Finalmente si procede alla liberazione delle aree interessate dal cantiere. Ma una signora continua ad opporre resistenza. E fin quando non arriverà il via libera al dragaggio, da parte della Regione, non potrà avvenire la consegna definitiva. Mercoledì prossimo riunione alla Regione
Un altro piccolo passo. Ma la strada verso l'avvio dei lavori per il nuovo porto di Tremestieri sembra infinita. Ieri sono stati sgomberati e demoliti tre dei quattro manufatti ancora presenti nell'area di cantiere. Rimane occupata, invece, la quarta e ultima casa, la cui proprietaria oppone resistenza da tempo (VEDI QUI). Il Comune ha notificato l'ingiunzione di sgombero, che diventerà esecutiva decorsi i termini di legge. Un'ordinanza sindacale apposita dà ai proprietari dieci giorni di tempo per andare via.
"Siamo intervenuti di forza per demolire manufatti abusivi che bloccavano da novembre 2016 lo sgombero di quest'area – dice il sindaco Cateno De Luca, che era sul posto -. Un progetto da 70 milioni fermo. L'impresa non ha potutto iniziare i lavori, a causa di manufatti abusivi che andavano demoliti. C'è stato un tentativo di sanatoria, ovviamente respinto e c'era ancora qualche illegittima resistenza finalizzata ad alzare il prezzo, quindi siamo stati costretti ad agire con la forza".
In realtà si tratta di indennità di esproprio e la resistenza da parte di uno dei proprietari, come detto, c'è ancora. Si è fatto un importante passo avanti ma il problema non è ancora definitivamente risolto, pur se potrebbe esserlo a breve.
Oltretutto, se è vero che va liberata l'area di cantiere, la consegna definitiva dei lavori non può avvenire lo stesso fin quando non arriverà dalla Regione il via libera al dragaggio. "E' alla firma del dirigente regionale – dice il responsabile unico del procedimento, l'ing. Vito Leotta -. Mercoledì prossimo andremo a Palermo, con l'obiettivo di ottenere l'autorizzazione".
Dopo la consegna parziale nello scorso mese di marzo (VEDI QUI e QUI), settembre potrebbe essere il mese giusto per la consegna definitiva del cantiere e l'avvio dei lavori. Solo in quel momento partiranno gli 840 giorni (due anni e quattro mesi) di lavori, collaudi e prove di navigazione incluse, previsti da contratto. Ma finora ogni previsione è stata smentita e la certezza si potrà avere solo quando l'iter sarà ufficialmente concluso.