Attivare lo strumento referendario. L’appello dei radicali ai candidati

Attivare lo strumento referendario. L’appello dei radicali ai candidati

Francesca Cali

Attivare lo strumento referendario. L’appello dei radicali ai candidati

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domenica 13 Maggio 2018 - 04:24

L’incontro, che si è svolto ieri mattina, ha avuto come oggetto di discussione la partecipazione diretta al governo della città attraverso strumenti come il referendum.

Impegnatevi a rendere praticabili gli strumenti di democrazia diretta. Questo l’appello che Saro Visicaro, dell’associazione radicali “Leonardo Sciascia”, ha lanciato ai candidati sindaco e al consiglio comunale alle prossime elezioni del 10 giugno.

Un incontro quello organizzato dai radicali che si sarebbe dovuto svolgere all’interno degli spazi della villetta Quasimodo, ma che, invece,si è svolto negli spazi antistanti, in quanto -nonostante l’orario non lo prevedesse- la villetta era inspiegabilmente chiusa al pubblico.

La scelta di indire l’incontro sabato 12 maggio non è stata casuale, come ha ricordato Visicaro. Infatti, il 12 maggio ricorre la Giornata della partecipazione, dei diritti e dei referendum, per ricordare il Referendum sul divorzio del 1974 e l’uccisione di Giorgiana Masi del 1977.

“La situazione politica in cui versa il nostro paese- ha esordito Visicaro– è la chiara dimostrazione che qualcosa nella democrazia non funziona. Bisogna attuare a pieno quelli che sono gli strumenti di democrazia diretta, come il referendum, e bisogna attuarli non solo a livello nazionale ma anche a livello locale”.

Infatti, come ricordato da Visicaro nell’ambito comunale lo strumento del referendum è stato introdotto per bilanciare l’elezione diretta del sindaco. Ma nonostante ciò a Messina dal 1994 ad oggi i cittadini non hanno potuto usufruire di questo strumento, in quanto il referendum deve essere indetto dal difensore civico, figura che durante il commissariamento di Croce è stata abolita proprio dal commissario straordinario.

La mancata possibilità di indire referendum sia essi consultivi,propositivi o abrogativi toglie non solo ai cittadini la possibilità di partecipare in maniera diretta e attiva alla vita politica, ma anche la possibilità di ampliare la discussione intorno a quel dato argomento o problema. Per questo l’associazione radicale “Leonardo Sciascia” ha chiesto ai candidati alle prossime elezioni di sottoscrivere un impegno formale affinché una volta eletti possano promuovere le iniziative necessarie per rendere praticabili gli strumenti di democrazia diretta.

Appello accolto e sottoscritto da alcuni candidati come Luigi Lupo,Palmira Mancuso, Massimo Rizzo e Alessandro Russo che hanno firmato la petizione proprio sabato mattina.

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