I due consiglieri della terza circoscrizione scrivono all’amministrazione comunale e «chiedono gli opportuni chiarimenti»
Ad un mese esatto dall’insediamento del nuovo mercato “Scipione” di villaggio Aldisio nei nuovi box siti nella piazza del rione restano molti i nodi da sciogliere. Così scrivono i consiglieri della terza circoscrizione Libero Gioveni e Nicola Arlotta, che in un’interrogazione all’amministrazione «chiedono gli opportuni chiarimenti».
Nel documento i due esponenti segnalano che «ad oggi non è ancora avvenuto il trasferimento di tutti gli ambulanti del settore “abbigliamento” che da ben 2 anni risultano allocati nella dirimpettaia via 37/A di Fondo Fucile creando notevoli disagi ai residenti che nei 2 giorni stabiliti per l’attività mercatale (il mercoledì e il giovedì) si ritrovano praticamente “sequestrati” in casa». denunciano « la totale mancanza, da parte degli uffici preposti, di un chiaro cronoprogramma degli interventi finalizzati a mettere la parola “fine” in questa tribolata vicenda» e ricordano che « il trasferimento dell’attività mercatale nella piazza rientrava in un più complesso progetto di riqualificazione della zona»
I due consiglieri circoscrizionali, interrogano gli assessori Puglisi, Capone e Sparso «al fine di conoscere quando e come intendano procedere nel completare il trasferimento del mercato nella nuova sede di villaggio Aldisio, ivi compresi gli ambulanti del settore abbigliamento allocati in via 37/A, soprattutto in considerazione degli auspicati e attesi interventi di riqualificazione della via Scipione; come intendano integrare tale nuovo e prossimo insediamento degli ambulanti con l’importante presenza nella suddetta via e nelle altre vie limitrofe di un ufficio postale, di numerose attività commerciali, di una fermata ATM, di una scuola elementare, di uno stallo per disabili e soprattutto con la necessità di non creare pregiudizi ad eventuali emergenze o interventi di pronto soccorso».
Gioveni e Arlotta chiedono, infine, ai destinatari dell’interrogazione «l’ipotesi di convocare una “conferenza dei servizi” anche alla presenza di una rappresentanza degli ambulanti, al fine di concordare congiuntamente tempi e modalità degli interventi di cui sopra».