Se n’è discusso nel corso di una seduta della II commissione consiliare, presieduta dalla consigliera Simona Contestabile. Il Cas sprona la Toto Costruzioni Generali all’utilizzo di manodopera locale. Nel contratto, gravose penali in caso di sforamento dei tempi previsti. Il viale Boccetta potrebbe “cedere” il suo ruolo di punto critico del traffico al viale Giostra…
Lo scorso 13 aprile la sottoscrizione del verbale di cantierabilità. Stamani, invece, si terrà un incontro per l’emissione dell’ordine di servizio finalizzato all’avvio della progettazione esecutiva. Da quando la Toto Costruzioni Generali lo riceverà, serviranno ancora circa 40 giorni per concludere l’iter progettuale, poi si potrà finalmente partire coi lavori di adeguamento sismico del viadotto Ritiro, che comportano anche il completamento dello svincolo di Giostra. Anche perché a brevissimo, presumibilmente nell'arco di una decina di giorni, sarà firmato il contratto con l'impresa.
Se n’è discusso nel corso di una seduta della II commissione consiliare, che si occupa di mobilità, viabilità e trasporti, alla quale hanno preso parte, oltre ai consiglieri, gli assessori De Cola e Cacciola e il presidente e il direttore generale del Cas, Faraci e Pirrone.
“E’ emersa soddisfazione – afferma la presidente della II commissione, Simona Contestabile – perché sembra finalmente vicina la realizzazione della bretella fondamentale per il completamento dello svincolo di Giostra, una scelta condivisa anche dal Cas e dalla Protezione Civile, che la reputa un’importante via di fuga per la mobilità cittadina e regionale. Avevamo chiesto la possibilità di inserire una clausola sociale a favore della manodopera locale ma il presidente Faraci ci ha detto che non è possibile. Si è però fatto carico di spronare la società abruzzese ad utilizzare operai locali, salvo la necessità di professionalità specifiche. La Toto Costruzioni ha pure rassicurato il Cas sulla conclusione nei tempi inseriti nel contratto, 800 giorni, anche perché sono previste penali gravose in caso di sforamento”.
Allo studio, infine, soluzioni per veicolare il traffico della rada San Francesco verso il viale Giostra e il relativo svincolo, e non più verso il viale Boccetta. Un’ipotesi che avrebbe il merito di liberare, finalmente, viale della Libertà, piazza Unità d’Italia, il tratto di corso Cavour davanti alla villa Mazzini e, appunto, il viale Boccetta ma che finirebbe per intasare il viale Giostra. Tanto più che la distanza tra la rada San Francesco e lo svincolo di Boccetta è di 2 chilometri rispetto agli oltre 3 chilometri verso lo svincolo di Giostra. E senza considerare il fatto che, al di sopra della piccola rotatoria intitolata ai Maestri del Lavoro, la sosta selvaggia è all’ordine del giorno, con il conseguente restringimento della carreggiata. Con il porto di Tremestieri in funzione, il transito per i tir è vietato ma in caso di passaggio dei mezzi pesanti il traffico rischia di andare in tilt.
Il vantaggio, però, sarebbe quello di indirizzare tutto il traffico su un unico viale al termine del quale, in tangenziale, si evita anche il restringimento del viadotto Ritiro, punto critico soprattutto durante la stagione estiva. Questo l’intendimento a breve termine. In futuro, invece, si pensa anche ad una rotatoria all’intersezione tra viale Giostra e viale della Libertà, utile a prescindere dalla confluenza col traffico marittimo se si pensa che, al momento, non è consentita la svolta a sinistra su un lungo tratto di un chilometro e mezzo compreso tra gli incroci con piazza Unità d’Italia e via Brasile. Nessun problema neppure per la presenza della linea tranviaria. Nel mondo, sono diverse le situazioni in cui tram o filobus passano all’interno di una rotatoria. A quel punto, servirebbero ovviamente i semafori intelligenti per far scattare il rosso per le auto solo al passaggio del tram. Ma questa è tutta un’altra lunghissima storia…
(Marco Ipsale)
I problemi sono 3:
1) Ovvio che per questioni di praticità converrebbe far fluire il traffico dal Giostra all’autostrada direttamente solo che i vigili urbani dovrebbero presidiare il viale ed intervenire TEMPESTIVAMENTE con la rimozione (o con verbali salati) delle decine di vetture che quotidianamente sostano in doppia fila.
2) La Toto dubito che accetti manodopera locale, non si tratta di costruire una casa MA una grande struttura, necessita di manodopera specializzata e non penso che ne assumano altra sconosciuta all’Azienda lasciando a casa i propri operai già conosciuti.
3) Se le vetture vanno convogliate sul Giostra sarà opportuno rifare il manto stradale della parte alta e porre un’idonea segnaletica verticale ed orizzontale.
I problemi sono 3:
1) Ovvio che per questioni di praticità converrebbe far fluire il traffico dal Giostra all’autostrada direttamente solo che i vigili urbani dovrebbero presidiare il viale ed intervenire TEMPESTIVAMENTE con la rimozione (o con verbali salati) delle decine di vetture che quotidianamente sostano in doppia fila.
2) La Toto dubito che accetti manodopera locale, non si tratta di costruire una casa MA una grande struttura, necessita di manodopera specializzata e non penso che ne assumano altra sconosciuta all’Azienda lasciando a casa i propri operai già conosciuti.
3) Se le vetture vanno convogliate sul Giostra sarà opportuno rifare il manto stradale della parte alta e porre un’idonea segnaletica verticale ed orizzontale.