Il Dipartimento comunale Cultura ha diposoto la chiusura al pubblico per tutto il mese di agosto di Archivio storico e Biblioteca comunale ospitati al Palacultura. Un provvedimento che fa ripensare alla battaglia di Accorinti per salvare l'archivio e per ottenere diversi orari di apertura. Il dirigente De Francesco precisa che “la chiusura è stata disposta considerata la scarsa affluenza di fruitori del servizio nel periodo estivo e l'esigua disponibilità di personale"
L’Archivio storico e la Biblioteca comunale chiuderanno battenti per tutto il mese di agosto. Il Dipartimento Cultura ha disposto la chiusura al pubblico per un intero mese, comunicando che la normale attività riprenderà il 3 settembre. E’ vero che il personale resterà comunque a disposizione dell'utenza per eventuali urgenti richieste di ricerche bibliografiche, è anche vero però che questo provvedimento fa tornare in mente le polemiche sugli orari di consultazione dei due patrimoni librari ospitati al Palacultura. Continuano infatti ad apparire insufficienti tre aperture settimanali dalle 9.30 alle 12.30 e solo due pomeridiane dalle 15 alle 16.45. Sistemati nei locali del Palacultura potrebbero anche essere meta di turisti. Per il momento, Il dirigente De Francesco ha precisato che “la chiusura è stata disposta considerata la scarsa affluenza di fruitori del servizio nel periodo estivo e l'esigua disponibilità di personale".
L’archivio storico raccoglie volumi antichissimi e di alto pregio storico, conserva oltre 14 mila volumi riguardanti la città, con copie risalenti al cinquecento e seicento, una interessante emeroteca con oltre 1.600 testate, alcuni giornali risalenti al 1815 ed una importante collezione di antiche stampe con oltre 420 esemplari, foto e cartoline d'epoca. La biblioteca invece conta ad oggi circa 37mila volumi. Ma con orari così striminziti è difficile pensare che possano trasformarsi in una delle attrattive della città ed è in questo quadro che si va ad aggiungere la chiusura totale durante il prossimo mese di agosto.
Impossibile dimenticare anche che quella dell’archivio storico fu una delle ultime battaglie di Renato Accorinti prima di indossare la fascia tricolore. Era il dicembre del 2011 e l’idea di trovarsi sulla poltrona di sindaco era ancora lontanissima. Renato Accorinti andò a occupare giorno e notte il Palacultura per ottenere il trasferimento dell’archivio storico che si trovava negli scantinati della scuola media Enzo Drago in pessime condizioni. Vinse quella battaglia e nel settembre 2012 l’archivio storico aprì le porte all’interno del Palacultura. Subito lo stesso Renato Accorinti, che sull’onda della battaglia aveva creato anche il Movimento per la Cultura, segnalò l’esigenza di rivedere gli orari di apertura perché “in tutte le città del mondo la biblioteche sono aperte sette giorni su sette e fino a tarda sera”, queste le parole di Accorinti. Oggi è il sindaco di Messina e le decisioni spettano a lui. Chissà se dopo il mese estivo di chiusura qualcosa cambierà.
(Francesca Stornante)
Sicuramente attraverso un’ adeguata articolazione delle ferie tra il personale del Dipartimento Cultura sarebbe possibile garantire l’apertura dell’Archivio Storico e della Biblioteca Comunale anche nel mese di agosto o comunque un periodo di chiusura almeno dimezzato.