Da quel licenziamento in tronco voluto da Alessio Ciacci nel marzo del 2015, al reintegro a Messinambiente, passando per la task force, la direzione operativa e adesso il nuovo incarico all'Amam. Per Natale Cucè inizia un nuovo corso
In questi ultimi mesi è stato ribattezzato come “l’uomo dei miracoli” per essere riuscito a far uscire la città da un’emergenza rifiuti che ormai era diventata cronica. E adesso è pronto per iniziare un nuovo incarico. Per Natale Cucè si aprono le porte dell’Amam e così da una partecipata all’altra, l’attuale Direttore operativo di Messinambiente è stato nominato Responsabile progetti e investimenti dell’Amam. Il passaggio è stato siglato lo scorso 29 dicembre in virtù della possibilità di usufruire della mobilità tra partecipate, ma questa doveva essere la destinazione di Cucè fin dal giorno in cui è stato reintegrato a Messinambiente. Era l’agosto del 2015 e Natale Cucè tornava a Messinambiente dopo il licenziamento in tronco che Alessio Ciacci aveva deciso pochi mesi prima. L’amministrazione comunale e Messinambiente decisero di sconfessare quel provvedimento con una transazione che chiuse il contenzioso che Cucè aveva aperto per contestare il licenziamento. Proprio in quella transazione era stato previsto che il suo ritorno a Messinambiente sarebbe stato breve e che subito sarebbe stato destinato ad altra società.
In realtà nel frattempo sono trascorsi due anni, Cucè ha avuto l’occasione di “riscattarsi” sul campo di quel licenziamento e negli ultimi mesi, con l’assoluta fiducia di Giovanni Calabrò e dell’amministrazione comunale, ha preso in mano le redini operative della società, creando quella task force rifiuti che ha dimostrato di funzionare e che effettivamente ha chiuso la fase emergenziale che la città viveva con regolare ciclicità.
Cucè adesso sarà Direttore tecnico dell’Amam ma nei prossimi due mesi continuerà a lavorare anche per Messinambiente, per dare continuità al lavoro svolto sino ad oggi, almeno fino alla fine di febbraio, data in cui Messinambiente dovrebbe cessare le sue attività. Cucè sarà utilizzato “a scavalco”, così spiega il liquidatore Calabrò, cioè sarà a tutti gli effetti un dirigente dell’Amam ma renderà anche dei servizi a Messinambiente e dunque le due società si divideranno le spese almeno per il periodo in cui condivideranno il dirigente.
Francesca Stornante
Invece di tessere acriticamente ed immotivatamente le lodi di Cuce’ perché non provate a far luce sulle motivazioni di quel licenziamento e sulla documentazione che Ciacci depose nell’armadio in seguito fatto piantonare?
cose da pazzi