Il giudice ha ordinato la custodia di Gabriele Mollica, il parricida di Spadafora. Ma ha chiesto al servizio di psichiatria dell'ospedale se può andare in carcere o se deve essere curato
L’accusa per Gabriele è quella di omicidio premeditato. Sarà il servizio psichiatrico ospedaliero, però, a dire se il ragazzo può andare in carcere o se è necessario che venga ricoverato, quando sarà dimesso dal Papardo, in una struttura di cura compatibile col regime carcerario.
E’ questa la decisione del giudice per le indagini preliminari Monica Marino su Gabriele Mollica, il ventenne messinese fermato sabato scorso per l’assassinio del padre, il 59enne Pierluigi Mollica, che ha smesso di vivere sotto una pioggia di coltellate, mentre dormiva nel letto dell’abitazione estiva di Spadafora, accanto la compagna.
Il giudice oggi ha emesso il provvedimento di custodia cautelare cristallizzando l’accusa di omicidio. Sembra però aver accolto l’istanza del difensore.
L’avvocato Carlo Morace, presentando un certificato medico del 2014 che attestava il disagio psicologico del ragazzo, ha chiesto infatti al giudice di tener conto del fatto che i problemi di Gabriele andassero curati, e che le sue condizioni e le sue cure non sono compatibili, al momento, col regime carcerario ordinario.
Così, la dottoressa Marino, dopo aver ascoltato anche il sostituto procuratore Anna Maria Arena, titolare del caso, ha chiesto una valutazione degli esperti di Psichiatria dell’ospedale dove Gabriele è ancora ricoverato, le mani fasciate per le molte ferite che lui stesso si è procurato, infierendo sul corpo del genitore.
In serata il medico legale Giovanni Andò ha cominciato l’esame sul corpo di Pierluigi.
ci scommetto che ora la colpa ricadra su quel povero Padre (R,I,P) …che non lo ha curato bene …..