Messinambiente, ancora scintille: Calabrò risponde a Ialacqua e sindacati

Messinambiente, ancora scintille: Calabrò risponde a Ialacqua e sindacati

Francesca Stornante

Messinambiente, ancora scintille: Calabrò risponde a Ialacqua e sindacati

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mercoledì 11 Aprile 2018 - 06:02

Dopo la nota regionale sul passaggio dei lavoratori, l'assessore Ialacqua ha chiesto la convocazione di una riunione urgente per chiudere nel più breve tempo possibile l'operazione verso MessinaServizi. Non si è fatta attendere la risposta del Liquidatore di Messinambiente

Il parere della Regione sul passaggio dei lavoratori di Messinambiente doveva chiudere una querelle che ha impantanato per mesi l’operazione MessinaServizi e tutte le polemiche che si sono trascinate, ma a quanto pare la questione è ancora incandescente. Non sono solo i sindacati a scontrarsi a suon di comunicati stampa, a scrivere ancora una volta è il liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò che ha deciso di dire la sua di fronte non solo alla chiara e dura posizione espressa da Cisl, Uil e Fiadel, (VEDI QUI) ma anche in risposta all’assessore Daniele Ialacqua che ieri, proprio sulla scorta di quel parere regionale, ha immediatamente chiesto alla Srr la convocazione urgente di un tavolo tecnico per il trasferimento del personale da “Messinambiente in liquidazione e concordato” a “Messinaservizi Bene Comune spa”.

Ialacqua ha chiesto subito una riunione che dovrà servire per “definire il percorso da seguire ed il cronoprogramma da rispettare, considerati i tempi necessari per completare le procedure di passaggio del personale e tenuto conto che è intendimento del Comune di Messina di chiudere l’intero percorso entro il corrente mese”. Ialacqua aggiunge poi un passaggio che forse è piaciuto poco al commissario Calabrò. L’assessore, infatti, ha chiesto di porre l’attenzione “sulla necessità di approfondire tutte le questioni collegate al passaggio dei lavoratori, quali ad esempio il TFR, le ferie non godute, gli eventuali benefits e/o indennità riconosciute a vario titolo e che vanno azzerate, ove non dovute, nel passaggio alla nuova società”. Si tratta dei nodi caldissimi che sono stati al centro del caos legato al concordato di Messinambiente e alle transazioni che non tutti i lavoratori hanno firmato.

Così Calabrò, che da un lato si dichiara estremamente soddisfatto dell’ulteriore accelerazione voluta dalla Amministrazione Comunale per la possibile definizione ultima del previsto passaggio del personale con il tavolo tecnico, dall’altro afferma di essere stranito che l’oggetto di questo tavolo tecnico- che altro non è che il parere dell’Assessorato Regionale – sia già stato diffuso da sigle sindacali ancor prima di essere portato sia a conoscenza sia del tavolo ed ancor di più della stessa società Messinambiente.
Calabrò dunque non ha gradito che la nota della Regione sia già circolata e sia finita al centro dei comunicati stampa sindacali sulla questione. “Nulla togliendo al ruolo sindacale che può e deve essere esercitato, questo vale sia per l’elemento datoriale che per quello del personale dipendente.
Questa società, che ricordo essere in liquidazione ed in concordato, è sempre intervenuta in tutti i tavoli tecnici e sindacali non facendo mai mancare il supporto dei propri tecnici e dei propri legali che non hanno mai lesinato sulla loro opera a favore di una corretta esecuzione del piano concordatario e della salvaguardia dei posti di lavoro”.
Calabrò a tal proposito ricorda che proprio le corrette procedure messe in campo dal Liquidatore di Messinambiente nel settembre del 2017 hanno consentito tramite Srr ed Ispettorato del Lavoro di Messina un transito assolutamente agevole delle maestranze della Messinambiente di Taormina ad altra Società del settore già dal 1 ottobre 2017.


“Cosa sia cambiato da allora oltre l’aggiornamento del piano concordatario qualcuno dovrebbe spiegarlo, non certamente noi” scrive Calabrò che però non tiene in considerazione il fatto che il concordato ad un certo punto era diventato un macigno sulle spalle dei lavoratori che si sono ritrovati di fronte ad una situazione in cui sembrava che solo firmando le conciliazioni ci si sarebbe assicurati il passaggio alla nuova società. Il clima è stato incandescente per settimane.
Ma il liquidatore oggi scrive che “le condizioni ostative all’utilizzo della precedente procedura si sono subito evidenziate a tutti i livelli e tra i vari enti già all’indomani di tutta la documentazione richiestaci e da noi prodotta all’allora Commissario dell’SRR Ettore Ragusa.
Ed allora si sono valutate anche altre procedure oltre che regionali anche nazionali che fossero rispettose delle garanzie date ai lavoratori ma anche delle particolari condizioni inerenti “i numeri del concordato”.
Quindi massima collaborazione della società con tutti gli enti e soggetti interessati allo scopo di perseguire il raggiungimento dei due obiettivi prefissati: omologa del piano Concordatario e passaggio di tutti i lavoratori della Messinambiente alla Messinaservizi. Conseguentemente su questa linea ci si è mossi nella massima linearità, correttezza ed estremo rispetto dei ruoli”.


E proprio sul rispetto dei ruoli, Calabrò vuole rispondere a Cisl, Uil e Fiadel nel passaggio in cui hanno parlato di una “..parentesi discutibile in tante circostanze del commissariamento ad opera di Giovanni Calabrò..”. “E’ un’affermazione assolutamente gratuita, non veritiera, fuori luogo e che dallo scrivente Liquidatore potrà essere confutata nei fatti in qualunque momento ed in qualsivoglia sede” dice il liquidatore.

Adesso tutti i nodi verranno al pettine perché il tavolo tecnico richiesto da Ialacqua riporterà a galla mesi e mesi di scontri e posizioni nettamente differenti. Questa volta c’è in più un parere della Regione che non si può certamente ignorare. E su questo campo l’amministrazione Accorinti si gioca una partita decisiva.

Francesca Stornante

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