Dai quartier generali dei due sfidanti, racconteremo umori, raccoglieremo testimonianze e aspetteremo l’esito finale del ballottaggio, sino a conoscere il nome del nuovo sindaco di Messina
Poche ore e Messina avrà il suo sindaco. Dopo oltre quattro anni targati Buzzanca e nove mesi trascorsi sotto la guida del commissario straordinario, l’ex Procuratore capo della Repubblica Luigi Croce, da domani sera a capo di palazzo Zanca siederà uno tra Renato Accorinti e Felice Calabrò.
A decidere chi tra i due protagonisti del ballottaggio sarà il primo cittadino per i prossimi cinque saranno i messinesi , che potranno votare sino alle 15 di lunedì.
Chiuse le urne, Tempostretto.it seguirà le fasi dello spoglio con aggiornamenti continui. Con una postazione fissa, saremo a Palazzo Zanca per fornire i dati provenienti dalle 254 sezioni dislocate sul territorio comunale. Allestiremo, poi, altre due postazioni, rispettivamente nel quartier generale di via XXIV Maggio del candidato di “Cambiamo Messina dal Basso”, Renato Accorinti, e nel quartier generale di via I Settembre del candidato sindaco del centro-sinistra Felice Calabrò. Dalle sedi dei due sfidanti, racconteremo umori, raccoglieremo testimonianze e aspetteremo l’esito finale del ballottaggio, sino a conoscere il nome del nuovo sindaco di Messina.
La nostra diretta inizierà alle 15 in punto di lunedì 24 giugno.
Mi raccomando ai rappresentanti di lista di cambiamo Messina dal basso, fate massima attenzione in tutti I seggi durante voto e scrutinio, segnalate immediatamente qualsiasi irregolarità.
Siete patetici.
Vi state preparando la scusa dei brogli per giustificare il fiasco che farete.
Vergognatevi.
Avete accarezzato l’idea del potere e rinunciarvi è difficile.
Giuseppe Vallèra
Soprattutto per chi lo gestisce da 60 anni in modo perlomeno discutibile, e cambia casacca pur di non mollare i cadreghini
Cari Peppe Vallera
ricorda cosa ti ho scritto prima del ballottaggio:
“Inserito da Antonio G il Mer, 12/06/2013 – 13:14.
Non è detto…l’effetto trascinamento non c’è più…le liste civiche hanno mani libere ( reset e cinque stelle) e 4000 voti possono fare la differenza. Il candidato per legge ha poi sette giorni di tempo per potersi anche apparentare con chi vuole. Storicamente ti invito a guardare i dati statistici ove risulta che chi vota al ballottaggio è un cittadino con grande senso civico, non abita nelle periferie, è motivato, deciso ed incazzato. Caro Vallera non è detto..”
Se ho indovinato ( non ho la sfera di cristallo) vincerà il professore…