I terremoti avvenuti a Milazzo e Barcellona, rispettivamente con primarie annullate e sindaco sfiduciato, non turbano i sonni del Pd di Messina che continua a restare paralizzato nel silenzio dei colonnelli del partito. Luciana Intilisano si dimette dal coordinamento e scrive a Raciti e Renzi chiedendo le dimissioni di Ridolfo e il congresso.
A Milazzo e Barcellona si registrano sismi a catena ed a Messina il Pd continua il suo letargo, senza che nulla riesca a scalfire il partito da una seraficità che ha dello stupefacente. A Milazzo le primarie Pd vengono annullate a conclusione di uno scontro tra due anime che puntano a prendere le redini del partito, i rinaldiani-genovesiani ed i panarelliani. Lo scontro sul regolamento ha avuto aspetti, anche sotto il profilo politico,piuttosto singolari e la decisione del giudice contro l’esclusione del sindaco uscente appariva piuttosto scontata al di là di quelle che possono essere le “antipatie” nei circoli nei confronti di Carmelo Pino. L’annullamento di primarie che sono state per mesi nella bufera è un terremoto che lascerà segni profondi. Spostiamoci a Barcellona, dove il Consiglio comunale (smentendo ogni leggenda metropolitana sui consiglieri attaccati alla poltrona) ha sfiduciato il sindaco Maria Teresa Collica. E’ vero, da parte dell’ex sindaco della primavera barcellonese ci sono stati errori di presunzione ed è stata mal consigliata, ma se ai 12 del centro destra si sono aggiunti anche gli altri compreso un Pd diviso in almeno 4 anime, ci sono riflessioni da fare. Il Pd aveva lanciato una scialuppa di salvataggio alla Collica: azzerare la giunta. Evidentemente non ha inteso salirci. Si torna alle urne il 31 maggio. E anche questa è un’onda tellurica perché entrambe le amministrative, Milazzo e Barcellona rappresentano dei banchi di prova per tutti i partiti,Pd in testa. E invece il Pd dello Stretto che fa? Ci eravamo lasciati due settimane fa con una data vaga, il 13 marzo, come termine entro il quale il segretario provinciale Basilio Ridolfo avrebbe dovuto presentare il progetto di rilancio del partito e il cronoprogramma in vista di tesseramento e congressi.
Così non è stato ancora, anche perché il caso Milazzo e il caso Barcellona sono entrati a gamba tesa nel dibattito. Se però ci fosse stata una segreteria cittadina o un organismo in qualche modo stabile la situazione sarebbe stata diversa. Avremmo sentito battere un colpo, qualcuno avrebbe avvertito “l’urgenza” di un dibattito, in fondo Rinaldi, Panarello, Laccoto, sono i punti di riferimento anche qui dalle nostre parte. Invece silenzio. A Barcellona viene disarcionata la Collica, eletta in piena analogia all’elezione di Accorinti e nel Pd messinese non si muove foglia. Mentre i partiti iniziano le manovre di posizionamento il Pd dilaniato mostra tutta la sua fragilità e i timori di essere una realtà “scalabile” in qualsiasi momento.
In attesa che “qualcuno batta un colpo”, Luciana Intilisano si dimette da quel bizzarro Coordinamento costituito a novembre, scrive (ed è probabilmente la decima lettera che dal Pd di Messina viene spedita a Palermo) al segretario regionale Raciti, e a Renzi e chiede congresso e dimissioni di Ridolfo.
“Caro segretario – scrive la Intilisano – il PD di Messina, come ti ho ribadito più volte, ha necessità di un tesseramento e di un congresso urgente. Il consenso raccolto alle ultime elezioni europee, nel quale è stato raggiunto il dato storico del 32% nell’intera provincia, avrebbe dovuto indurci ad avviare immediatamente un nuovo e profondo rinnovamento degli organi di partito e dell’azione politica . Per questo motivo avevo dato l’adesione a comporre il coordinamento provinciale. Così non è stat.– La mancanza di una guida autorevole, interamente dedicata alla ricostruzione del PD, sta provocando oltre ad un arretramento dell’intero partito nella provincia di Messina, un pericoloso scivolamento verso situazioni grottesche.
Le vicende che hanno interessato negli ultimi giorni Giardini Naxos, Barcellona P.G. ed in ultimo Milazzo ne sono l’esempio emblematico. Poiché alle parole ho sempre fatto seguire i fatti, ti comunico le mie irrevocabili dimissioni da un coordinamento provinciale che si è purtroppo rivelato inutile e improduttivo, e Ti invito a rassegnare le dimissioni, anche per favorire il più ampio dibattito sulle strategie future e gli obiettivi del partito, rilanciandone l’immagine e l’attività a Messina ed in tutto il territorio provinciale”.
La lettera della Intilisano ed il fatto che finora nessuno dei “colonnelli” o dei “sergenti” abbia detto una parola sulle vicende, è la prova di un malessere profondo che riguarda la base del partito ma non i vertici, che preferiscono restare arroccati nelle proprie posizioni senza neanche provare a cambiare percorso.
Rosaria Brancato
Grazie a Dio Messina è una città, dove esiste una realtà emancipata e diversificata politicamente. Nei paesi della provincia è “guerra tra bande”, per cui è sempre pronta la rivalsa dei perdenti (Poveri Loro).
Grazie a Dio Messina è una città, dove esiste una realtà emancipata e diversificata politicamente. Nei paesi della provincia è “guerra tra bande”, per cui è sempre pronta la rivalsa dei perdenti (Poveri Loro).
DOVE SONO I GIOVANI?
Fanno paura questi giovani PD che si comportano da vecchi! Hanno la rivoluzione servita su un piatto d’argento e stanno chiusi nei loro profili facebook a parlare del nulla. Dove sono D’ARRIGO, RUSSO, PALANO QUERO, Hyerace,, GIUPPY SIRACUSANO, GRIOLI, PIERO DAVID e tutti gli altri? Forse già rimpiangono i tempi in cui il partito (o per meglio dire qualche segreteria politica) funzionava come un ufficio di collocamento. Povera Patria!
DOVE SONO I GIOVANI?
Fanno paura questi giovani PD che si comportano da vecchi! Hanno la rivoluzione servita su un piatto d’argento e stanno chiusi nei loro profili facebook a parlare del nulla. Dove sono D’ARRIGO, RUSSO, PALANO QUERO, Hyerace,, GIUPPY SIRACUSANO, GRIOLI, PIERO DAVID e tutti gli altri? Forse già rimpiangono i tempi in cui il partito (o per meglio dire qualche segreteria politica) funzionava come un ufficio di collocamento. Povera Patria!
Da osservatore politico (simpatizzante PD, non lo nego, nonostante un Renzi che assomiglia sempre di più al Berlusca) la scelta della Intilisano mi sembra apprezzabile.
Ma gli altri dirigenti del PD che posizione hanno (se ne hanno)sui recenti avvenimenti politici locali? Possibile che il segretario Ridolfo possa star lì imperterrito a non far nulla da mesi? Quando si aprirà un vero dibattito politico nel PD messinese post genovesiano? Cosa fa il segretario regionale? Cosa pensano di questo stallo i giovani del PD? Sono per il cambiamento o schiacciati sulle posizioni incrostate dei deputati nazionali e regionali)? Perché molti in questo partito sembrano voler continuare nel loro letargo, come dice il titolo dell’articolo? Cui prodest?
Da osservatore politico (simpatizzante PD, non lo nego, nonostante un Renzi che assomiglia sempre di più al Berlusca) la scelta della Intilisano mi sembra apprezzabile.
Ma gli altri dirigenti del PD che posizione hanno (se ne hanno)sui recenti avvenimenti politici locali? Possibile che il segretario Ridolfo possa star lì imperterrito a non far nulla da mesi? Quando si aprirà un vero dibattito politico nel PD messinese post genovesiano? Cosa fa il segretario regionale? Cosa pensano di questo stallo i giovani del PD? Sono per il cambiamento o schiacciati sulle posizioni incrostate dei deputati nazionali e regionali)? Perché molti in questo partito sembrano voler continuare nel loro letargo, come dice il titolo dell’articolo? Cui prodest?
C’erano una volta i rottamatori. C’erano una volta i rinnovatori. C’erano una volta i duri e puri. E allora? Niente, si sa che a Messina anche le favole finiscono in barzelletta!
C’erano una volta i rottamatori. C’erano una volta i rinnovatori. C’erano una volta i duri e puri. E allora? Niente, si sa che a Messina anche le favole finiscono in barzelletta!
E’ stato fatto sapere che entro questa settimana avremo una proposta complessiva sul futuro del PD. Io, personalmente, attendo quella proposta. Se non sarà adeguata alla ripartenza totale – a seguito di azzeramento complessivo di politiche e immobilismi sbagliati che finora sono stati la matrice del PD messinese – che da mesi personalmente, e con altri amici, cerchiamo e chiediamo, ci comporteremo di conseguenza. Posso assicurare che alle tavole imbandite da altri preferiamo un panino preparato a casa…
E’ stato fatto sapere che entro questa settimana avremo una proposta complessiva sul futuro del PD. Io, personalmente, attendo quella proposta. Se non sarà adeguata alla ripartenza totale – a seguito di azzeramento complessivo di politiche e immobilismi sbagliati che finora sono stati la matrice del PD messinese – che da mesi personalmente, e con altri amici, cerchiamo e chiediamo, ci comporteremo di conseguenza. Posso assicurare che alle tavole imbandite da altri preferiamo un panino preparato a casa…
Sì Russo, da chi aspetti la proposta da Rinaldi Laccoto e Panarello? Consiglio di volpi… povera gallina!!!
Sì Russo, da chi aspetti la proposta da Rinaldi Laccoto e Panarello? Consiglio di volpi… povera gallina!!!
Non sarebbe male se la base del PD di Messina, incominciasse a dire B A S T A ! Probabilmente, coloro che votano PD, a Messina, dovrebbero fare una riflessione e chiedersi cosa resta loro da fare. Tanto per cominciare, dovrebbero pensare che non sono per niente tenuti a continuare a sostenere gli attuali vertici del PD di Messina. Insomma, che sono liberi di votare altre persone. In altre parole : un sano terremoto devastante.
Non sarebbe male se la base del PD di Messina, incominciasse a dire B A S T A ! Probabilmente, coloro che votano PD, a Messina, dovrebbero fare una riflessione e chiedersi cosa resta loro da fare. Tanto per cominciare, dovrebbero pensare che non sono per niente tenuti a continuare a sostenere gli attuali vertici del PD di Messina. Insomma, che sono liberi di votare altre persone. In altre parole : un sano terremoto devastante.
Ricordiamoci che siamo in democrazia. Non serve violenza o peggio diffamare questa o quella persona. Serve semplicemente, nella piena legalità democratica, orientare il proprio voto (nelle sedi e nei tempi opportuni) verso altri/e concittadini/e. Ecco la vera RIVOLUZIONE. Certo, ammetto che sia un passo difficile. Difficile ma non impossibile. Mi aspetto molto sopratutto dalla componente giovanile : quella cioè che ha a cuore il proprio futuro. E’ quella che deve agire : per costruire il proprio futuro.
Ricordiamoci che siamo in democrazia. Non serve violenza o peggio diffamare questa o quella persona. Serve semplicemente, nella piena legalità democratica, orientare il proprio voto (nelle sedi e nei tempi opportuni) verso altri/e concittadini/e. Ecco la vera RIVOLUZIONE. Certo, ammetto che sia un passo difficile. Difficile ma non impossibile. Mi aspetto molto sopratutto dalla componente giovanile : quella cioè che ha a cuore il proprio futuro. E’ quella che deve agire : per costruire il proprio futuro.