Si è concluso il vertice tra la deputazione regionale, il Presidente della Corte d'appello, il sindaco, il Rettore, il presidente del consiglio degli avvocati per accelerare l'iter per la realizzazione del secondo Palazzo di Giustizia alla Casa dello Studente ed il polo per i giovani al Regina Margherita
La strada per la realizzazione del secondo Palagiustizia nei locali della Casa dello Studente è sempre più concreta e vicina. Di buon mattino la delegazione dei deputati regionali, chiamati a raccolta dal capogruppo regionale dei Drs Beppe Picciolo, che su questa battaglia ha deciso di scommettere, hanno incontrato il Presidente della Corte d’Appello Nicola Fazio. All’incontro erano presenti Nino Germanà, Marcello Greco, Filippo Panarello, Pippo Currenti, per cercare di accelerare tutte le fasi necessarie a dare risposte ad almeno due problemi: il Palagiustizia e l’utilizzo dell’immobile attualmente in condizioni inadeguate. Un tavolo di lavoro concreto, dal momento che oltre al Presidente Fazio c’erano il Rettore Pietro Navarra, il sindaco Accorinti, il presidente dell’Ordine degli avvocati Franco Celona. Tutti insieme per superare ostacoli e perplessità su una vicenda che si trascina stancamente da anni e che ha portato polemiche, proposte, dibattiti (vedi articolo allegato). L’ipotesi sul tappeto è quella di realizzare il secondo palazzo di giustizia là dove attualmente c’è una Casa dello studente inutilizzata ed in stato di abbandono e nel contempo puntare alla creazione di un polo per i giovani universitari all’ex Margherita.
“Per farlo occorre che tutti siano d’accordo- spiega Beppe Picciolo che da Messina a Palermo sta portando avanti l’idea, appoggiata da tutta la deputazione regionale- Ognuno deve fare la sua parte. L’importante è non perdere quei finanziamenti del Ministero, che oscillano tra i 14 e i 17 milioni di euro e che possono dare risposte importanti. Martedì nel corso dell’incontro che abbiamo avuto con il Rettore e con il governatore Crocetta su questo argomento è emersa chiaramente la volontà da parte di entrambe le Istituzioni di procedere su questa strada”.
I passaggi sono questi: il secondo Palagiustizia verrebbe ubicato nella Casa dello Studente, con il placet dell’Ateneo, risolvendo anche i problemi legati ad una localizzazione troppo distante da Palazzo Piacentini. I finanziamenti destinati alla costruzione del satellite, se i tempi saranno rispettati, non andrebbero persi. C’è un problema dovuto agli spazi, che sono più piccoli rispetto al previsto, ma su questo fronte si può lavorare. Contemporaneamente la Regione dovrebbe acconsentire a far sì che il vincolo di destinazione d’uso della Casa dello Studente, in un’altra zona, ovvero l’ex ospedale Regina Margherita, dove realizzare quel polo per i giovani di gran lunga molto più vicino alle nuove strutture universitarie dell’Annunziata e del Papardo. Il sindaco si è detto d’accordo all’operazione purchè appunto si abbiano garanzie sul mantenimento del vincolo di destinazione. Del resto il Margherita, come da accordi presi con la Regione, andrà in comodato d’uso al Comune, consentendone appunto finalmente la rinascita ed il pieno utilizzo. I due milioni e mezzo di euro destinati alla ristrutturazione della Casa dello studente potrebbero essere dirottati per il polo studentesco.
Nelle prossime settimane sarà il tavolo tecnico Regione-Comune-Protezione civile-Università ad approfondire la problematica ed a consentire di passare alle fasi operative.
“C’è infine un passaggio importante- ha concluso Picciolo- L’intera operazione consentirebbe il risparmio di fitti passivi per il Comune di almeno due milioni di euro. In questo modo non solo diamo risposte e strutture all’altezza ma consentiamo all’amministrazione di evitare di continuare a pagare somme per i fitti passivi, utilizzando appieno il patrimonio immobiliare disponibile”.
Rosaria Brancato
al di là degli attori di oggi c’è da chiedersi perchè sono passati anni e perchè prima erano i soliti NOTI sia politici che imprenditori a farla da patrone a DANNO DELLA CITTA’ !! ops mi sono risposto da solo…
Il nuovo Palagiustizia nella casa dello studente? Pessima scelta che fa comodo a qualcuno.
Se è chiusa perchè inagibile quanto costeranno i lavori di messa in sicurezza in aggiunta a quelli di trasformazione/adeguamento alla nuova esigenza?
Pessimo luogo strategico/posizione/porzione di città per la parte logistica conseguenziale. Via Cesare Battisti è un caos giornaliero, qualcuno ha pensato alla necessità di adeguata area parcheggio sia per chi ci dovrà lavorare sia per chi ci andra per altre esigenze? In quella zona dove fare un adeguato luogo di sosta?
Vogliamo parlare della sicurezza? Altro grande problema molto difficile da risolvere sempre considerando il luogo strategico/posizione/èporzione di città.
Ritengo che molti di questi problemi invece si possono risolvere più cellermente con lo sfruttamento dell’area ex Margherita. In zona ci sono il capolinea del tram con annessa area parcheggio a cui va aggiunta l’area confinante con Viale Annunziata.
Per la sicurezza poi il problema è molto più facile da superare, basta farci solo farci un giro per capire dove intervenire.
Inoltre essendovi anche una componente sanitaria già sul luogo, altro problema già risolto.
Ma la caserma sul viale Europa?
Forse comprare dallo Stato non è possibile?
Bene!Bravi!!Bis!!!
Ottima scelta!!!Davvero un’ottima scelta!!!
Abbiamo certe “menti” in questa città!!!
Mi dispiace leggre commenti dettati più dal risentimento verso una classe politica disattenta che su una reale conoscenza del problema palagiustizia satellite.
Condivido con voi i dati di cui sono in possesso.
Scusate continuo il post precedente:
L’Ex caserma o ospedale militare si trova in una buona posizione strategica, come sotto evidenziato, ma sconta due grossi problemi:1) lo Stato non ha mai, e ribadisco mai, espresso l’intenzione di volerlo cedere alla città per altri usi; 2) il procedimento per il mutamento di destinazione d’uso è quello burocraticamente più lungo e che chiederebbe un maggiore sforzo di mediazione politica (questo già basterebbe a far desistere pure i più volenterosi).
L’Ex margherita è certamente quello strutturalmente più adeguato per spazi e concentrazione degli stabili, ma un palazzo staellite deve essere, per motivi ovvii, nei pressi del “pianeta” attorno a cui rotea e Palazzo Piacentini è sulla via T. Cannizzaro, purtroppo. Costituire una cittadella giudiziaria al polo ex Margherita sarebbe un ottima soluzione ma i 14 mln in possesso delle istituzioni per realizzare il secondo palazzo di giustizia non basterebbero per sistemare tutto il polo. I soldi mancanti chi ce li mette? Il Comune? Anche qui, purtroppo, la risposta è ovvia.
Casa dello Studente, forse è strutturalmente quella meno adatta e logisticamente quella che può far sorgere maggiori problemi di traffico. Ma sul punto vi chiedo: siete mai stati al Giudice di Pace in via malvizi? E’ una piccola strada senza parcheggi eppure da oltre 15 anni gli operatori lavoranoi senza mandare al collasso il traffico. sapete dove si trovano oggi gli uffici che andrebbero spostati alla Casa dello Studente? Alcuni in via malvizi ed altri sulla via C.Battisti a due isolati da quella immaginata come nuova location. Non credo che spostare questi uffici di qualche isolato manderà in tilt la città.
Il nodo dei fitti passivi finalmente è uscito allo scoperto; lo spostamento degli uffici alla Casa dello Studente garantirebbe un grosso risparmio alle casse del Comune, ed i soldi necessari per il riammodernamento e cambio di destinazione d’uso dello stabile sarebbero di certo inferiori a quelli già stanziati per il palagiustizia satellite, e che ogni giorno rischiano di essere revocati dallo Stato perchè inutilizzati.
Nessuna delle soluzioni proposte è quella ideale ma forse quella della Casa dello studente è l’unica percorribile per iter politico e risorse finanziarie.
Preferiamo non fare nulla e parlare del secondo palazzo di giustizia per altri 20 anni? preferiamo continuare a spendere i soldi pubblici per favorire i privati invece di favorire il servizio giustizia? spero di no.
Mi spiace solo non vedere, nei vari alrticoli, mai indicato il nome dell’associazione che per prima ha affrontato il problema da un punto di vista concreto, senza preclusioni e con solo spirito di servizio.
gode di una buona