si perde tempo, più il “rosso” aumenta. Catania è a quota 1.200 milioni di euro; Messina a quest’ora sarà a quasi 500. Questo però lo sapremo nelle prossime edizioni.

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