Da Piazza Duomo alla Marina del Nettuno, Messina fa un tuffo nella storia: tra figuranti con costumi d’epoca e inconfondibili colonne sonore a rimarcare la solennità del momento
Si è conclusa la terza edizione della “rievocazione dello sbarco a Messina di don Giovanni d’Austria e saluto del Senato”, evento di alta rilevanza promosso anche quest’anno dall’Associazione culturale “Aurora” insieme alla “Marco Polo System” di Venezia in collaborazione con il Comune di Messina e la Provincia Regionale di Messina. Ieri pomeriggio, alle 18.00 la partenza dello “Stratigò” in carrozza dal cortile della Dogana (“Palazzo Reale”) in direzione Duomo transitando dalla Via Primo Settembre (“amalfitana” poi “Austria”). Alle 18.15 in Piazza Duomo incontro con il “Senato”, “Mons. Reitana” e “Francesco Maurolico”, composizione del corteo storico e partenza verso Largo Minutoli. Alle 18.30, giunte le navi nel porto di Messina, sono sbarcati “Don Giovanni d’Austria” e l’”Armata” accolti dal Senato, che ha donato nell’occasione un cavallo bianco al condottiero. Alle 18.45 il corteo storico procedendo lungo il Viale Vittorio Emanuele II si è diretto verso la “Marina del Nettuno – Batteria Masotto” dove, a partire dalle 19.30 si è assistito al saluto del Senato, alla benedizione dell’Armata, con successivo imbarco e partenza.
Un plauso alle Associazioni che hanno fornito i figuranti in costumi d’epoca (“Compagnia d’Armi rinascimentale della Stella” di Messina, Gruppo siciliano rievocazioni storiche “La Corte di Aragona” di Catania e Gruppo “Arte e costumi marinesi” di Marino Laziale), al Comune di Nicosia che ha assicurato la presenza di due figuranti (i medici “Marcello Capra” e “Giuseppe Fontana”, originari di Nicosia, al seguito della flotta cristiana a Lepanto), alla Corale S. Maria dei Miracoli (Sperone – Messina), che ha eseguito la colonna sonora, e agli attori che hanno interpretato i vari personaggi storici: don Giovanni d’Austria (Mauro Failla), lo stratigò “conte di Landriano” (Pippo Luciano), l’Arcivescovo “Giovanni Retana” (Pippo Castorina), Francesco Maurolico (Orlando Caratozzolo), i Senatori (Daniele Tripodo, Giuseppe Pizzuto, Rosario Giacopello, Nino Corriera, Gabriele Schifilliti, Antonio Calabrese), Marcantonio Colonna (Alfredo Muccini), Sebastiano Veniero (Tanino Frazzica), Agostino Barbarigo (Nino Prisa), Gian Andrea Doria (Pippo Oliveri) e Maria Balaidore (Agnese Caruso). L’Associazione “Carrozze storiche” Molonia ha messo a disposizione una carrozza, restaurata, grazie all’ormai consueta disponibilità dell’ing. Gianfrancesco Cremonini, dalle maestranze specializzate (carpentieri e falegnami) dell’Arsenale Militare di Messina, che nel corso della rievocazione rappresentava quella senatoria.
Particolarmente importante e fortemente apprezzata la presenza del sindaco di Nafpaktos (Lepanto), il dott. Yiannis Boules, accompagnato dalla dott.ssa Maria Ziampara e dal dott. Christo Salamouras, rispettivamente assessori alla cultura e all’ambiente del comune greco, del dott. Otello Bocci, assessore alla cultura del Comune di Marino Laziale, e del dott. Nabor Potenza, assessore alla cultura e turismo del Comune di Nicosia.
Peculiari l’opera della Capitaneria di Porto di Messina, della Marina Militare e della Guardia di Finanza, che hanno fornito la necessaria assistenza a terra e in mare, della Polizia Municipale, che grazie alla brillante azione di coordinamento del Cap. Lino La Rosa, ha garantito la sicurezza durante i movimenti lungo gli itinerari scelti per la rievocazione, e la disponibilità accordata dal dott. Ivo Blandina per l’utilizzo della Marina del Nettuno per l’intera durata della manifestazione.
Il luogo ed il nome di Lepanto sono strettamente legati alla storia militare del Mediterraneo. Oggi, lasciata alle spalle la tragica dimensione dello scontro, può essere assunto quale punto di riferimento del Mediterraneo, delle storie e delle culture che lo compongono, perché è indiscutibile che, anche se contrapposte, quella domenica del 7 ottobre del 1571, tutte le lingue, le culture, le religioni lì, nella tragedia, si sono ritrovate. Messina, grazie alla sinergia tra i soggetti promotori e le istituzioni ha potuto accogliere, durante il periodo del Ferragosto e per il terzo anno consecutivo, un evento turistico e culturale capace di attrarre migliaia di visitatori e di esportare nei paesi del Mediterraneo l’immagine della città dello Stretto e il ruolo che ebbe nella storia.