Verrà discussa una mozione presentata da Branca (PdL) e Francilia (Udc) con la quale si chiede a Ricevuto di impegnarsi per evitare la soppressione delle tre strutture: “Il diritto alla salute non può essere ricondotto a freddi parametri numerici”
Con la questione inquinamento nel Valle del Mela ancora aperta, il consiglio provinciale ha programmato per mercoledì 4 aprile una seduta straordinaria per discutere della soppressione dei punti nascita nei comuni di Mistretta, Lipari e Barcellona. La mozione, presentata negli scorsi giorni, vede come primi firmatari i consiglieri Massimiliano Branca del PdL e Matteo Francilia dell’Udc. L’atto impegna il presidente della Provincia, Nanni Ricevuto ad intervenire presso il presidente della Regione, Raffaele Lombardo e l’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, al fine di scongiurare tali chiusure.
Il provvedimento di soppressione è stato approvato dall’Asp 5 di Messina su richiesta di Russo. Quest’ultimo con proprio decreto assessoriale ha soppresso, sull’intero territorio regionale, le ventotto strutture che contano meno di 500 parti l’anno. Tale provvedimento, in provincia di Messina, ha avuto ripercussioni sui punti nascita degli ospedali di Mistretta, Lipari e Barcellona, azzerando i servizi non solo per i citati comuni ma anche per gli abitanti dei comuni limitrofi. “Il diritto alla salute – hanno dichiarato Branca e Francilia – non può essere miseramente ricondotto esclusivamente a freddi parametri numerici. È indispensabile tutelare l’operatività delle strutture ospedaliere dei nostri comuni, la quale viene ad essere penalizzata con alto rischio di chiusura dei rimanenti reparti”.
In alcuni casi, come per i comuni di Mistretta e Lipari, disagiati ed isolati dal resto della provincia sarebbe necessario non chiudere, ma potenziare tali strutture e, nello specifico, evitare assolutamente di determinare un ulteriore isolamento dell’arcipelago eoliano (che conta circa 100 nascite all’anno) e di evitare di mettere in condizioni di assoluta precarietà le partorienti del comune di Mistretta (altre cento unità annue), le quali si troverebbero ad una distanza di circa 75 chilometri dal primo punto nascita operativo, addirittura in inverno sottoposto a continue nevicate che talvolta impediscono il transito veicolare. “Purtroppo ci tocca constatare – incalzano Branca e Francilia – che un provvedimento così irrispettoso delle condizioni delle partorienti e delle loro famiglie, proprio in queste zone con scarsi servizi, finisce per far gravare sulle giovani coppie costi insostenibili per i trasferimenti ed i pernottamenti presso le strutture ospedaliere”.
Politici…. dove siete? Queste sono state fatte quando ancora eravate in carica…. Toc..Toc.. dove siete? Ah non rispondete!!! Anche noi faremo gli GNORRI quando busserete da noi…